Prologo

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E' buio.

All'improvviso una flebile luce richiama la mia attenzione.

Un ricordo o forse un sogno.

Alzo lo sguardo e intravedo un uomo nell'oscurità.

Lui non mi ha ancora vista, la sua attenzione è rivolta a qualcosa che tiene tra le mani. Sembra una lanterna, al cui interno una piccola fiamma viola illumina il suo volto e l'inizio di un sentiero.

Forse l'uomo si è perso.

Forse mi sono persa io.

Osservo la strada illuminata dalla lanterna mentre una folata di vento fa danzare foglie gialle di ginkgo che sembrano invitarmi a seguirle.

Alzo di nuovo lo sguardo e adesso l'uomo mi sta fissando.

Ha gli occhi gentili, di un caldo colore che ricorda la dolcezza del miele.

Mi perdo per un attimo nel suo sguardo quando, improvvisamente, delle voci mi riscuotono.


E' buio.

Sono ferma su un marciapiede lungo una strada di città, in quel periodo dell'anno in cui le giornate diventano sempre più brevi e le notti inghiottono tutto.

In fondo alla strada c'è un bar illuminato e mi ricordo che è quello il posto in cui stavo andando.

Abbasso lo sguardo e ai miei piedi vedo una foglia di ginkgo. Non so da dove sia arrivata, non ci sono alberi lì intorno.

Faccio un respiro e percorro la strada che mi conduce al bar.

Varco la soglia ed entro.

L'Eremita e la PapessaWo Geschichten leben. Entdecke jetzt