heather

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note dell'autore:
Ho scoperto che oggi è il compleanno di Mista, e mi sentivo quasi in colpa a non fargli questo seppur piccolo regalo. Un po' di coccole tenere tra lui e Giorno, senza che ci sia di mezzo la mafia. Solo due ragazzi che si amano e che si sono conosciuti tra i banchi di scuola, che vogliono passare insieme il periodo natalizio.

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I still remember
the third of December,
me in your sweater
you said it looked better
on me than it did you

Giorno non sapeva che il tre di dicembre fosse il compleanno di Guido. Non ne avevano mai parlato: il sedici di aprile erano usciti a fare un pic nic per il compleanno di Giorno, ma a lui non era mai passato per la mente di chiedergli quando fosse il suo, di compleanno.

Si sentiva un idiota. Guido glielo aveva detto con leggerezza, gli era quasi scappato dalle labbra. "Domani sono a pranzo dai miei, penso vogliano farmi un regalo".

"Uh, come mai?"

"È il mio compleanno, tesoro".

A quelle parole era seguito un bacio tenero sulle sue labbra color pesca, ma Giorno mentre lo stringeva a sé riusciva solo a ripetersi di quanto si sentisse stupido.

Non aveva preparato assolutamente nulla: né una sorpresa, né un regalo. Non gli era passato per la testa di organizzare nemmeno uno stupido appuntamento – figurarsi, il venerdì era la sua serata dungeons & dragons, era tradizione ormai per lui andare a casa di Trish e passare la notte lì.

Quella sera stessa, prima del giorno fatidico, aveva parlato con suo padre. "Non voglio offendere Trish o suo padre, ma..."

Dio sembrava avere capito subito. Era un uomo grande e grosso, all'apparenza quasi coetaneo del figlio stesso, ma nonostante l'aspetto intimidatorio aveva una vera e propria passione per Giorno. Avrebbe fatto di tutto per lui, incluso fare saltare l'appuntamento settimanale con il suo migliore amico.

"Si merita un regalo, quel ragazzo" aveva affermato immediatamente, con un piccolo sorriso che gli curvava le labbra. "E poi, siete vicini all'anniversario o sbaglio? È giusto che sia importante per voi".

Giorno aveva annuito e lo aveva abbracciato, grato. Nel frattempo, Dio stava chiamando Diavolo per informarlo che no, non ci sarebbe stato la sera successiva e che sì, gli dispiaceva ma si trattava di cause di forza maggiore.

Aveva pensato insieme a Giorno cosa organizzare per l'avvenimento; la sera dopo, Giorno era davanti a casa di Guido con un mazzo di rose blu e rosse in mano, pronto per accompagnarlo a casa propria.

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Guido, da parte sua, non si aspettava nulla da quella giornata. Si era svegliato con una smorfia a causa di un rumore fastidioso vicino al letto; non appena aveva socchiuso gli occhi, aveva visto il proprio stand che litigava.

Numero 5 stava piangendo, rannicchiato in un angolo, mentre Numero 3 saltellava di fronte a lui e gli lanciava delle briciole che sembravano parti di una torta.

Guido aveva sgranato gli occhi. Quelle briciole erano parte di una torta.

"Numero 3, piantala!" aveva bisbigliato incredulo. "Dove le avete prese queste?" aveva aggiunto mentre afferrava delicatamente Numero 5 per allontanarlo dal piccolo bullo.

Numero 1 e Numero 2 avevano sogghignato, confabulando tra loro qualcosa che Guido non era riuscito ad afferrare completamente. Li aveva messi in punizione per tutto il giorno ed era tornato a dormire, con il risultato di svegliarsi solo mezz'ora dopo, grazie alle urla della sua matrigna che inveiva contro di lui per avere mangiato metà torta rovinandosi la sorpresa che avrebbe dovuto trovare quella mattina a colazione.

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⏰ Last updated: Dec 03, 2023 ⏰

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