Nuove informazioni su un vecchio caso

136 21 22
                                    

Quando furono svegliati alle 6 del mattino dal suono del telefono di David che squillava il 12 giugno 2003, la prima cosa a cui sia l'ottantenne David Rossi che sua moglie Erin, di 78 anni, pensarono fu il loro nipote di 23 anni, Samuel, che era un soldato e in quel momento stava combattendo in Iraq.

Era stato ucciso?

Se fosse successo, avrebbero dovuto rispondere al telefono e magari anche andare immediatamente a casa della loro figlia Nancy e del loro genero Michael.

Anche per Dave ed Erin, che avevano cinque figli, il solo pensiero di perderne uno era straziante, ma se Samuel fosse davvero morto, Michael e Nancy avrebbero dovuto seppellire il loro unico figlio.

Il dolore sarebbe stato insopportabile e loro avrebbero dovuto essere lì e sostenerli, naturalmente.

Fortunatamente, però, quando David prese il telefono e guardò il display, non ci vide nè il nome di sua figlia, nè quello di suo genero.

Invece, c'era un numero sconosciuto, e nonostante di solito, l'uomo avrebbe rifiutato una chiamata del genere, qualcosa dentro di lui gli diceva che era importante, così si alzò dal letto più velocemente che poteva e lasciò la stanza per rispondere.

E circa dieci minuti dopo, tornò nella sua camera da letto con un enorme sorriso sul volto.

"Chi era? Che cosa sta succedendo?" Erin, che ormai si era alzata a sua volta dal letto, gli chiese immediatamente.

"Era un uomo di nome Matthew Benton. Mi ha chiesto se poteva incontrarmi domani in un bar della nostra città. A quanto pare ha delle informazioni sulla morte di Emily Prentiss. Ovviamente gli ho detto di sì. Ci vedremo domani alle 15:00" le rispose suo marito, sentendosi e suonando più eccitato di quanto lo fosse stato da molto tempo.

"Chi?" domandò Erin all'inizio, ma pochi secondi dopo, ricordò tutto.

"Oh, sì, quella ragazza di 18 anni che si è suicidata in Pennsylvania il giorno in cui è morto il presidente Kennedy! Adesso ricordo. Sei stato ossessionato da quel caso per settimane appena dopo che era successo" aggiunse la donna, ancora più interessata di prima a quella conversazione.

Anche dopo quarant'anni, ricordava quasi perfettamente quel caso, ma soprattutto era certa di sapere già che cosa stava pensando suo marito in quel momento.

"Sai già che non penso sia stato un suicidio, tesoro. Non ho mai creduto che lo fosse stato, e forse domani scoprirò di avere ragione" spiegò Dave, sentendosi già sicuro che avrebbe scoperto di aver sempre avuto ragione il giorno successivo.

"E poi? Anche se la tua teoria fosse corretta, tu non sei un poliziotto, David, solo uno scrittore di gialli, e sei anche in pensione da quindici anni" ribatté Erin, non per abbattere l'uomo, ma per riportarlo alla realtà secondo lei.

"E poi racconterò alla polizia quello che ho scoperto, quella povera ragazza avrà finalmente la giustizia che merita e sua madre e suo figlio conosceranno la verità su come è morta" rispose Dave, e a quel punto, tutto ciò che sua moglie potè fare fu sorridere.

Quando David si metteva in testa qualcosa, di solito nulla gli impediva di realizzarla, e sebbene ciò avesse causato diverse discussioni tra loro nei loro cinquantotto anni di matrimonio, quel giorno Erin si sentì estremamente orgogliosa di lui per quel motivo.

Qualunque cosa fosse accaduto ad Emily Prentiss il 22 novembre 1963, suo marito l'avrebbe scoperto presto.

Non aveva dubbi su quello.

Il ponte verso il ParadisoWhere stories live. Discover now