"Jer, ne è passato di tempo da quando ne ho avuta una" specifico.

L'ultima è stata qualche mese fa e la tipa avrà avuto circa dieci anni più di me. Non ricordo neanche come si chiamava o quale fosse il suo aspetto. So solo che dopo decine di sedute in cui mi obbligava a sottopormi a diversi test, ha deciso di togliersi dalle palle.

"Almeno tu ne hai avuta qualcuna, io neanche l'ombra"

"Vorresti dire che preferiresti essere considerato un elemento problematico?" lo guardo di traverso.

Ormai si è abituato ai miei modi, al mio modo di esprimermi e comportarmi e, nonostante ciò, non mi ha mai giudicato. Non ha mai obbiettato le mie scelte, ma non dico che le abbia sempre appoggiate. Semplicemente da quel fatidico giorno, ha imparato a comprendermi.

"L'elemento problematico, però, mi ha salvato più volte" mi sorride e io mi chiedo cosa abbia fatto nella mia vita per avere accanto una persona come lui.

Mi sento quasi in colpa nei suoi confronti.

"Preferirei non averne" ribatto, ignorando la sua affermazione.

Giocherello con la striscia di stoffa e mi ritrovo a ripensare all'incontro con Reyes, ogni giorno che passa la mia mente fa fatica ad inquadrarla. Scuoto la testa e lo rimetto in tasca.

"So che questa, a differenza delle altre, è molto più giovane però...magari ti troverai anche bene" ammicca nella mia direzione, aspettandosi la risposta che desidera.

"Io, invece, so che un poster con il tuo bel faccino in questa cella non è poi così male" lo trucido con lo sguardo.

"Che palle che sei, stavo scherzando" sbuffa, sdraiandosi sul letto alle mie spalle.

"Io salgo a farmi una dormita, non svegliarmi"

"Non l'avrei fatto a prescindere" borbotta.

Un cigolio troppo accentuato si propaga nell'aria non appena mi sdraio sul materasso consumato.

Rivolgo lo sguardo al soffitto, analizzo i colori scuri e le crepe che li dividono in modo irregolare. Non riesco a rilassarmi, per niente.

Mi ritrovo a rigirarmi diverse volte provocando in Jered sospiri alterati. Immagino che dormire nel letto sottostante con il pericolo di morire schiacciato da me non sia il massimo.

"Hai trovato la posizione o devo ancora perdere un battito ogni volta che ti muovi?"

Eccolo qua.

"Non è colpa mia se questo letto è malandato" sbuffo rigirandomi un'ultima volta.

Non riesco a dormire, cazzo.

"Jer"

"Si?"

"Secondo te perché una persona dovrebbe voler conoscere un'altra persona che prima o poi lascerà?" gli domando, mentre ripenso alle parole di Reyes.

Voglio esserti amica, non strizzarti il cervello.

Eppure qualcosa non mi torna, perché non mi sta ancora sottoponendo ad uno di quei strani test che ti bruciano i nervi?
Ogni volta che mi guarda vedo un luccichio nei suoi occhi azzurri e ogni volta che mi ci tuffo dentro ne esco più incasinato di prima.

"Beh - seguono diversi secondi in cui sembra riflettere sulla risposta - non è poi così anomala come cosa"

Anomala.

E invece lo è.

Lo è, perché non ha senso.

Lo è, perché non vede l'ora di intravedere una crepa e attaccare.

ᴘʀɪꜱᴏɴᴇʀ ʜᴇᴀʀᴛꜱWhere stories live. Discover now