Indaco violento

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TW: smut


 Stesso giorno di un anno fa

Stessa stupida spiaggia

Aspettando la marea

Ogni volta mi capita

Stessa unica faccia

Quanto dura un'odissea

Io no, non ti posso sopportare

Mentre tu mi vuoi solo vedere in fiamme

Anzi di più

Dovevo dirti di lasciare stare

"'Sti cazzo di bottoni", impreca Manuel mentre cerca di far passare quei piccoli oggetti rotondi attraverso le asole della sua camicia bianca in cotone, che ha abbinato a dei jeans chiari.

Si sta preparando per l'ultima serata di quella vacanza estiva fatta con i suoi amici di sempre; l'hanno passata in un hotel della costa laziale, lo stesso dell'anno prima, visto che non si volevano allontanare molto da casa e si erano trovati bene l'altra estate.

Cerca di sistemare come può i suoi capelli, anche se la salsedine e lo stare troppo al sole gli hanno resi più crespi del solito.

"Oh, Manuel, se sei pronto iniziamo a scende'". È Matteo, suo migliore amico e coinquilino per quelle due settimane di vacanze, a parlare.

"Sì, so' pronto, andiamo", ribatte Manuel, mentre si avvicina alla mensola appesa a lato del suo letto per recuperare un paio di bustine, che infila nella tasca posteriore destra del jeans, e il suo cellulare.

Non hanno fretta, in realtà, i due amici. Dopo tutto la serata a cui si stanno dirigendo è nel ristorante del loro hotel, che una volta a settimana si trasforma in una discoteca.

Chiamano l'ascensore per poter scendere; lo attendono e, una volta dentro, Matteo schiaccia il pulsante che li porterà al piano terra.

Anche se il tragitto è breve, Manuel ha tempo per perdersi nei suoi pensieri.

Quella è l'ultima sera un cui dovrà avere davanti a lui la faccia del suo più acerrimo nemico in vacanza, Simone Balestra.

Non sa neanche lui perché lo odi, in realtà.

Ok, non lo odia

Anzi, l'anno prima, quando l'aveva visto per la prima volta, era rimasto completamente affascinato da quell'essere paradisiaco che era sceso in terra a miracol mostrare.

Peccato che quell'angelo dai capelli scuri non la pensava al suo stesso modo. Al contrario sembrava che la sua solo vista generasse tanto astio in lui che, come un moderno Lucifero, era pronto a dargli fuoco a ogni sua singola battuta nei suoi confronti.

Così Manuel si era adeguato e aveva iniziato a mostrare insofferenza nei suoi confronti.

Il paradosso era che i rispettivi amici, invece, andavano molto d'accordo tra loro e, quindi, Manuel era costretto a passare praticamente tutte le giornate insieme a Simone.

Passavano insieme le giornate in spiaggia, quando Manuel doveva sopravvivere a tutte le pallonate a velocità supersonica che Simone gli destinava mentre giocavano a pallavolo.

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