Lei si chiama Luce
Luce come dei suoi occhi la sfumatura più scura
Ha preparato un dolce
Poi lo ha mangiato
Ha scritto una poesia
Poi l' ha stracciata
Ha aspettato lo stipendio
Poi lo ha speso
Luce si è messa una corona
Poi ha detto che era solo un dettaglio
Ombra la guardava
"Guarda che bella, vorrei venisse da me"
Ombra ha messo un film
Poi si è addormentato
Ombra ha spento una sigaretta
Poi ne ha accesa un'altra
Ombra non aveva paura
O almeno così pareva
Luce lo vide
Si spaventò
Perché Luce di paura ne aveva
O almeno così pareva
Gli sorrise e lo salutò con un cenno
Ombra si girò
Perché Ombra forse aveva paura
E Luce
Luce invece no.
"Perché te ne vai?"
"L'ombra spegne la luce"
"Come la luce illumina l'ombra"
"Quindi cosa siamo?"
"Niente"
"Ecco perché me ne vado"
"Aspetta!"
Gridò Luce
"Forse se ci spegniamo insieme, fa meno male."
Luce che era sia bambina che donna
Sia gioia che dolore.
E Ombra
Anche.
Luce piena di insicurezze
Non ha paura
Ombra ha paura
Forse di sé.
Ma Ombra non lo dice,
A volte non possiamo avere paura.
"A me le tue paure non spaventano"
"Perché tu sei luce, sei pura"
"Dammi la mano"
"Così però diventiamo il niente"
"Niente, che è anche tutto"
STAI LEGGENDO
La triste storia di Luce e Ombra
PoetryLei si chiama Luce Luce come dei suoi occhi la sfumatura più scura