2. So che non puoi resistermi

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"Chi è stato? Chi ha toccato il mio libro!" Hermione era furiosa, chi aveva osato strappare delle pagine del suo libro! Come si era permesso di piegargli alcune delle sue preziose pagine e scriverla quella stupida frase "SCUSAMI HERM"! Glielo avrebbe fatto vedere lei come lo avrebbe scusato! Era furiosa, squadrò tutti con uno sguardo furente quando vide Ron diventare improvvisamente rosso e abbassare la testa. "Sei stato tu!" urlò Hermione puntando il dito contro Ron mentre le vene le pulsavano per la rabbia. Ron arrossì violentemente e sotto lo sguardo di tutti cominciò a balbettare "N-non p-p-proprio... G-ginny mi h-ha obbligato... Ho p-perso una sco-scommessa...". La riccia si voltò verso la quasi colpevole e le guardò con uno sguardo di fuoco, tirò fuori la bacchetta ed urlò "Stupeficium!" Ginny, che si era alzata in piedi per sgattaiolare via, fu spedita in un angolino della stanza sotto li sguardi perplessi di tutti. Hermione si avvicinò all'amica stordita e le puntò la bacchetta contro e le chiese urlando "Dove sono le pagine?" Ginny spaventata alzò un dito per indicare il piano di sopra, Hermione fece un sospiro di sollievo, stava per rilanciare un incantesimo quando qualcuno ne lancio uno a lei che le fece volare via la bacchetta. Rimase a guardare la sua mano vuota per qualche secondo quando giunsero Fred e George che la intrappolarono e la trascinarono in camera sua chiudendola a chiave. Tornarono giù per aiutare loro sorella a rialzarsi, ma quando poggiarono il piede sull'ultimo scalino sentirono un 'crack'. Hermione si era materializzata lì davanti a loro, avevano dimenticato che aveva superato l'esame e ora poteva apparire dove voleva. Lanciò loro uno sguardo di fuoco e i due si immobilizzarono, intanto Ginny si era rialzata grazie all'aiuto del fratello minore e di Harry. Lei e Harry si erano fidanzati dopo la battaglia, Hermione pensava sempre che loro erano fatti l'uno per l'altra, Ginny ne era stata sempre innamorata e non lo aveva mai dimenticato, anche quando si era messa con altri individui. Quando Hermione li vedeva insieme provava sempre un senso di tenerezza. Ma non in quel momento,Harry stava abbracciando Ginny per proteggerla, avrebbe schiantato pure il suo migliore amico pur di cruciare la rossa! Cercò di andare verso la sua preda quando due calde mani le afferrarono le braccia. Era un tocco caldo, leggero, un brivido le attraversò le vene. Non poteva descrivere quella sensazione perché era un misto fra caldo e freddo, rabbia e amore, voglia di andare avanti e voglia di restare dove era a sentire quelle calde mani che la riscaldavano. Il suo cervello si rilassò a quel tocco ed Hermione per un momento pensò che sarebbe rimasta a sentire quelle mani per sempre. Aggrappandosi alla poca ragione che gli era rimasta si voltò per vedere di chi erano quelle mani, quelle mani che l'avevano riscaldata. Si voltò e scoprì che erano di Fred. Ancora Fred. Scacciò dalla mente i pensieri di pochi secondi prima, e li rivolse uno sguardo feroce. Lui rise. Aveva sempre pensato che i Weasley avevano una bella risata. O meglio che Fred aveva un bella risata, ma non lo avrebbe mai ammesso. Mai. Il suo orgoglio non glielo avrebbe permesso. Si voltò dandogli le spalle quando Fred le lasciò le mani per un secondo per cingerle la vita. Il cuore di Hermione perse un paio di battiti, non l'aveva mai afferrata così. Certo lo stava facendo per evitare di avere una sorella schiantata, ma ad Hermione quel tocco la lasciò senza respiro. Smise di combattere contro le muscolose braccia di Fred, ma cosa stava pensando! Certo, Fred aveva un bel fisico da battitore ma non si era mai ritrovata a farsi quei pensieri. Per un secondo fermò la sua furia ma poi si avventò ancora più potente di prima, ma era inutile lottare, lei senza bacchetta era più debole. Sbuffò e smettendo di correre a vuoto si fermò lasciando che i suoi muscoli si rilassassero, ma era stato un grave errore. Rilassando i muscoli si lasciò cadere all'indietro e finì appoggiata al corpo di Fred i cui muscoli si irrigidirono. La riccia imbarazzata fece un rapido passo avanti che per la velocità le fece venire le vertigini mentre il suo viso prese il colore dei capelli dei Weasley, ricomponendosi e sistemandosi la maglietta andò a sedersi con grazia sul divano. Ginny era ancora terrorizzata da quello che era accaduto, non avrebbe potuto difendersi con la bacchetta perché mancava circa un mese ai sui diciassette anni, cioè a diventare maggiorenne. Harry si staccò dall'abbraccio guardando perplesso Hermione, Ron era rimasto a bocca aperta, Fred e George erano vicini che guardavano Hermione seduta sul divano, calma, come se non fosse successo nulla "Beh che c'è?" chiese noncurante Hermione. "C'è che mi hai quasi uccisa!" sbottò Ginny.
"Guarda che il secondo incantesimo che volevo fare era 'Accio acqua'" così dicendo puntò la bacchetta verso la cucina e un bicchiere pieno d'acqua sfrecciò verso Hermione che lo prese e si alzò. Tutti fecero un passo indietro pensando che potrebbe tornare l'Hermione furiosa. Si avvicinò a Ginny e porgendo il bicchiere continuò "Porgendotelo educatamente per farti riprendere dal mio incontrollabile momento di furia, ma voi..." in quel momento si girò verso Fred e George e li puntò un dito mentre Ginny beveva impaurita l'acqua dentro al bicchiere che le aveva dato Hermione "...avete peggiorato la situazione,irritandomi quando non ce ne era bisogno!" concluse Hermione.
Tutti scoppiarono a ridere e anche Hermione li segui poco dopo e strinse a se Ginny poco prima spaventata da una Hermione furente. "Io vado su" disse Ginny ancora sbalordita, baciò Harry e salutò gli altri con un cenno della testa "Ti seguo" rispose Hermione raccogliendo la bacchetta che era volata vicino ad un mobile antico. Salì le scale velocemente e quando stava per entrare nella stanza una voce la fece girare "Granger" era Fred. No,no,no! Non doveva dire assolutamente niente riguardo a lei fra le sue... "Oggi mi sei capitata fra le braccia per ben due volte non è che è tutto un piano?" scherzò Fred. Ecco, il guaio era fatto. Per risposta Hermione sbuffò e sbattè la porta dopo essere entrata in camera. Ginny era sul letto che mangiava il suo sacchetto di Api Frizzole lasciate prima per scendere ad ascoltare la notizia di Neville e Luna, Hermione scosse la testa e si sedette nel letto dell'amica a gambe incrociate mentre la rossa tirò da sotto il cuscino delle pagine del suo libro e le porse ad Hermione, che rise divertita. La riccia si alzò dal letto dell'amica con le pagine in mano che finirono appoggiate sul comodino, poi si sdraiò sul suo letto guardando fuori dalla finestra aperta che faceva entrare del vento che scompigliava gli indomabili capelli ricci della ragazza. Quel giorno era stato bellissimo, dopo la sconfitta di Voldemort e la pace nel mondo magico non era successo niente di così fantastico in casa Weasley. Neville e Luna si sarebbero sposati e Ginny e Harry sarebbero stati i testimoni degli sposi, pensando al matrimonio si girò nell'altro lato e guardando la rossa disse "Quando andiamo a comprare i vestiti?" Ginny balzò giù dal letto e urlò "Hermione Jean Grenger che chiede di comprare dei vestiti?!"
"Non ho chiesto di compare dei vestiti, ho solo chiesto quando andremo a comprarli" puntualizzò Hermione alzando il mento. Ginny presa dalla felicità prese la bacchetta ma quando realizzò che non poteva usare la magia afflosciò le spalle. Poi si accorse che aveva un'altra possibilità, si accovacciò davanti ad Hermione facendo una faccia da cucciolo ferito e chiese "Cara Hermione non ti dispiacerebbe fabbricare un Patronus per chiedere a Luna che abito indosserà e quale colore vestirà vero?" "Quale colore vuoi che usi? Il bianco no!" rispose Hermione. "Stiamo parlando di Luna..." puntualizzò Ginny.
La riccia aprì la bocca per ribattere ma la richiuse capendo che aveva ragione Ginny, prese la bacchetta malvolentieri e si stuzzicò il mento con le mani pensando ad una cosa bella per 'fabbricare' il suo Patronus. Pensò al matrimonio dei suoi amici e mormorando la formula una lontra argentea spuntò dalla bacchetta di Hermione a cui lasciò il messaggio da consegnare a Luna. La lontra si lanciò dalla finestra per avviarsi dal destinatario, gli occhi di Ginny erano ancora posati sulla finestra dove poco prima la lontra era sparita, mentre Hermione tornò a guardare l'amica. "Grazie" mormorò Ginny che abbracciò Hermione "Domani andremo a fare compere!" concluse Ginny piena di gioia mentre Hermione le sorrideva. "Andiamo fuori?" chiese lei, la rossa annuì e dopo essersi sistemate scesero in giardino mentre alcuni gnomi si nascondevano. "Beccato!" urlò Ginny facendo roteare uno gnomo che finì per volare fuori dal giardino, Hermione guardando quella scena pensò alle estati passate alla tana e un sorriso si allargò sul suo volto. Mentre la mente viaggiava fra i ricordi della tana il suo sguardo fissò il vuoto facendo apparire immagini confuse di alcuni anni prima, poi una voce la richiamò alla realtà "Basta guardarmi! Rischi di sciuparmi!" Fred era poco distante da lei con un sorriso su quella faccia divertita, Hermione incrociò la braccia sotto al seno e guardò Fred con una smorfia, aveva accanto la sua copia che rideva guardando i due con intervalli regolari. "Si dà il caso che ti sei messo te davanti al mio campo visivo Weasley, e più di così non ti si può sciupare" disse la riccia seccata. "Spiritosa Grenger" sbottò Fred con una smorfia. Si avvicinò alla ragazza. Erano a pochi centimetri di distanza, il cuore di Hermione prese a battere forte e la voglia di andarsene era molta, ma rimase lì, ferma senza muovere un muscolo. Fred avvicinò la sua bocca all'orecchio della ragazza e mormorò parole che lasciarono Hermione senza fiato "So che non puoi resistermi" e si allontanò, lasciando Hermione pietrificata. Ginny continuava a cercare gnomi fino a quando non arrivò Harry a cingerle la vita girandola verso di se, Ginny si alzò in punta di piedi e diede un bacio a Harry mentre Hermione per lasciare un po' di privacy ai due innamorati entrava in casa pensierosa. "Hai visto Harry?" chiese Ron,"Si, è lì fuori che si sbaciucchia tua sorella" rispose Hermione trattenendosi dal ridere. Gli orecchi di Ron diventarono scarlatti, era sempre stato geloso di sua sorella, era anche sempre stato geloso di Hermione, insomma, era sempre stato geloso di tutti. Sbuffando Ron salì al piano di sopra per dirigersi in camera. La riccia seguì Ron per dirigersi nella camera che divideva con Ginny e legandosi i capelli con una crocchia disordinata si stese sul letto e prese un libro. Lesse per un paio di ore fino a quando non vide la porta della camera aprirsi e una testa rossa sbucarne da dietro "Scendi giù, dobbiamo apparecchiare" disse Ginny seccata, Hermione annui chiuse il libro e segui l'amica al piano di sotto. "Ma non possiamo usare la magia?" chiese Hermione "Assolutamente no! Farete le cose senza magia!" rispose Ginny portando le braccia hai fianchi imitando la signora Weasley. Finito di apparecchiare Arthur tornò a casa seguito da una lepre argentea, era la risposta di Luna. Si diresse versò Hermione e disse "Giallo" tutti guardarono il Patronus perplessi mentre Hermione e Ginny si guardarono annuendo. Il cibo era buono, come sempre la cucina della signora Weasley era ottima. Fred lanciava occhiate furtive ad Hermione che cercava di tenere la testa incollata al piatto senza sollevare lo sguardo. Ripensò alla frase che Fred le aveva detto poche ora prima e la sua mente parlò "Lo vedremo Weasley, lo vedremo". Finita la cena ognuno andò nella propria camera, Hermione si sistemò sotto le sue coperte guardando la luna che brillava nel cielo scuro accompagnata da alcune stelle. "Non vedo l'ora di comprare l'abito per la cerimonia" disse Ginny sbadigliando "Sarà bellissimo" continuò.
Rimasero a parlare del matrimonio e degli abiti fino a quando il sonno si impossessò di tutte e due le ragazze. Prima di addormentarsi Hermione ripensò alla frase che le aveva detto Fred e chiuse gli occhi con un sorriso di sfida sulla faccia.
Il mattino seguente si rivelò un mattino pieno di sole, che batteva sul viso addormentato della riccia che poco dopo si svegliò raggiante. Si vestì e andò in bagno per sistemarsi. Nel frattempo Ginny si era svegliata e si dirigeva ancora assonnata verso il bagno. "Oggi andremo a comprare i vestiti" disse Hermione scendendo le scale, come colpita da un incantesimo Ginny alzò le spalle e si diresse al bagno con un sorriso smagliante. La riccia invece si diresse in cucina per salutare Molly che era molto felice "Bill e Fleur verranno al matrimonio, ma Charlie non può proprio..." Hermione sorrise e disse che quel giorno non aveva fame ma la signora Weasley la obbligò a bere almeno una tazza di latte. Gli altri abitanti della Tana fecero colazione e finito di mangiare Ginny si alzò in piedi e disse "Hermione, Fred, George" guardò i nominati e poi continuò "È ora di fare compere! Andiamo!"

Angolo autrice:
Buongiorno, buon pomeriggio o buonasera. Ringrazio tutti per i commenti e per i voti, volevo scusarmi per il fatto che non ho pubblicato per ben 9 mesi. Ho avuto diversi problemi e sono stata molto impegnata. Spero che questo continuo vi piaccia, un bacione a tutti!

Ridere e scherzare per poi amareWhere stories live. Discover now