La mia Cinderella

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Si rimise il casco integrale, chiuse la visiera oscurata, così che nessuno potesse vederla e, dopo aver oscurato anche la sua targa con una delle sue bandane nere preferite (come spesso faceva, altra macchia sul suo curriculum, sotto il profilo "leale, legale"), diede gas alla moto, facendola ruggire come se volesse stordire quella mandria di ragazzini maleducati.
Portò la moto verso di loro e i fan, spaventandosi, si scansarono appena prima che Alex derapasse con la moto fermandosi proprio davanti a Jenna e le sue guardie.

"Cazzo ma sei impazzito?!"

Queste furono all'incirca le parole che sentì Alex da sotto il casco imbottito, arricchite da insulti vari, poco adatti ad essere riportati su queste pagine.
Ma quelle voci della folla svanirono non appena Jenna, per il trambusto, abbassò le cuffie e guardò verso di lei come se con il suo sguardo cercasse gli occhi nascosti di Alex.
Non era spaventata, tutt'altro.

Le sue guardie però si erano giustamente allarmate e stavano per avvicinarsi minacciosamente alla moto, quando Alex, dopo essersi alzata solo la visiera, mostrando così la parte degli occhi, parlò, cercando di sfoderare il suo inglese migliore.

-Jenna, vieni con me? -

"Cristo, che domanda stupida." Pensò subito dopo la ragazza, ma era l'unica frase che le era venuta in mente.

Nel dirlo, allungò la sua mano coperta dal guanto di pelle verso Jenna, che aveva avuto un flebile brivido nel sentire la voce femminile della motociclista e nel vedere i suoi occhi neri.

Le guardie sembrarono confuse ed una di loro ridacchiò, trovando la richiesta ridicola.

Come poteva, Jenna Ortega, salire sulla moto di uno sconosciuto, in un Paese sconosciuto? Un rapimento sarebbe stato da evitare.

Ma, mentre la guardia più grossa si avvicinava ad Alex per fagli spegnere il motore, Jenna, sotto gli occhi di tutti, e soprattutto davanti alle videocamere dei cellulari di tutti quei fan, fermò la sua guardia e si avvicinò lei stessa ad Alex.

Il cuore della motociclista iniziò a battere più forte, ma per fortuna Jenna non poteva vederlo.

La ragazza, cercando di nascondere le sue labbra con le cuffie, mimò ad Alex un "puoi portarmi via?"

Alex annuì e tese ancor di più la mano.

E così, le telecamere mostrarono Jenna Ortega stringere il guanto di un motociclista misterioso, salire dietro la sua moto rosso metallica, stringersi a lui e fuggire, sotto gli occhi scioccati sia dei fan che delle guardie.

Alex riuscì in fretta ad uscire dalla città per non essere seguita, ma, ricordandosi che Jenna non aveva il casco, per tutto il tempo tenne un braccio dietro la sua schiena, per stringere quella ragazza che era così aggrappata a lei, come se ne valesse della sua vita.

Jenna, dal canto suo, lontana da quella folla si sentiva più leggera, riusciva di nuovo a respirare e non le importava dove quella ragazza misteriosa la stesse portando. 

Non sapeva nemmeno lei il perché, ma si fidava. Si sentiva al sicuro.

Poggiò la testa sulla schiena di Alex e non seppe quanto tempo passò, ma dopo un po' la moto rallentò e Jenna si accorse di essere su un lungo mare, ormai al tramonto.

Alex l'aveva portata nel suo posto speciale, dove sapeva che non avrebbero trovato nessuno in pieno inverno e dove Jenna avrebbe potuto avere un attimo di respiro.

Jenna smontò dalla sella e subito dopo Alex, che si tolse i guanti ed il casco, per respirare l'aria di mare.

-Questo è il mio posto segreto, qui nessuno ti darà fastidio Je...- Alex si interruppe quando notò gli occhi di Jenna su di lei invece che altrove, ad ammirare il mare e sperò di non essere arrossita. 

JennaxFan - My CinderellaWhere stories live. Discover now