Vicini Ma Lontani

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Era una serata gelida e fiocchi candidi di neve cadevano, imbiancando il paesaggio che si stagliava oltre le colline.
James era seduto su una panchina, la testa fra le mani e le lacrime che bagnavano il volto, pronto ormai a gelarsi man mano.
Sirius aveva la testa poggiata sulle sue spalle, pronto a scattare in piedi alla minima notizia.
Perchè i due erano solo ragazzi.
Due ragazzi che dovevano crescere troppo in fretta.
Ramoso incrociò gli occhi grigi e indagatori dell'amico.
Avevano appena appreso due notizie strazianti.
Troppo pesanti per due giovani che, fino a qualche anno prima, si aggrappavano alla consapevolezza che il mondo fosse sicuro.
I loro ciuffi erano scompigliati e corvini, ormai ricoperti di candidi fiocchi argentei.
"Io... non sarò mai un bravo padre"
La voce di James era come rassegnata, consapevole delle sue mancanze.
Lo sguardo del giovane Black si perse nei suoi occhi nocciola, rassegnati ma coscienti.
"James... Tu meriti di essere padre... "
"Sono troppo giovane. Lily è troppo giovane. Se solo le dovesse accadere qualcosa io... "
Sirius s'inginocchiò davanti a lui. "La tua Lily starà benissimo. Marene invece... "
Gli occhi di Felpato s'inumidirono improvvisamente. "Ancora nessuna notizia? ", chiese James con una nota di tristezza nella voce.
L'altro scosse la testa, osservando l'altra faccia di Godric's Hollow, quella in cui i bambini erano affacciati curiosamente alle finestre cercando di ricordare per sempre quella strana giornata.
I due amici l'avrebbero sicuramente ricordata.
Sirius si alzò in piedi, le mani rigorosamente nelle comode tasche della giacca, percorrendo quei viali innevati.
James si avvicinò a lui e si posizionò al suo fianco.
"So che l'amavi con tutto te stesso", sussurrò con un sorriso triste.
Il giovane Black si limitò al non rispondere, solo all'annuire.
Erano ore che camminavano sotto quel manto ghiacciato, ricordando quanto la loro Marlene fosse bella, quanto fosse simpatica e intelligente.
Quanto avesse insistito per il matrimonio del giovane Potter, con un'energia senza pari.
Poi ad un tratto Sirius crollò.
Il suo mondo crollò.
Continuava a vederla ovunque, in ogni singolo viale.
Vedeva i suoi boccoli biondi e ribelli, pronti a essere attorcigliati intorno alle sue dita quasi per gioco.
Soffriva, impotente, mentre la sua esistenza man mano si dissolveva e sprofondava come i piedi nella neve.
Le mancava, la sua giovane, con il sorriso caldo che sapeva riscaldare a ogni contatto.
Le mancava la ragazza con la risata cristallina.
Le mancava l'unica ragazza che aveva amato veramente.
James lo sapeva bene. Lui sapeva sempre quando ci sarebbe stata la sua prossima caduta.
I suoi occhi vigili lo scrutavano, cercando di comprendere il cambiamento del suo atteggiamento.
Una figura si scagliò all'orizzonte e Sirius si avvicinò di corsa, in preda alla disperazione.
Remus abbassò lo sguardo proprio mentre l'amico lo prese per le spalle.
James si avvicinò con lentezza calcolata.
"Qualche... notizia? ", domandò Felpato per quella che sarebbe potuta essere la millesima volta in quella sera.
"Mi dispiace Sirius, sono morti. Marlene, i suoi genitori, suo fratello. Persino il bambino "
Il giovane Balck indietreggiò ma Ramoso lo prese per la vita.
Passarono minuti, forse ore, prima che il dialogo continuasse.
"Quale bambino? "
La domanda era palesemente ovvia ma Sirius voleva toccare con mano prima di scottarsi.
Gli occhi di James incontrarono i suoi. Entrambi erano gonfi di pianto.
"Non te... Non te l'ha detto?Oh Sirius... Marlene era incinta"
Felpato sprofondò sulle gambe, cadendo sull'erba fresca.
Si potevano sentire solo i suoi pianti mescolati con i singhiozzi sottomessi dei due Malandrini.
"Stavo... Stavo per diventare padre? "
Remus annuì, inginocchiandosi davanti a lui.
"Sirius, mi dispiace tanto. Pensavo lo sapessi... "
* * *
E così Sirius Black non vide mai più nessun'altra. Dimenticò come si amava e di Marlene McKinnon conservava solo un vago ricordo.
Dei boccoli biondi attorcigliati attorno alle sue dita davanti al torpore della Sala Comune.
La amava e la consapevolezza che qualche mese dopo sarebbe diventato padre lo portò alla tristezza infinita.
Il suo cuore era diventato freddo come il ghiaccio, ben diverso da quello che era a Hogwarts, pronto a uscire con la prima ragazza che gli capitasse davanti.
Ma Felpato sapeva ancora come dimostrare affetto e lo riceveva ogni giorno, dal suo James.
E quando il suo James gli fu strappato via si divincolò, pianse e urlò come solo una volta aveva fatto nella vita, dopo la morte di Marlene.
E quando fu proprio lui a morire vide proprio Harry, il figlio che ebbe il padre più buono del mondo, capace di dare la vita per salvarlo.
E infine vide la sua giovane tendergli una mano e baciarlo come per dirgli.
Ti amo e ora non ci lasceremo mai più

Vicini Ma LontaniWhere stories live. Discover now