Una mano che mi accarezza i capelli, mi risveglia dal sonno in cui ero caduta e quando apro gli occhi, trovo Brighton disteso accanto a me. D'istinto, mi tiro indietro e mi proteggo la pancia.
«Sei proprio sciocca ad aver paura di me, non potrei mai farti del male, ti amo troppo.»
«Brighton, tu mi hai rapito, mi hai strappato dalla mia vita e dalla mia famiglia e mi hai rinchiuso qui. Come puoi parlarmi d'amore?»
«L'ho fatto per il tuo bene e un giorno lo capirai.» allunga una mano per accarezzarmi una guancia, ma io la scrollo via e lui fa un sospiro «Micetta, so che adesso mi vedi come un mostro, ma quando, finalmente, tornerai in te e ti libererai dell'ossessione di Parker, potremo andarcene da qui e tornare alla vita normale, insieme.»
Non posso credere che sia davvero convinto di quello che dice; l'uomo che conoscevo io era razionale, di buon senso e mai al mondo avrebbe privato qualcuno della libertà.
«Ormai sei un evaso, la vita normale non ti appartiene più e nemmeno io.»
«Sono un avvocato potente e posso sistemare ogni cosa.»
«Ti hanno radiato dall'albo!»
«Solo per ora. Ho molti amici che si stanno dando da fare per risolvere il problema e, comunque, non è una cosa che ti deve preoccupare. Ti darò la vita che meriti, questo posso giurartelo!»
«Non la voglio una vita con te! Come devo dirtelo? Voglio tornare a casa mia!» Brighton fa uno sbuffo e si passa le dita tra i capelli.
«Ok, ne riparliamo in un altro momento, non voglio che ti agiti.» si alza dal letto e mi porge una mano «Se vuoi venire con me, ti ho preparato una sorpresa.» Io ignoro l'invito e incrocio le braccia al petto.
«Non mi interessano le tue sorprese! Lasciami sola!» A questo punto, accade qualcosa che non mi sarei mai aspettata: il mio ex fidanzato si inginocchia ai miei piedi e mi guarda implorante.
«So che sei arrabbiata con me e ti capisco, al tuo posto lo sarei anch'io, ma ti prego, concedimi una piccola tregua per regalarti una serata diversa. Voglio solo cercare di rasserenarti, per il bene tuo e dei figli che porti in grembo.»
Ahimé, mi conosce e sa quali sono i miei punti deboli, così, mi diventa difficile dirgli di no e poi, potrebbe aver ragione mia madre, guadagnare la sua fiducia sarebbe utile. Mi arrendo.
«D'accordo, vengo con te, ma non illuderti che questo cambi le cose.» Sul suo volto si apre un gran sorriso.
«Ti ringrazio, andiamo!»
Mi alzo e lo seguo.

Percorriamo un corridoio ben illuminato, le cui pareti sono ornate da una carta da parati color panna, decorata da un disegno stilizzato di fiori e foglie color champagne; a intervalli regolari sono appesi quadri che rappresentano diversi paesaggi e non mancano dei vasi di fiori che rallegrano l'ambiente. In fondo c'è una porta, davanti alla quale ci fermiamo.
«Ora chiudi gli occhi.»
«Brighton...»
«E dai, fammi contento!» sbuffo sonoramente, ma abbasso le palpebre. Subito dopo, sento abbassare la maniglia e vengo tirata con gentilezza all'interno della stanza che c'è oltre la soglia «Adesso, guarda!» Riapro gli occhi e mi ritrovo di fronte a uno spettacolo incredibile: siamo sul fondo del mare e i muri che ci circondano sono totalmente trasparenti, in modo da farci sentire immersi negli abissi. Pesci di ogni forma e colore ci nuotano intorno e anche le altre creature che abitano il fondale marino si muovono, respirano e ci riempiono di meraviglia con la loro presenza.
«Oddio, ma è... è...» balbetto.
«Sapevo che ti sarebbe piaciuto!» Distolgo lo sguardo da quello spettacolo e lo punto su Brighton.
«È magnifico, non lo nego, ma credi davvero che questo mi faccia cadere ai tuoi piedi?»
«Mi è sufficiente che ti renda felice. Su, vieni, ho preparato una cena speciale.» Mi indica un lato della stanza che ospita un tavolo finemente apparecchiato; dall'altra parte, invece, c'è un divano dall'aria molto comoda che serve, suppongo, per ammirare il "paesaggio" fuori dalle vetrate.

Ci accomodiamo a tavola e il mio ex fidanzato inizia a servire i miei piatti preferiti che aveva precedentemente disposto su un carrello. È sempre stato molto bravo a cucinare e io ho una fame da lupi, così, mi concedo un attimo di rilassatezza e gusto le pietanze che soddisfano le mie papille gustative in modo sublime.
«Avrai tanti difetti, ma sei nato per cucinare. Dovresti seriamente pensare di intraprendere una carriera da chef.» Lui deglutisce e si pulisce la bocca col tovagliolo.
«Perché no? Io e te in una nuova vita, mi piace.» Ecco, ci risiamo. Stavolta sono io a pulirmi la bocca.
«Non c'è nessun "io e te", né ora, né mai!»
«Micetta...»
«Smettila di chiamarmi così!» Fa un sospiro.
«D'accordo... Priscilla, sai quanto stavamo bene insieme e sai anche che, se quel Parker non si fosse intromesso tra noi, ci saremmo sposati. Un amore come il nostro non può scomparire da un giorno all'altro, io non ci credo!»
Appoggio la forchetta sul piatto e piazzo le pupille nelle sue.
«Questo discorso avrei potuto accettarlo prima, ma adesso...»
«Prima, quando?»
«Prima che tu mandassi in galera un uomo innocente, solo per vendetta, prima che scoprissi che la mattina, per iniziare bene il lavoro, ti scopavi la tua segretaria sulla scrivania e prima che mi rapissi e mi rinchiudessi, addirittura, negli abissi, senza alcun rispetto per la mia libertà e la mia condizione di donna incinta, quindi, davvero, lascia perdere l'atteggiamento da fidanzato tradito e sconsolato, è totalmente fuori luogo!» mi alzo «La cena era ottima, ma ora torno in camera e dormirò da sola, anche stasera. Goditi i pesci!» Mi volto e mi avvio verso la porta.
«Tu credi che lui sia perfetto, vero? Ma forse, posso aprirti gli occhi!» Mi fermo e mi rigiro.
«Di che parli?» cerca qualcosa sul suo cellulare e volta lo schermo verso di me. Sarà un altro dei suoi imbrogli, ma sono curiosa, così, rifaccio la strada all'indietro e afferro il telefono. Sul display c'è una foto di Archibald in maniche corte e bermuda, seduto con una mora mozzafiato, con un cocktail davanti e lo sguardo rapito «Ma che...»
«Mentre tu sei qui, lui se la spassa in Brasile con quella sventola. Ecco chi è il tuo caro maritino!» Strabuzzo gli occhi.
«In Brasile? No, non è possibile, dev'esserci un errore!»
«Nessun errore, la foto è stata scattata dai miei uomini questo pomeriggio.»
«Oh, mio Dio...» il fiato, improvvisamente, mi manca; Archibald che va in vacanza e mi tradisce: è talmente assurdo che mi metterei a ridere, se non fosse che avere a che fare con Brighton mi ha insegnato che le persone possono essere molto diverse da come appaiono e non so cosa pensare.

Mi siedo sul divano, tentando di tornare a respirare normalmente, il mio ex fidanzato corre subito a supportarmi.
«Micetta, mi dispiace essere stato così brutale, ma dovev...» Scuoto una mano per zittirlo.
«Non adesso, ora voglio solo tornare in camera.» Mi alzo e lui mi segue.
«Certo, ti accompagno.» Faccio no con la testa.
«Me la cavo da sola. Stammi lontano, per favore!»

Lascio quel luogo e ripercorro la strada verso la mia stanza; quando sono quasi arrivata, incontro mia madre.
«Priscilla, finalmente! Ti ho cercato ovunque, ma dov'eri finita?»
Nonostante tutto, sorrido vedendo il suo abbigliamento: un abito nero dalla linea elegante, ma che le mette ben in mostra il seno e fascia le sue forme in maniera ammiccante, corredato di uno spacco che pone all'ammirazione le sue belle gambe, ogni volta che si muove.
«Ho cenato con Brighton, voleva sedurmi con la sua cucina e la vista dell'oceano, o, almeno, credo che lo sia!» Si innervosisce visibilmente.
«Che idiota! Non c'è mai fine alla sua megalomania.»
«Già.» Mamma mi guarda e si acciglia.
«Che c'è? Sei preoccupata, lo vedo.»
«Beh, Brighton mi ha fatto vedere una cosa che...»
«Di che si tratta? Giuro che lo picchierò a sangue!»
«Una foto di Archibald con una ragazza bellissima, mentre beveva un cocktail in un posto caldo che Brighton sostiene essere il Brasile.»
«Che faceva con questa ragazza? La baciava? La toccava?»
«No, erano solo seduti al tavolino di un bar.»
«Allora, non è niente, non preoccuparti!»
«Ma, mamma, che ci è andato a fare, lì? E perché sorseggia bevande con una sconosciuta? Non vorrei pensare male, ma la guardava in un modo...» Mi prende le mani.
«Cara, qualunque uomo diventa un babbeo di fronte a una bella ragazza, ma lui ti ama e se è andato fino in Brasile, forse, è perché ti sta cercando, non ti pare più probabile?»
«Sì, ma quella tipa...»
«Scopriremo chi è, ma per farlo dobbiamo uscire da questo posto, dunque, diamo il via al nostro piano!» annuisco e mi lascio spingere in camera, dove apre la cabina armadio e si mette a visionare tutti i vestiti che Brighton mi ha fatto trovare qui, per scegliere qualcosa di sexy; alla fine, ne esce con un miniabito azzurro «Questo è perfetto, ha il colore dei tuoi occhi!»
«Sembrerò una palla. Ricordi che sono incinta e ho la pancia, tipo mongolfiera?»
«Già, e quindi, ancora più sexy!»
«Mamma...»
«Fidati di me che conosco gli uomini e indossa questo vestito!» Con lei è inutile discutere, così, mi rassegno e mi cambio. Devo dire che, vedendomi l'abito addosso, non è male affatto, a mio marito piacerebbe. Una morsa mi stringe il cuore: vuole ancora essere mio marito? E se decidesse di mettersi con quella? Chiudo gli occhi e ricaccio indietro le lacrime.
«Non dimenticarmi, amore mio, ti prego!» sussurro angosciata.

Dov'è finita mia moglie?Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin