Capitolo 21 "Il desiderio che arde"

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Nina "perché non lo hai fatto allora? Perchè non mi hai baciata?" 11:18pm 

la domanda le uscì spontanea

Nina "non lo hai fatto perchè in fondo sai anche tu quanto questo possa essere sconveniente. Semplicemente a differenza tua so quando è il momento di fermarsi" 11:20 pm 

Nicolas "Nina Bawer, non mi importa quanto la cosa possa sembrare a te o ad altri sconveniente. Io ti bacerò, perché lo desidero ardentemente, almeno quanto lo desideri tu" 11:21pm 

Le gote di Nina divamparono. Lo stomaco le si strinse in una morsa. Sentirsi così desiderata le provocò calore. Non rispose al messaggio, non aveva alcuna frase adatta da scrivergli. 

Nicolas "ti sei imbarazzata piccola Nina?"  11:28pm 

Odiava il suo atteggiamento spavaldo, per certi versi le ricordava Andrew. 

Nina "si, non mi aspettavo questa confessione" 11:30pm 

Nessuno prima di lui le aveva mai parlato apertamente in quel modo. Nicolas Rush mostrava il suo interesse e la sua attrazione in maniera schietta, senza alcun tipo di velo. Pensò che gli "adulti" così si rivolgessero tra di loro. 

Nicolas "va bene, immagino le tue guance rosse, sono stato eccessivo, scusami. Ma sappi che realmente lo penso" 11:37pm 

Nina "vado a dormire, ho molto sonno" 11:37pm 

Nicolas "Domani voglio portarti in un bel posto, posso passare a prenderti?" 11:38pm

Nina "va bene"11:39pm
non era sicura della saggezza di quella decisione.

Nicolas "perfetto allora, verrò a prenderti alle nove di mattina, non farmi attendere. Buonanotte piccola Nina" 11:39pm

Nina spense il telefono, aprì il romanzo poggiato sul comodino e, con la testa piena di paure e incertezze, s'immerse in quella lettura profonda.

___________

La sveglia suonò alle otto in punto. Nina si alzò dal letto e corse nel bagno per fare una doccia ghiacciata. Quella notte non le aveva portato alcun consiglio. Al contrario, sognò il corpo di Nicolas scultoreo, immaginando le sue mani prenderle il viso come aveva visto fare con quello di Aly.

Aly, si chiese come stesse l'amica e se anche  a lei dovessero mancare le loro chiacchiere, decise che quello stesso pomeriggio le avrebbe scritto. 

Il getto d'acqua le bagnava la schiena provocandole forti brividi. Temeva per quello che sarebbe potuto succedere di lì a breve. Si fidava di Nicolas, ma la conversazione della sera precedente la destabilizzò notevolmente. 

Alle nove in punto, le arrivò un messaggio.

Nicolas "sono qui fuori" 9:00am

Nina velocemente indossò la sciarpa ed il cappotto pesante poi, uscì. 

La mercedes nera dell'avvocato era sul ciglio della strada con il motore acceso. Sul capo di Nina la neve scendeva copiosa e fine. Entrò in auto e sorrise timidamente al conducente. Nicolas si avvicinò alla sua faccia e, per la seconda volta, le assestò un debole bacio sull'angolo della bocca. Lei, istintivamente si ritrasse.

«stà tranquilla, non è così che ti bacerò per la prima volta.» 

Nina abbassò lo sguardo. Le gote erano ormai incendio vivo.

«andiamo a fare shopping anche oggi?» gli chiese provocatoria.

«no, oggi ti porto a vedere il panorama più bello che i tuoi occhi abbiano mai avuto il piacere di ammirare»

Nina fece spallucce. 

Il tragitto fu molto lungo, in auto la musica si sostituì ad ogni tentativo di conversazione. Lui parlava poco e lei, imbarazzata, non sapeva quale argomento intavolare. Nicolas condusse l'auto lungo un pendio montuoso, le curve erano frequenti, e a Nina venne un leggero mal d'auto. In cuor suo sperò di non sentire il bisogno di vomitare. Arrivati in cima, l'avvocato parcheggiò l'auto in un largo spiazzale. Nina scese velocemente dall'abitacolo, ed ebbe il piacere di constatare come, le sofferenze patite durante il tragitto fossero del tutto compensate da quella meravigliosa vista.

Dinnanzi ai suoi occhi si estendeva la grande città che abbracciava le campagne e gli immensi laghi. A quell'ora del mattino il sole regnava alto nel cielo, illuminando tutte le sorgenti d'acqua sottostanti. Era il paradiso, e lei, in una piccola casa di campagna, aveva la fortuna di abitarlo. 

«è meraviglioso» esclamò stupita.

«finalmente l'hai fatta» Nicolas aveva lo sguardo puntato su di lei.

«cosa?» Nina si voltò di scatto verso di lui.

«quell'espressione da bambina stupita» le rispose con tono basso.

«eppure ieri mie è sembrato di capire che tu il termine bambina lo accosti a quello di "immatura"» fu volutamente provocatoria. 

Lui, le si avvicinò.

«sei immatura, su certe cose. Ma non è un'offesa, è una semplice constatazione. E su altre sei anche un po' bambina, e nemmeno questa vuole essere un'offesa» l'espressione sul suo volto era seria. 

Nina arrossì, ora il suo corpo era terribilmente vicino a quello del ragazzo, scoprì il suo cuore velocizzarsi nel battito. Pensò ad Helia, "il cuore ti batte forte?". Si. 

«ecco, ora stai arrossendo. Anche questo ti fa un po' bambina.» fece un altro passo verso di lei. Ora poteva chiaramente sentire il suo respiro rallentare. 

«Nicolas non dovresti» la bocca era secca.

«non dirmi quello che devo fare Nina. So quello che faccio.» ancora più vicino,

«e so quello che voglio. E ora, come ti ho detto anche ieri, ho una dannata voglia di baciarti. Tu non vuoi?» le prese teneramente il volto tra le mani. Le guance di lei erano fuoco sotto il suo tocco, «scommetto che tu voglia baciarmi almeno quanto lo voglio io, allora perché non farlo?»

Nina deglutì a fatica. Il cuore era in tumulto. Avrebbe voluto rispondergli che sì, anche lei avrebbe voluto dannatamente assaporare le sue labbra, ma che temeva tremendamente le conseguenze di quella passione improvvisa. 

Lo sguardo di lui si fece insistente, e lei, persa in quel blu pressante, decise di chiudere gli occhi. 

Sentì il respiro di Nicolas farsi più vicino. Il ragazzo si avvicinò lentamente, e volendo godere di ogni istante di quel magico momento, finalmente, sfiorò con le sue carnose labbra la bocca dolce di Nina. Ci fu un istante di tentennamento, poi Nina sfinita si lasciò a quel bacio passionale che da giorni desiderava ricevere. 

Il sapore di Nicolas era molto diverso da quello di Helia. Non sentì nessun retrogusto di tabacco, e la lingua dell'avvocato era decisamente più esigente Voleva assaporare tutta l'essenza di Nina. Voleva farla sua. Imprimere su di lei la sua presenza. 

Le mani di lui erano presenti, le stringeva dolcemente il volto e il corpo. Nina non si era mai sentita tanto voluta prima di allora.

Quando l'avvocato si staccò da quella presa passionale, lei, riluttante aprì gli occhi. 

«baci anche come una bambina» le sorrise. Lei arrossì.

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⏰ Last updated: May 08, 2023 ⏰

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