Capitolo 20 - Breaking News

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La mia partenza precipitosa con Charles era stato un gesto impulsivo e totalmente sconsiderato. Non lo rimpiango in nessun modo: se mi fosse proposto mille volte, farei quella valigia altrettante. 

Ma al mio rientro a Monaco devo affrontare una lavata di capo colossale da parte del direttore del casinò. Ero sparita per due settimane senza dare una spiegazione, e onestamente dubitavo anche di riuscire a mantenere il mio posto di lavoro. Me la cavo con una decurtazione dallo stipendio, e il divieto assoluto di chiedere cambi turno o permessi per almeno 6 mesi. 

Poteva andarmi molto peggio, non smetto di ripeterlo a Charles mentre stiamo cenando. 

"Potrei andare a parlare con Emmanuel, lui mi conosce e alla fine ti sei assentata da lavoro per colpa mia." Mi propone. 

Tecnicamente il padre di Charlotte restava il capo del mio capo, ma io non ne voglio assolutamente sapere. Non sono una bambina da proteggere e in ogni caso preferisco tutelarmi da sola.

"Preferirei di no, meno abbiamo a che fare con i Sinè meglio è." Resto pensierosa mentre continuo a mangiare la mia pasta. "Hai più sentito Charlotte?" Non voglio fare un terzo grado a Charles, sono semplicemente curiosa.

Lui risponde dopo aver bevuto un sorso d'acqua. "Mi ha scritto un messaggio questa mattina."

Resto con la forchetta bloccata a mezz'aria mentre aspetto che prosegua.

"Ha detto di aver trovato un paio di felpe mie a casa, e qualche altra cosa. Mi ha chiesto se possiamo vederci per restituirmeli."

Non sapendo bene come reagire mugugno un "Mmh" poco convinto. Mando giù il boccone e mi alzo per buttare gli avanzi rimasti nel piatto: di colpo mi è passata la fame. Apro l'acqua e lascio a bagno il piatto sporco nel lavandino. Non ho voglia di lavarlo ora, cercavo solo un diversivo per allontanarmi da tavola. 

Troppo concentrata sul mio malumore, non mi ero accorta che Charles si era alzato e mi aveva raggiunta alla spalle. 

"Non pensavo che ti avrebbe dato così fastidio, scusami."

"Non mi hai infastidita." Rispondo di getto, ma appena quelle parole lasciano le mie labbra mi rendo conto che è una chiara bugia. "Mi hai solo presa di sorpresa. Non pensavo vi sentiste ancora."

"Non è così. E' la prima volta che mi scrive da quella sera della festa. Non le ho ancora risposto, per quello che può valere." 

"Non voglio litigare. Potete incontrarvi se vuoi." Ribatto accomodante.

"Dici sul serio?" Charles è stupito.

"Certo, mi fido di te."

La ricomparsa di Charlotte nelle nostre vite mi aveva colta alla sprovvista. Ma io e Charles eravamo più uniti che mai, perciò non avevo motivo di preoccuparmi.

-

Parte della "punizione" per la mia assenza da lavoro, comprendeva pure poter essere chiamata anche all'ultimo per fare da tappa-buchi ai colleghi. Ma almeno dopo il doppio turno di oggi avrei avuto una giornata intera di riposo garantita. Ed era una sostituzione per malattia che facevo volentieri, visto che si trattava della collega che mi aveva permesso di avere il roseto tutto per me e Charles, in occasione del suo compleanno. 

Fatto sta che dopo 13 ore rinchiusa nelle luci artificiali del casinò sono parecchio provata. 

Ho intenzione di fermarmi a prendere qualcosa di speciale per pranzo, e mentre sto scegliendo la mia tappa mi ritrovo con un registratore piantato davanti al naso.

"Buongiorno signorina Grenuille, sono Tina Dujardin e mi occupo della rubrica di gossip su Monaco Matìn. Se ha un secondo volevo chiederle un commento sulle foto riguardanti l'incontro tra Charles Leclerc e Charlotte Sinè." 

Questa sconosciuta parla tutto d'un fiato e ci metto un paio di secondi a comprendere chi sia e cosa voglia da me. 

"Cosa? Quali foto?" Non ho la minima idea di cosa stia parlando.

"Sono uscite queste stamattina sul nostro sito, mi sorprende che non lo sappia." 

Estrae uno smartphone dalla borsa e me lo porge dopo aver aperto una pagina del famoso quotidiano del Principato. Una rapida occhiata mi permette di leggere il titolo "Leclerc-Sinè: ritorno di fiamma?", un breve occhiello che blatera di una colazione tra i due ex amanti in un locale del porto e una manciata di fotografie che testimoniano un incontro alquanto sereno. Fin troppo, specialmente in uno scatto che ritrae i due estremamente vicini. 

Il tutto era successo questa mattina stessa: io ero a lavoro e non avevo ancora avuto modo di parlare con Charles. Che razza di casino.

"Non ho nulla da dire. Buona giornata."

Faccio per incamminarmi verso la fermata dell'autobus, ma la giornalista non demorde.

"Deduco che non ne sapeva nulla, gliela stanno facendo sporca eh?" Domanda sibillina.

"Senta." Mi volto infuriata per risponderle per le rime, ma mi blocco in tempo. "Ho appena finito un turno di lavoro molto lungo, e vorrei tornarmene a casa. Come le ho detto prima, buona giornata." 

La seccatrice mi lascia allontanare solo di qualche passo prima di importunarmi di nuovo "Non abbiamo pubblicato le foto più compromettenti, si faccia una bella chiacchierata con quello che lei pensa sia il suo fidanzato." 

Non le do la soddisfazione di tornare indietro, ma la pulce nell'orecchio che mi lasciano le sue parole mi tormenta fino al mio arrivo a casa.

Entro nell'appartamento di Charles senza neanche bussare, ma limitandomi a sbraitare "Come diavolo hai fatto a essere così stupido?" 

Abbandono borsa e giacca sul divano, accanto al povero monegasco che mi osserva con sguardo confuso "Cosa ho fatto?"

"Una giornalista del Monaco Matìn mi ha fatto vedere delle foto sulla colazione tra te e Charlotte, proprio non potevate nascondervi un po' meglio, vero?"

"Sei stata tu a dirmi che non ti dava fastidio e potevo incontrarla!" Ciò che ribatte Charles mi lascia interdetta, perchè purtroppo ha ragione. Avevo detto che il loro incontro non mi avrebbe seccato, o almeno così credevo.

"Esatto, potevate vedervi, non... non..." 

Le parole mi si bloccano in gola mentre cerco di liberarmi di tutta questa rabbia. Non ci riesco, la gelosia non mi permette di ragionare lucidamente. 

"Amèlie." Charles si alza per stringermi le spalle e guardarmi dritto negli occhi. "Non è successo nulla. Abbiamo fatto colazione, mi ha dato una borsa con le mie cose e ci siamo salutati. Probabilmente ci hanno scattato delle foto mentre ci stavamo semplicemente dicendo addio. Credimi." 

I suoi occhi non mentono, sta dicendo la verità.

"Mi fido di te." Mormoro.

"Non sembra, sai?" Ribatte Charles risentito.

"E' di lei che non mi fido. E' ricca, potente e piena di risorse. Se volesse strapparti via da me troverebbe un modo." 

"Ti garantisco che non le interesso più. Abbiamo organizzato di vederci in fretta e furia questa mattina perchè sta partendo di nuovo per gli Stati Uniti, penso abbia una storia con qualcuno che abita là." 

Ora è il mio turno di essere stupita "Dici sul serio?"

"Non me l'ha detto chiaramente, ma ho intuito qualcosa io. Possiamo stare tranquilli."

Spero tanto che Charles abbia ragione.

Bet on Me // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora