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La musica all'interno della stanza era assordante, non si riusciva quasi a parlare, ma quello era esattamente l'obbiettivo che si era prefissato Mattia quando, dopo aver fatto entrare un bagnatissimo Christian, aveva messo su uni di quei cd rock che suo padre odiava a morte che sentisse.
Era la prima volta che Christian veniva nel weekend, e perciò si erano ritrovati a dover affrontare il problem "genitori a casa", dato che sarebbe stato difficile non far notare che Mattia fosse in compagnia di qualcuno; la musica gli era sembrata una buona opzione e, dopo essersi assicurato che si sentisse fino al piano di sotto, Mattia aveva tolto senza troppi complimenti I vestiti bagnati a Christian (chiaramente per evitare che si prendesse una brutta influenza), che aveva ricambiato il favore una volta che si erano ritrovati sul letto.
Christian aveva appena spento la sigaretta ormai finita nel posacenere sul comodino, e si era sdraiato accanto a Mattia, accarezzandogli il petto; il riccio sorrideva con aria da ebete, sfiorando ogni tanto le labbra dell'altro ragazzo prima con le dita, poi con le labbra, poi la mano di Christiam iniziò a scendere, e Mattia iniziò a rabbrividire; quando la mano del ragazzo arrivò al suo membro, il riccio si alzò sui gomiti:"Chri..." disse guardandolo; l'altro alzò lo sguardo verso di lui e lo fissò a metà tra l'ironico e il malizioso:"Si?" "È meglio che non... Stai fermo, abbiamo già rischiato troppo".
Christian sorrise:"È davvero quello che vuoi, damerino?" Disse iniziando a muovere la mano; Mattia ansimò e chiuse gli occhi:"S-si, è... Meglio..." "Oh davvero? -disse Christian- quindi se io faccio così-iniziò a muovere la mani più velocemente- immagino che mi fermerai...";
Mattia inclinò la testa all'indietro e gemette:"Bastardo..." Disse mordendosi il labbro, mentre Christian ridacchiava soddisfatto, continuando a muovere la mano.
In quel preciso istante qualcuno bussò, e Mattia soffocò un gemito, piombando nel panico.
Guardò Christian e lesse lo stesso terrore nei suoi occhi, poi gli indicò l'armadio, non trovando idea migliore, e tentò di dare una risposta disinteressata al disturbatore:"Si?" "Matthew apri!" Disse un imperioso Franco Zenzola:"Non ce n'è bisogno papà, ora abbasso la musica" rispose vestendosi in tutta fretta, ma la risposta che ricevette lo fece sbiancare:"Apri immediatamente Matthew, devo parlarti subito!"; il panico lo colse, impedendogli di muoversi: era impossibile che avesse sentito, anche perché altrimenti sarebbe salito molto tempo prima... Mattia si infilò la camicia nei pantaloni e spalancò la porta, ficcando con un calcio i jeans ancora fradici di Christian sotto al letto e passandosi una mano tra i capelli:"Eccomi" disse, poi lasciò entrare suo padre nella stanza.
Franco guardò il letto sfatto e inarcò un sopracciglio:"Cosa mi significa?" "Hai licenziato Marie, e io sono senza cameriera..." Sua madre aprì bocca per rispondere, ma l'uomo alzò la mano e la zittì imperioso:"Lo rifarai da solo dopo la nostra chiacchierata, ora siediti e spiegami cosa vai a fare in quello squallido quartiere".
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Faceva fottutamente caldo in quell'orario e, anche se probabilmente era più grande di casa sua, era tremendamente scomodo rimanere li dentro.
Senza contare che il caro signor Zenzola aveva interrotto inconsciamente qualcosa di decisamente interessante, e ora lui si ritrovava chiuso in un armadio, ancora eccitato da morire, circondato da camice e giacche con addosso l'odore di Mattia, cosa che non aiutava a calmarlo.
Ma le parole del padre di Mattia lo calmarlo eccome, o meglio, calmarono l'eccitazione e lo fecero piombare nell'ansia: se i genitori del ragazzo avessero scoperto tutto, avrebbe potuto benissimo uscire da quell'armadio così come era, nudo come un verme, recuperare i vestiti e dire addio per sempre a Mattia.
Il silenzio che piombò nella stanza dopo l'affermazione dell'uomo fu a dir poco inquietante, e Christian si lasciò scivolare contro la parete di legno, mise la testa tra le mani e pregò qualunque entità ci fosse in cielo che Mattia riuscisse ad inventarsi una qualunque balla minimamente convincente.
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Different worlds || Zenzonelli's Version
FanfictionRiadattamento di una storia Larry, non mia. TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A LoserLike_Me qui su wattpad Londra anno 2014. Due quartieri diversi, opposti, divieto assoluto di mischiarsi. E se nonostante tutto la vita avesse in serbo un destino dive...
Problems and plans
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