-Lui ti piace?-

La saliva mi andò di traverso e cominciai a tossire, facendola ridere.

-Scommetto che ti ho colta alla sprovvista. Scusami, sono un po' invadente a volte-

-Non fa niente, non so nemmeno perché io abbia avuto questa reazione. Non ho alcun tipo di interesse verso Chishiya, devi credermi-, tentai di ricompormi, ma era ovvio che stavo mentendo, e quella mia necessità di mentire avrebbe sicuramente rivelato i miei veri sentimenti.

-Secondo me, non dovresti perdere tempo. Insomma, in questo mondo la morte è sempre dietro l'angolo, ancora di più che in quello vecchio, quindi "cogli l'attimo" vale ancora di più-

La squadrai, perplessa.

-Non so cosa lui ti abbia detto, ma dico davvero, non mi importa minimamente di quel ragazzo. Tutto ciò che so di lui è che ha un pessimo umorismo, che si crede più intelligente degli altri e che probabilmente non si toglierebbe quella sua felpa bianca nemmeno per fare un bagno in piscina-, l'ultima parte poteva effettivamente suonare leggermente ambigua, ma sperai che non se ne accorgesse.

-Come ti pare, amica. Comunque, se vuoi unirti a noi..-

-Oh, ti ringrazio, ma credo che non rimarrò ancora a lungo. Mi sento un po' stanca-

-Ma come, stanca?-, una voce forte e irritante rivelò la presenza di quel tipo, Niragi, che sembrava voler richiamare l'attenzione di tutti su di sé. A quanto pare, stava funzionando.

-Sei appena arrivata, tesoro. Non abbiamo nemmeno ancora ballato insieme, o fumato qualcosa-

Quell'idiota credeva davvero di essere attraente? Poverino.

-Niragi, non spaventare la nuova recluta-, lo ammonì un  uomo massiccio, al suo fianco, trattenendo un  sorriso.

-Oh, sono sicuro che ci voglia ben altro per metterle paura. Dico bene, dolcezza?-

La mia faccia schifata fece scoppiare Kuina in una sonora risata, ma lui non sembrava affatto contento.

-Che c'è, ti piace tirartela?-

-Che c'è, il disgusto sul mio viso ferisce il tuo ego, o sminuisce la tua mascolinità?-, ero già stufa di quella sua aria strafottente, ed ero realmente disgustata.

-Sono sicuro che questo atteggiamento saccente sia colpa tua, Chishiya-, affermò annoiato.

Mi voltai, e scoprii che lui era lì, a pochi passi da me, che mi fissava con un sorriso. Distolsi immediatamente lo sguardo, tornando a concentrarmi su Niragi.

-Non ho bisogno dell'influenza di nessuno per metterti al tuo posto. Solo perché hai accesso alle armi, non vuol dire che tu abbia accesso anche a tutto il resto-

Un mormorio generale si diffuse tra la gente, ormai avevamo gran parte degli sguardi puntati addosso.

L'idiota rise, avvicinandosi un po' troppo. Mi mise un dito sotto al mento, alzandomi la testa in modo che lo guardassi dritto negli occhi. Non interruppi il contatto visivo, anche se non sopportavo la vista di un essere tanto spregevole, esuberante, presuntuoso, perché volevo che sapesse che non aveva alcun tipo di potere su di me. Il fatto che riuscissi a sfidarlo e a guardarlo male tanto apertamente, era la dimostrazione che tutto il casino che avrebbe fatto non avrebbe suscitato in me alcuna reazione. Mantenevo quel contatto, perché non mi attraeva affatto, al contrario; volevo che il mio disgusto fosse pienamente percepibile.

-Sai, dovresti ritenerti fortunata. Questo posto è pieno di puttanelle che vorrebbero ricevere queste attenzioni-, sibilò, con un tono che, a quanto pare, doveva sembrare sensuale.

the border between us - Chishiya Where stories live. Discover now