Capitolo 10

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Pov's Lola

Rimango nella stessa posizione, e non so perché.. non so cos'è cambiato, ma comincio a pensare.
Invece di godermi il momento, o godermi Kyle, la mia mente malata ripensa.
Quelle foto..
Kyle è andato con un altra poco prima del mio ritorno.. il suo corpo ha toccato un altra e si è fatto toccare..
Kyle potrebbe ferirmi ancora e non so se sono pronta a ricominciare da capo.
Kyle solo stanotte era nel nostro divano con una ragazza, a baciarsi mezzi nudi davanti i miei occhi.
Dio perché è così difficile?

<<Non rimanere così, potrei non contenermi.>> Sento i rumori della sua cintura.

<<Lola?>> mi chiama, notando nessuna risposta e nessun movimento.
E non ho il coraggio di alzarmi da questa posizione. Rimango ancora stesa, a novanta, con il mio corpo scosso dalle lacrime che scendono.

<<Lola, mi sto preoccupando.>> si avventa su di me scuotendomi, e mi fa alzare.
Nota i miei occhi rossi e incrocia le sopracciglia.
<<Perché?>> domanda semplicemente, riferendosi a perché sto piangendo.
<<È - Tutto apposto.>> cerco di sorridere, ma copiose lacrime cadono sulle mie guance.
Perché mi sento usata, invece di amata?
<<Niente è tutto apposto, se la mia donna dopo una scopata piange.>> mette una mano sul mio volto, e gli occhi cercano di rassicurarmi.
<<Sto bene, davvero. Non farci caso.>> minimizzo il tutto, scacciando le lacrime.
<<Non farci caso? Ma ti senti..>> Alza leggermente la voce.

<<Non è il caso di urlare Kyle..>> sussurro spostando altrove lo sguardo. Il suo è troppo forte, mi sento esposta.

Sospira.
<<Cosa devo fare con te?>> il suo esce come una richiesta di aiuto.
<<Me lo stai davvero chiedendo?>>

<<Non mi fai capire un cazzo, Lola. Mi preghi di scoparti, e poi piangi. Ma cos'hai in quella mente? Voglio sul serio saperlo>> adesso non sta gridando, ma il mio cuore si.
Vorrei non ussasse questo linguaggio così.. umiliante. Ma capisco che ha ragione.. lo sto esasperando. Purtroppo per lui anch'io sono esasperata, da me stessa e da questa situazione.
<<Io, è meglio se vado.>> Scendo dalla scrivania, e mi avvicino alla porta.
<<Resta, ti prego.>> mi trattiene, senza pensarci due volte.
<<No, Kyle. Devi capire che non puoi dirmi certe cose se mi vedi.. distrutta,e dopo una scopata.>>

<<Il fatto è che non riesco più a capirti. Prima eri un libro aperto adesso mi confondo>> libera fuori tutti i suoi dubbi.

Di sicuro non posso dargli torto. Non capisco neanch'io cosa mi sta prendendo.
Sto forse avendo problemi di.. fiducia?
Comprensibile.
Il mio cervello ripensa solo a Kyle con altre donne.
E so che dovrei smetterla, se voglio davvero costruire la mia vita con lui. Però è più forte di me.

<<I-io non lo so.>> balbetto un po', cercando di calmarmi.

Mi guarda per qualche secondo, i suoi occhi sono incomprensibili, e preso dal nervoso si siede sulla sedia in pelle.

<<Quindi.. non li mangi?>> arrossisco, notando che è stato preso da altro invece di mangiare i miei pancake.

<<Non li hai avvelenati, giusto?>>
<<La tentazione c'è stata, però no. Puoi stare sereno.>> ridacchiò un po', e dentro di me la tensione si sta smorzando.
<<Correrò il rischio.>>
Qualche minuto dopo, si sta leccando le mani, e la ciotola è completamente vuota.

<<Non me ne hai offerto neanche uno.>>

<<Tanto lo so che cucinandoli te ne sei fregata due/ tre, persino quattro.>> ridacchia.
E sentirlo ridere è musica.

Matrimonio combinato 2Où les histoires vivent. Découvrez maintenant