La sveglia segna esattamente le otto del mattino. Liz, che non ha chiuso occhio per tutta la notte, emette un mugolio di fastidio e scosta le coperte dal proprio corpo.
Per quanto le piacerebbe restare ancora nel suo giaciglio, non può fare altro che alzarsi e darsi una sistemata, poiché Lorella ha fissato un incontro con lei previsto per le otto e mezza.
Stando attenta a non fare rumore per non svegliare Federica e Maddalena ─ la ballerina ha occupato l'ultimo letto rimasto nella stanza rossa ─ la giovane si dirige in bagno e si chiude la porta alle spalle.
Per prima cosa si sciacqua il viso, poi si toglie il pigiama e lo sostituisce con una semplice maglia bianca e dei jeans attillati.
Raccoglie i lunghi capelli in una coda alta e si reca in cucina per fare colazione.
Ramon e Gianmarco sono gli unici presenti, seduti a parlottare sul divano. Probabilmente stanno aspettando l'orario di inizio lezione con la loro maestra.
La bionda li saluta e poi si accinge a prendere tutto l'occorrente per preparare le crêpes che, dopo una decina di minuti circa, cosparge di nutella e zucchero a velo.
É ormai arrivato il momento di raggiungere la Cuccarini, quindi, senza indugiare ulteriormente, la ragazza sparecchia e corre in sala.
«Buongiorno, Liz!» l'insegnante di canto la accoglie con un caloroso sorriso.
«Buongiorno.» risponde la newyorkese, con fare educato.
«Come stanno andando i primi giorni in casetta?» chiede subito Lorella, sinceramente interessata.
«Molto bene.» ammette Liz. «Devo ancora abituarmi però, é tutto così diverso...»
«É normale, non preoccuparti.» la donna le sorride, a mo' di incoraggiamento. «Ti trovi in un altro Paese, con costumi, usanze e modi di fare differenti.» prosegue. «A proposito, volevo chiederti com'è nata la tua passione per il canto, sono davvero curiosa di saperlo!»
La biondina ride leggermente. «Avevo quasi dieci anni, e a scuola mi era stata assegnata la parte da protagonista nel musical di Natale. Ero terrorizzata, così tanto che avevo intenzione di parlare con la maestra e dirle che io non volevo ricoprire quel ruolo. Mi sembrava tutto troppo complicato, perché non avrei dovuto solo recitare, ma anche cantare, ed io ero convinta di non saperlo fare.» la giovane fa una pausa e con la mente ritorna indietro a quel momento. «I miei però mi convinsero ad accettare la parte e mi aiutarono a studiare, confidavo in un pò di fortuna.» spiega, gesticolando. «Il giorno del musical arrivò presto così, dopo aver trascorso trenta minuti dietro le quinte completamente in ansia, fu l'ora di andare in scena. Con mia grande sorpresa, cantare non fu affatto difficile per me e, mesi dopo, mi venne affidato nuovamente il ruolo da protagonista per lo spettacolo di fine anno. Fu proprio durante quell'estate che capii di non essere stata scelta per caso, ma che avevo davvero qualcosa di speciale. Tutti gli altri lo avevano già capito, io ci sono arrivata solamente dopo.»
Lorella sorride sorniona e osserva la sua allieva. «Credo di aver fatto bene ad inserirti nella mia squadra, sei la persona giusta.»
La ragazza ricambia il sorriso e mima un grazie.
«Allora, mia cara Liz, avevo in mente di farti provare un pezzo in italiano, sei d'accordo?» domanda la Cuccarini, riordinando alcuni fogli sopra la scrivania.
«Certo, perché no? Mi farebbe molto piacere!» la newyorkese si dimostra d'accordo.
«Bene, sono contenta!» esclama la donna. «Credo che, per quella che é la tua vocalità, potremmo valorizzarti facendoti cantare Direzione la vita di Annalisa... la conosci?»

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✔ | 𝐇𝐀𝐋𝐋 𝐎𝐅 𝐅𝐀𝐌𝐄 » Samuele Segreto
Fanfiction❝ 𝘚𝘵𝘢𝘯𝘥𝘪𝘯𝘨 𝘪𝘯 𝘵𝘩𝘦 𝘏𝘢𝘭𝘭 𝘰𝘧 𝘍𝘢𝘮𝘦 𝘢𝘯𝘥 𝘵𝘩𝘦 𝘞𝘰𝘳𝘭𝘥'𝘴 𝘨𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘬𝘯𝘰𝘸 𝘺𝘰𝘶𝘳 𝘯𝘢𝘮𝘦 '𝘤𝘢𝘶𝘴𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘣𝘶𝘳𝘯 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘵𝘩𝘦 𝘣𝘳𝘪𝘨𝘩𝘵𝘦𝘴𝘵 𝘧𝘭𝘢𝘮𝘦 𝘢𝘯𝘥 𝘵𝘩𝘦 𝘞𝘰𝘳𝘭𝘥'𝘴 𝘨𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘬𝘯𝘰𝘸 𝘺𝘰𝘶�...