𝟎𝟐. 𝐒𝐎𝐂𝐈𝐀𝐋𝐈𝐙𝐈𝐍𝐆

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La sveglia segna esattamente le otto del mattino. Liz, che non ha chiuso occhio per tutta la notte, emette un mugolio di fastidio e scosta le coperte dal proprio corpo.

Per quanto le piacerebbe restare ancora nel suo giaciglio, non può fare altro che alzarsi e darsi una sistemata, poiché Lorella ha fissato un incontro con lei previsto per le otto e mezza.

Stando attenta a non fare rumore per non svegliare Federica e Maddalena ─ la ballerina ha occupato l'ultimo letto rimasto nella stanza rossa ─ la giovane si dirige in bagno e si chiude la porta alle spalle.

Per prima cosa si sciacqua il viso, poi si toglie il pigiama e lo sostituisce con una semplice maglia bianca e dei jeans attillati. Raccoglie i lunghi capelli in una coda alta e si reca in cucina per fare colazione.

Ramon e Gianmarco sono gli unici presenti, seduti a parlottare sul divano. Probabilmente stanno aspettando l'orario di inizio lezione con la loro maestra.

La bionda li saluta e poi si accinge a prendere tutto l'occorrente per preparare le crêpes che, dopo una decina di minuti circa, cosparge di nutella e zucchero a velo.

É ormai arrivato il momento di raggiungere la Cuccarini, quindi, senza indugiare ulteriormente, la ragazza sparecchia e corre in sala.

«Buongiorno, Liz!» l'insegnante di canto la accoglie con un caloroso sorriso.

«Buongiorno.» risponde la newyorkese, con fare educato.

«Come stanno andando i primi giorni in casetta?» chiede subito la donna, sinceramente interessata.

«Molto bene, devo ancora abituarmi però, é tutto così diverso...»

«É normale, non preoccuparti.» Lorella le sorride, a mo' di incoraggiamento. «Ti trovi in un altro Paese, con costumi, usanze e modi di fare differenti. A proposito, volevo chiederti com'è nata la tua passione per il canto, sono davvero curiosa di saperlo!»

La biondina ride leggermente. «Avevo quasi dieci anni, a scuola mi era stata assegnata la parte da protagonista nel musical di Natale. Ero terrorizzata, così tanto che avevo intenzione di parlare con la maestra e dirle che io non volevo ricoprire quel ruolo. Mi sembrava tutto troppo complicato, perché non avrei dovuto solo recitare, ma anche cantare, ed io ero convinta di non saperlo fare.» Elizabeth fa una pausa e con la mente ritorna indietro a quell'istante. «I miei però mi convinsero ad accettare la parte e mi aiutarono a studiare, confidavo in un pò di fortuna.» spiega, gesticolando. «Il giorno del musical arrivò presto così, dopo aver trascorso trenta minuti dietro le quinte completamente in ansia, fu l'ora di andare in scena. Con mia grande sorpresa, cantare non fu affatto difficile per me e, mesi dopo, mi venne affidato nuovamente il ruolo da protagonista per lo spettacolo di fine anno. Fu proprio durante quell'estate che capii di non essere stata scelta per caso, ma che avevo davvero qualcosa di speciale. Tutti gli altri lo avevano già capito, io ci sono arrivata solamente dopo.»

La Cuccarini sorride sorniona e osserva la sua allieva. «Credo di aver fatto bene ad inserirti nella mia squadra, sei la persona giusta!»

La giovane ricambia il sorriso e mima un grazie.

«Allora, mia cara Liz, avevo in mente di farti provare un pezzo in italiano, sei d'accordo?» domanda la prof, riordinando alcuni fogli sopra la scrivania.

«Certo, perché no? Mi farebbe molto piacere!»

«Bene, sono contenta! Credo che, per quella che é la tua vocalità, potremmo valorizzarti facendoti cantare Direzione la vita di Annalisa, la conosci?»

Liz annuisce energicamente. «Sono una fan della musica italiana, la ascolto da sempre.»

«Perfetto, iniziamo subito! Mi piacerebbe che la cantassi durante la prossima registrazione.»

𝐇𝐀𝐋𝐋 𝐎𝐅 𝐅𝐀𝐌𝐄 » Samuele SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora