6

254 32 332
                                    

Possedeva la libertà delle aquile ma ruggiva come una tigre in gabbia.

Un tuono irrompe nel silenzio della notte facendomi sobbalzare nel mio letto.

Lampi e fulmini si scagliano al suolo come se si stesse scatenando una vera e propria apocalisse e il bene e il male fossero giunti a uno scontro finale.

Dopo l'uscita con Rachel, finita non nel migliore dei modi, ho deciso di sciogliere la seduta e tornare a casa a un orario decente, pronta ad affrontare una nuova giornata nell'istituto di mio padre.

Non pensavo minimamente che questo notturno ed estivo temporale mi avrebbe messo così tanto di cattivo umore.

Prima di mettermi al letto mi sentivo non dico euforica, ma almeno carica, determinata o comunque più tranquilla nel tornare in quel posto, invece ora ho come una brutta sensazione, un presentimento che mi sta avvisando che una catastrofe è pronta a segnare la mia giornata.

La pioggia continua a battere imperterrita sui vetri della finestra e nel momento che l'ennesimo fulmine deve aver colpito un generatore di corrente, il buio totale ha inondato la camera facendomi sentire inquieta.

Mi stringo al mio cuscino, sperando che vada via il magone che mi blocca il respiro nel petto; non ho mai amato il buio e questo mi sembra un altro chiaro segno del destino che mi sta dicendo di stare attenta.

Delle piccole luci d'emergenza  illuminano l'uscita mostrandomi un'eventuale via di fuga, peccato che vorrei soltanto scappare da me stessa e non vi è niente e nessuno a indicarmi la strada.

Mi siedo, incrociando le gambe sul materasso morbido e poggiando la schiena alla testiera del letto; il telefono segna sul suo display che sono appena le tre e trenta del mattino.
Sospiro nel silenzio della mia camera,  ascoltando il rumore della pioggia che aumenta e diminuisce d'intensità senza seguire alcuna logica, provando a rilassarmi, senza lasciar vagare la mia mente verso pensieri cupi.

Avrei voluto quindi chiudere gli occhi e riuscire a riprendere sonno, invece continuo a girarmi e rigirarmi tra le lenzuola ed ecco che la mia testa inizia a vorticare, a percorrere un tragitto tempestoso verso orizzonti scrupolosamente taciuti durante il dì.

Non ho mai capito perché nella notte ogni cosa venga percepita in modo differente rispetto al giorno.
Il cervello sembra incastrarsi in cunicoli caleidoscopicici senza più trovare via d'uscita, sboccando sulla visione di una realtà sfaccettata e in grado di mettere in dubbio tutta la tua esistenza.

In questi casi, più unici che rari, mi viene la minima tentazione di seguire le orme di mio padre; ammetto che la psiche mi affascina, ma solo perché non amo l'ignoto.
Preferisco poter dare una spiegazione logica a ogni reazione fisica, senza lasciare nulla al caso.

Nel momento che sento bussare alla mia porta mi rendo conto di essermi addormentata e il sonno questa mattina non sembra darmi tregua.

Di mala voglia decido di buttarmi sotto la doccia, sperando di trovare un minimo di tonicità per poter affrontare la giornata e nel frattempo lavarmi di dosso quella sinistra sensazione che mi rende nervosa.

Guardo gli abiti nella cabina armadio e scelgo gli indumenti più miseri che ho: un pantalone da jogging nero e un top sportivo con su una maglia grigia dei Nirvana leggermente sbiadita e deformata; la indossavo spesso durante il mio periodo emo.

Lego i capelli in una coda alta e spettinata; ogni mio sforzo di domare tutti le ciocche ribelli è stato inutile.

Scendo la grande scalinata che porta al piano di sotto, tenendo le sneakers a penzoloni su due dita, percependo il freddo del marmo trapassare il tessuto dei calzini.

Bạn đã đọc hết các phần đã được đăng tải.

⏰ Cập nhật Lần cuối: Oct 04, 2022 ⏰

Thêm truyện này vào Thư viện của bạn để nhận thông báo chương mới!

Dangerous actraction Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ