Parte 3 (continua)

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"Barbara vestiti velocemente e nasconditi sotto il letto" dice lui mentre stava saltellando per mettersi i pantaloncini

Barbara si veste velocemente e va sotto il letto, poi si sentono dei pugni alla porta

"ELIA APRI QUESTA CAZZO DI PORTAAA"

Elia la apre ed entra suo padre abbastanza incazzato.

"Perché la porta era chiusa a chiave, e tu che ci fai qui?!"

"ho uccisa la ragazza, non ti devi preoccupare"

"Non è vero, lei è ancora viva perché tu sei un vigliacco, l'avrai fatta scappare"

Elia è fermo e solido come una roccia ma dentro di sé sta morendo di paura, suo padre è sempre stato violento con lui dalla morte di sua madre.

"Sono stato tutta la notte a rincorrere l'altra amichetta ma mi è sfuggita cazzo e ho finito tutte le munizioni" dice suo padre

"Questa è tutta colpa tua coglione!!" ringhiò suo padre, aveva gli occhi rossi e strizzava troppo forte i denti che sembravano che si stavano per spaccare. Era diventato tutto rosso dalla rabbia e sfreccia un pugno sulla mandibola a suo figlio. Elia cade a terra e strisciando indietro si alza subito da terra, non doveva sdraiarsi altrimenti suo padre poteva capire che c'era Barbara sotto il suo letto e non voleva che Barbara lo vedesse in queste condizioni. Appoggia una mano al muro per sostenersi ma suo padre ritorna e gli dà un altro pugno. Sta volta invece cade a terra, prova a rialzarsi ma suo padre gli tira un calcio nell'addome. Gli faceva molto male ma l'unica cosa che pensava era che da quella angolazione suo padre non poteva capire che Barbara si trovava sotto al suo letto.

"Le hai sparato?" chiede Elia a suo padre sputando un po' di sangue gengivale a terra.

Suo padre lo ignora e gli tira un altro calcio nell'addome.

"Sei riuscito a spararle? Era questa la mia domanda"

"Oh se ti stai chiedendo questo ti rispondo subito dottore, NON Lo So. Secondo te dopo che sparo vado a vedere se l'ho colpita? Sparo e basta e poi l'obbiettivo era quello"

"Cazzo spero solo che stia bene" pensa Barbara

"Fatto sta che questa troia è scomparsa e non la trovo più" continua il pazzo.

Elia prova a rialzarsi ma suo padre era più potente di lui e lo prende per i capelli per poi sbatterlo al muro. Elia sbatte la testa contro al muro e si ritrova a terra con le guance sporche di polvere e di sangue che sputava dalla sua bocca. Alla fine suo padre gli dà una brutta occhiata e se ne va dalla stanza sbattendo molto forte la porta. Barbara esce dal suo nascondiglio in preda il panico e piena di lacrime e va da Elia.

"No... torna indietro... non uscire dal nascondiglio" bisbiglia lui.

"O mio dio, Elia. Sei combinato male" singhiozza Barbara "Hai del ghiaccio qui?"

"Ho un mini frigo, ci dovrebbe essere del ghiaccio, sta sotto la scrivania"

"Ok lo prendo subito" dice Barbara e si mette sotto la scrivania a prendere il ghiaccio. Lo prende e arriva da Elia e glielo mette una sacca nella guancia gonfia. Gli alza la felpa e vede i suoi addominali ben scolpiti di un colorito roseo-viola quindi mette l'altra sacca di ghiaccio nell'addome.

"Non possiamo stare qua, dobbiamo andare via ora" dice Barbara

"Si si hai ragione" la asseconda Elia

Elia si alza abbastanza lentamente e addolorato, mette un braccio sopra al collo e piano piano saltano dalla finestra.

"Stai bene?" domanda lei

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⏰ Letzte Aktualisierung: Sep 17, 2022 ⏰

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