Ciao a tutti, qui metterò delle piccole fanfiction su My hero academia. Vorrei specificare che queste oneshots non sono mie ma le sto traducendo, metterò il nome della persona da dove lo prese oppure da dove lo trovate
Sinossi: Dopo che una missione viene rimandata di un giorno, tu e Aizawa dovete passare la notte in un caratteristico hotel di provincia. Ma per quanto vi sforziate, non riuscite ad addormentarvi. Aizawa decide di aiutarvi. Avvertenze: il lettore è una specie di minaccia, battibecchi/argomentazioni/flirt, aizawa soft, piccoli graffi per aiutarsi a dormire, strusciamenti, ditalini, una sculacciata, un pizzico di ipersensibilità, sesso non protetto
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La missione doveva durare un solo giorno. Entrata e uscita, ritorno a casa al tramonto, dormendo nel proprio letto. Non doveva portare a voci di un altro attacco o a una stanza d'albergo condivisa all'ultimo minuto. Almeno c'erano due letti, quindi non era poi così male.
Non ha reso migliore il fatto di dover passare la notte con Eraserhead.
Ti ha dato la prima doccia e, nel tentativo di evitare una discussione, l'hai fatta tu. Era stata una giornata di discussioni. Sulla missione, sulle decisioni prese, sulle sue scelte di insegnamento. Ma quella era tutta un'altra questione, sulla quale non potevi concentrarti in quel momento. Anche se le faceva ancora ribollire il sangue mentre cercava di rilassarsi sotto l'acqua calda. Ma non funzionava. Il tentativo di fare una doccia rilassante era eccezionalmente fallito.
"Sembri arrabbiata", ha detto quando sei uscito dal bagno. "Devo chiederti perché?".
Riuscì a mantenere la calma finché non arrivò al suo letto a due piazze. Era l'unica stanza rimasta nell'albergo. Sarebbe stata una stranezza se la missione non vi avesse portato in una piccola città fuori città. Questo non le impedì di gemere quando entrò nella stanza.
"Letti gemelli? Che razza di hotel ha una stanza con due letti singoli?".
"Ne avresti preferito uno?". Aizawa le girò intorno. "Un letto è un letto".
"Sì, ne sono consapevole". Hai sospirato. "Sono solo... stanca".
E questo, oltre alla piccola cortesia di Aizawa di permetterti di fare la doccia per primo, fu tutto ciò che fu detto tra voi. Era un silenzio infastidito: entrambi rimuginavate su ogni piccolo errore commesso durante la missione. E la cosa peggiore? La missione non era nemmeno stata prolungata a causa del vostro comportamento. Avevate fermato una rapina prima ancora che avvenisse. Ma gli stronzetti in custodia sostenevano che il giorno dopo sarebbe arrivato un altro gruppo a scatenare l'inferno, e "due piccoli eroi non sarebbero stati in grado di gestirlo".
Aizawa credeva che fosse un bluff e tu non eri in disaccordo. Erano solo dei delinquenti insignificanti, e non si sarebbe mai immaginato che cercassero di far perdere tempo a qualche eroe solo per divertimento. Ciò non alleviava comunque la rabbia per il fatto di dover dormire su un materasso molliccio dopo una giornata passata a rannicchiarsi e a discutere sotto il sole cocente in attesa che i loro idioti si facessero vivi.
Volevate distendervi nel letto matrimoniale del vostro appartamento, fare un bagno nella vasca e magari accendere qualche candela. Non sfogliare i canali della TV, insoddisfatto di tutti i risultati.
