Viaggio nel dolore

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"Ci sono dolori che non si possono né evitare né cancellare. Esistono. Possiamo solo affrontarli, e cercare di fare di tutto affinché non ci devastino. Ma talvolta ci vuole tanto tempo. E non basta fare "come se" niente fosse successo perché la vita continui come prima. Perché, spesso, niente può più essere come prima, e si deve pian piano riuscire ad organizzare la propria vita in modo diverso. Quando perdiamo una persona cara, tal volta in maniera brusca o in modo ingiusto e inaccettabile niente torna più come prima.
Quando una persona che amiamo se ne va via per sempre, è difficile imparare a vivere con quel vuoto profondo che si spalanca all'improvviso. E non basta semplicemente voltare pagina. Non basta ripetersi che la vita continua e che non serve a nulla piangere. Non basta imporsi di non pensarci... Quel vuoto è lì. Come una ferita profonda. Che pian piano cerchiamo di far cicatrizzare... Anche se alcune ferite non si cicatrizzano mai completamente...
Non basta premere sul tasto "cancella" per cancellare veramente tutti i ricordi che ci legano alle persone care, per distaccarsi da chi non c'è più. Elaborare la perdita è un'operazione lunga e complessa. Si tratta non solo di accettare la realtà, ma anche di riconoscere veramente ciò che si è perduto, compresa la promessa di tutto quello che si sarebbe potuto e voluto vivere con chi non c'è più. Fare l'inventario di tutto quello che era stato investito, progettato, auspicato e sperato, e capire che non sarà più possibile realizzarlo. Solo poi, si può tornare di nuovo alla vita, nonostante la sofferenza che resta quando si capisce una volta per tutte che i ricordi sono solo ricordi. Solo poi, si può amare di nuovo. E ricominciare. E riprendere a sorridere..." (Michela Marzano)

Simone aveva letto e riletto più volte quel testo da quando aveva scoperto della morte di Jacopo, eppure non riusciva ancora ad elaborare una ad una le fasi del dolore.
La necessità però di buttare nero su bianco quello che la sua mente non riusciva lo mise nella condizione di accettare che forse scriverlo da qualche parte lo avrebbe aiutato a riordinare i pensieri.

Fissava lo schermo del computer ormai da una serie interminabile di minuti quando le parole iniziarono a prendere forma e concretizzarsi su quelle pagine bianche che avrebbe riempito addirittura col sangue se fosse stato necessario, purché fosse riuscito a condividere il peso di ciò che portava dentro, magari con qualcuno che stava attraversando la stessa cosa e in qualche modo potesse aiutarlo.

Non era mai stato bravo a mettere insieme due parole in croce ma questo era decisamente il momento giusto per lasciare che le sue emozioni prendessero forma da sole, senza filtri e senza rimpianti.

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FASE 1: Rifiuto e Negazione

Quando sai di aver perso qualcuno di importante, quasi non ti importa sapere il perché è successo, quali sono i motivi o le ragioni per cui qualcosa di inevitabile è accaduto. Ti resta solo il vuoto, fuori e dentro, un vuoto incolmabile che nessuno potrà mai comprendere fino in fondo.
Vorresti prendertela con il mondo intero, ti domandi perché è successo proprio a te ma nessuna delle tante cose che potresti fare cambierebbe il corso degli eventi o le conseguenze. Quindi sei limitato a sopravvivere, a tenerti tutto dentro, a cercare di fare spazio a ricordi nuovi che possano migliorare la tua condizione. E anche se nulla ti sembra poter essere di reale aiuto, sai che prima o poi il tempo ti darà modo di ritrovare la strada verso la cosiddetta felicità che tutti ossessivamente cerchiamo di raggiungere.

La vita si sa ci butta addosso tante cose, a volte fin troppo dolorose da comprendere, bisogna però accettare che in qualche modo il nostro destino è tracciato anche da esse, e anziché rifiutarle e costruire muri inaccessibili intorno  impossibili da distruggere o oltrepassare, sarebbe opportuno costruirci sopra nuove opportunità di vita, cogliere il bello anche nelle cose che ci disintegrano, impegnarci al massimo nel non lasciare che il dolore si porti via anche tutto il resto di noi, dare la possibilità alle cose belle di accadere, e così ho fatto.

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⏰ Last updated: Oct 18, 2022 ⏰

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