Non so perché, ma non riesco a fare nessuno movimento. Mi servirebbe qualcosa come l'ABS, quello che evita il bloccaggio delle ruote agli pneumatici.
Ed è così che mi sento... Bloccata.

Le sue mani percorrono lentamente il mio corpo, fino a stringere senza pudore il mio sedere.
"Mmmh sodo, devo ammettere" sussurra al mio orecchio. Lentamente si avvicina al mio viso e fa sfiorare i nostri nasi. Perché non riesco a muovermi? Deglutisco, sentendo gli strani brividi percorrere tutto il mio corpo. Non appena prova a mettere a contatto le nostre labbra, con un rapido movimento mi alzo, tirandogli un sonoro schiaffo sulla guancia.

"Non provare più a toccarmi" Sto praticamente urlando come una pazza.

Ma come si permette? E soprattutto perché non ho reagito subito?

Mi guarda perplesso, ma al contemplo sorridendo massaggiandosi la guancia come per alleviare il dolore.

Ma che diavolo ha da ridere?

"Dammi le chiavi" gli punto il dito contro.

Lui si alza alzandosi i pantaloni che gli ricadono alla vita, e mette in tasca le chiavi.
"Credo proprio che me le terrò ancora per un po" sogghigna guardando la mia faccia sbigottita alla sua affermazione.

"Cosa?"

Non può essere serio.
Se sta cercando di farmi perdere la pazienza, credo proprio che abbia fatto centro.

"Hai sentito bene! "sorride "allora? Vai a scuola?" Chiede come se la cosa fosse di suo interesse.

Alzo gli occhi al cielo "Che cazzo te ne frega?"

Impreco peggio di uno scaricatore di porto ma sinceramente non me ne fotte un cazzo, dal momento che questo stronzo si trova a casa mia, mi tocca il culo e in tutto questo non ha intenzione di darmi le chiavi.

Alza le mani "ah! Te lo dico perché da queste parti non ci sono trasporti" scuote la testa.

Di male in peggio. Questa giornata sta andando di male in peggio.

"Sai, ti posso accompagnare io" propone con un sopracciglio alzato.

"Scordatelo! Preferisco mille volte andare a piedi" scatto, fulminandolo con lo sguardo.

Alza le spalle "Come ti pare, bellezza" si avvia verso la porta.

"Ti ho già detto che non devi chiamarmi bellezza." Sbraito, lanciando di nuovo un cuscino frustrata.

Lo scansa e prima di uscire di casa mi sorride, ovviamente prendendosi gioco della mia pazienza..

Fantastico.

Mi vesto rapidamente, e mi do un leggero filo di trucco. La mia voglia di sistemarmi è pari a zero. Non che lo faccia di solito, ma oggi la mia giornata è proprio no.

Prendo tutto l'occorrente e mentre esco di casa una domanda balena la mia mente: come diavolo faccio a rientrare in casa se quel pezzo merda mi ha appena preso le chiavi? Dio no!

Forse potrei lasciarla socchiusa.
E se entrasse qualcuno? No. L'ultima cosa che voglio è essere derubata. Non ho soldi per comprarmi i vestiti, o qualsiasi altra cosa.

Decido di chiudere la porta, con la speranza che lo stronzo abbia un po' di buon senso per rendermi le chiavi indietro. Spero lo faccia.

Dopo circa dieci minuti a cercare qualche trasporto mi rendo conto che lo stronzo aveva ragione. Non ci sono mezzi di trasporto da queste parti, e per arrivare a scuola mi ci è voluta una buona mezz'ora.
Essendo già in ritardo, decido di entrare direttamente alla seconda, e approfittare per parlare con il preside per darmi gli orari delle varie classi da frequentare, e l'armadietto personale.

Il preside si è dimostrato abbastanza disponibile nei miei confronti. Beh, almeno una gioia in questa giornata... Secondo il mio orario avrei storia alla seconda ora, così metto tutti i libri delle materie nell'armadietto e arrivo in classe con facilità estremamente inaspettata. Non me l'aspettavo data la grandezza dell'edificio.

Non appena entro, tutti gli sguardi si puntano su di me. Alcune ragazze bisbigliano chiedendosi probabilmente chi sono. Altri ragazzi mi guardando come se fossi la loro preda, e siccome la sfiga non arriva mai da sola, lo stronzo non solo frequenta la mia scuola, ma addirittura ho una classe in comune con lui. Può andarmi peggio di così?

"Salve-balbetto- sono Ally Rose" vedendo che nessuno si è degnato di darmi il benvenuto.

"Benvenuta signorina, si accomodi vicino a Dylan Wilde."

Bene, chi è?

"Qui!"fra tutti gli alunni, lo stronzo sembra essere questo Dylan Wilde.

Perfetto. Perché sono così sfigata?

Mi guardo intorno sperando di trovare un posto vuoto, ma la fortuna vuole che il suo sia l'unico. Sospiro e mi siedo accanto a lui.

"Adesso sei anche la mia nuova compagna di banco" sorride.

Mi giro fulminandolo con lo sguardo
"Non farci l'abitudine, la prossima volta non starò sicuramente accanto a te."

Sorride "Hai fatto una bella strada eh"

Apro il libro ignorandolo completamente.
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N/A

Spero vi piaccia :)

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