Un nuovo inizio.

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I'll spread my wings and I'll learn how to fly
I'll do what it takes til' i touch the sky
And I'll make a wish
Take a chance
Make a change
And breakaway
Out of the darkness and into the sun
But i won't forget all the ones that i love
I'll take a risk
Take a chance
Make a change
And breakaway.

                       Kelly Clarckson -Breakaway.

Le 5:05 di mattina, wow un nuovo record.Stavo saltellando sul letto in preda ha un forte attacco di euforia mentre scleravo in live chat con la mia migliore amica: Eleonor una ragazza vivace e piena d'energia, bella come il sole anche se lei non ci credeva, aveva i capelli lisci naturali di un castano chiaro, due occhi verdi con qualche sfumatura di marrone e una pelle di un bianco impressionante.
-NON CI POSSO CREDERE! FINALMENTE MI TRASFERISCO AL LICEO CLASSICO!- Ero stracontenta. Dopo due anni di agonia all'istituto tecnico economico, avevo preso il coraggio di chiedere ai miei di poter trasferimenti al liceo. Loro non erano molto d'accordo: "Ormai il mondo non é più come una volta, il liceo é solo una perdita di tempo" o "É dopo hai intenzione di andare all'università a perdere altro tempo?" . Solo parole, loro non capivano quanto amavo studiare. Essere uno studente. Imparare.
-Sono felice per te ma come farai per la materia da recuperare?- Chiese Eleonor (no,non é di origine inglese) perplessa.
-Ho studiato é recuperato tutto questa estate e poi ti ricordo che una scuola privata se non avessi fatto un bellissimo esame d'amissione mi avrebbero già mandato a fanculo- Risposi con finta "superiorità" atteggiandomi a diva.
-Hahahhah mi mancherai secchiona- Vidi della malinconia nella sua voce e mi venne anche a me, era vero che ora potevo frequentare la scuola dei miei sogni ma avrei comunque dovuto a rinunciare ai miei amici, alla mia casa, ai miei genitori persino quella peste del mio fratellino di 7 anni mi sarebbe mancato. A volte mi chiedevo se ne valesse le pena. Si. Il mio cuore sapeva la risposta ed era un secco si.
-Mi mancherai anche tu cuore ma ci sentiremo via Facebook ogni giorno e...-
-E mi chiamerai ogni sera e mi manderai un messaggio ogni volta che hai minuto libero- Fini la mia frase e io feci un salto dal letto alla scrivania piantandomi esattamente davanti alla web Cam del mio vecchio PC.
-Devo chiudere devo preparmi per andare, ciao- La salutai con la mano chiudendo subito il computer in modo che non avesse la possibilità di bloccarmi lì altre due ore, non fraintendimenti, non mi dispiacerebbe passare altre due ore con lei ma devo partire di qui alle sei per essere là all'ora di pranzo del giorno dopo. Sarei andata a vivere in un convinto praticamente situato davanti alla scuola. Avrei iniziato le lezioni solo tra due giorni ma volevo partire oggi in modo di abituarmi psicologicamente al cambiamento d'ambiente.
***
Eravamo nella macchina ormai da due ore e nessuno ancora aveva avuto il fegato di aprire bocca. Lo sapevo che in realtà i miei genitori stavano morendo dalla voglia di parlare, di dirmi quanto pensavano sia inutile e sbagliato fare questo trasferimento invece rimanere alla bellissima ragioneria del mio paese. Sospirai.
-Tesoro va tutto bene? Hai già cambiato idea?- Mia madre si era girata dietro.
-No mamma sono solo stanca, stanotte non ho dormito- Dissi finendo con finto sbadiglio.
-Ci avresti dovuto pensare prima di parlare tutta la notte con la figlia del veterinario- Mio padre stava stringendo le mani sul volante così forte da farsi sbiancare le nocche sembrava lottare contro se stesso. Quindi questo voleva dire solo una cosa che il discorso era finito qui. Lui era molto autoritario se diceva di no era assolutamente no. Nessuno,né io né mia madre, era così stupido da contradirlo, mi sentivo miracolata dal signore ad averlo convinto senza far finire qualcuno all'ospedale.
***

Fummo a destinazione alle 2 di pomeriggio. Non potevo credere ai miei occhi. Un edificio si estendeva enorme diviso in due parti opposte separate da un prato grande quanto due campi da baseball. Mi brillarono gli occhi e fui presa da un'altro attacco di euforia.
-MAMMA, MAMMA GUARDA!- La presi per mano e correndo la portai fino all'entrata della scuola mentre papà ci seguiva cupo con le valigie. Sentì di nuovo quello strano peso sul cuore che decisi di ignorare. Avevo lottato con lei unghie e coi denti per arrivare qui e lui non poteva rovinare tutto all'ultimo momento solo perché aveva altri progetti per me.
***
Arrivamo nella mia camera dopo mezz'ora di corridoi infiniti,camere sbagliate e ascensori che non salivano.
Camera mia era situata a nord nel dormitorio femminile, era una delle ultime stanze di un corridoio abbastanza lungo e anche un pó inquietante. La mia stanza sembrava uscita da un film americano, un abitacolo con un letto a castello, una scrivania (mi sa che mi avrebbe portato non pochi problemi con la mia compagna futura compagna di stanza), e delle mensole colorate sparse un pó in giro per la stanza mentre le pareti erano di un verde ingriggito ma per il resto era una bella camera, mi sarei trovata bene.
-Bene spero che adesso tu sia felice, sto posto ci costa una fortuna- Disse mio padre mentre sbatteva con violenza le valigie sul letto.
-Tesoro mi raccomando fai la brava, verremo a trovarmi durante le vacanze, nei week end- Mia mi strinse in un abbraccio che sembrava infinito, almeno finché non mio padre non decise di aggiungere. -In caso ci fossero problemi o le cose andassero male, come ti ho avvertito, non venire a piangere da me- Fece una pausa. -Quindi dimenticati di me per un pó di tempo e guai a te se combini qualcosa- Mise la mano all'aria come se aspettase una mia risposta per darmi un ceffone,ma non gli diedi questa soddisfazione e se ne andò sbattendo la porta portando via anche la mamma.
Emisi un sospiro neanche io sapevo dire di solievo o non lo so,non riuscivo mai a decifrare i miei sentimenti.
Mi guardai intorno forse non era male come posto per ricominciare magari qui le cose sarebbero state migliori. Un nuovo inizio.

I suoi occhi.Where stories live. Discover now