uno *

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Harry Styles.

«Sì» sussurrai inebetito, annuendo avidamente, «Ti voglio

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«Sì» sussurrai inebetito, annuendo avidamente, «Ti voglio. Per favore...»

Non appena le parole sono uscite dalla mia bocca, mi ha spinto di nuovo verso il muro, facendomi girare all'ultimo secondo in modo che mi trovassi di fronte a lui.

Girai la faccia di lato, appoggiando una guancia sulla superficie dura e fresca, i miei occhi si sforzavano di vedere cosa avrebbe fatto dopo. Ho appoggiato una delle mie mani al muro mentre l'altra si trascinava sul davanti dei miei pantaloni, dirigendosi a toccarmi, avendo bisogno di rilasciare la pressione.

Louis mi ha schiaffeggiato via la mano non appena l'ha vista avvicinarsi all'orlo della mia cerniera e poi ha seguito strofinando brutalmente il suo inguine contro il mio sedere, spingendomi più forte contro il muro.

gemetti, inclinando la testa all'indietro per il piacere mentre sentivo quanto fosse duro per me. Niente mi eccitava di più che sentire quanto fosse eccitato e limitato nei suoi jeans.

«Questi cazzo di capelli amore, ti stanno così bene, quasi ti toccano le spalle, perfetti per essere tirati...» ringhiò prendendoli in una stretta e facendomi inarcare la testa all'indietro.

Le sue mani erano dappertutto su di me, afferrandomi brutalmente la carne e massaggiandomi ovunque, la freddezza pungente sulle sue dita faceva male ad ogni singola presa. Ha strappato la parte anteriore del mio maglione, facendo scattare le maniche mentre lo faceva.

Sussultai per lo shock, voltandomi a fissarlo per aver rovinato l'ennesimo dei miei vestiti, ma non si è nemmeno degnato di guardarmi indietro, ha solo emesso un ringhio mentre continuava a strapparmi anche i pantaloni di dosso come un pazzo.

Il mio corpo sussultava a ogni movimento mentre ascoltavo i pantaloni strapparsi mentre lui tirava e tirava finché alla fine non caddero liberamente dai miei fianchi e  finirono sul pavimento sotto di me.

Ho sollevato un piede in modo da poter calciare via il tessuto a brandelli mentre Louis faceva scorrere le mani sui miei fianchi, fermandosi a stringermi i glutei duramente.

«Non sei più così puro, l'eccitazione è troppa vero?» Mormorò direttamente nel mio orecchio, la
sua lingua serpeggiava fuori dopo aver strisciato lungo il mio lobo.

Rabbrividii, la pelle d'oca ricopriva ogni centimetro della mia pelle mentre gemevo piano. I miei occhi si chiusero mentre il mio membro si irrigidiva ancora di più, al punto che era quasi doloroso sentirsi in quel modo e non essere toccato.

«Si... si... cazzo...» supplicai e sospirai, facendo rotolare indietro i fianchi finché il mio culo non premette contro le sue cosce forti.

Ha dovuto piegarsi un po' e poi la sua erezione è stata premuta direttamente sul mio sedere,
permettendomi di strofinarmi su di lui di nuovo.

«Il mio sporco agnellino... così avido solo per me. Sei un ragazzino avido solo per me, capito? Nessun altro.» Ringhiò nel mio orecchio, dando al mio lobo un piccolo morso acuto mentre finiva di parlare.

SeclusionWhere stories live. Discover now