𝐄𝐄𝐑𝐒𝐓𝐄 𝐊𝐄𝐄𝐑 #𝟎𝟓 - 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮.

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5/08/2026

Atto 5: La prima vittoria.



La prima vittoria in formula uno Max l'ha ottenuta il quindici maggio del duemilasedici, nel Gran Premio di Spagna, al suo debutto in Red Bull, che lo aveva promosso nel top team a seguito della retrocessione di un pilota in Toro Rosso. Quando ha tagliato il traguardo e vinto la gara, Max aveva solo diciotto anni, sette mesi e quindici giorni, ed era diventato il più giovane pilota nella storia a vincere una gara di formula uno.

Io avevo lo sguardo fisso davanti allo schermo nel box, dove guardavo sempre tutte le sue gare, ed ero rimasta strabiliata da ciò che avevo appena visto.

Che Max fosse un bravo pilota era un dato di fatto ormai da tempo, e si era visto soprattutto in quell'anno e mezzo in massima categoria, così come si era visto anche in quelle minori, ma vincere un Gran Premio a quell'età e al debutto nel nuovo team non era da tutti, era da fenomeni.

Come gli avevo promesso a Silvestone, l'anno prima, ero andata sotto il podio per la sua prima vittoria. Era stato emozionante vederlo lì, sul gradino più alto del podio con quel sorriso stampato sulle labbra e gli occhi lucidi, mentre le note dell'inno Olandese risuonavano per tutto il circuito scaldando il cuore non solo di Max, ma anche quello di tutti coloro che in lui ci avevano creduto dal primo giorno e continuavano a crederci ogni giorno di più.

Io mi ero commossa, avevo anche pianto, e mio padre, che non distoglieva lo sguardo dal suo gioiello, mi aveva abbracciata.

«Vai da lui, ci vediamo dopo.»

«Si, a dopo papà.»

Avevo salutato mio padre con un gesto della mano ed ero corsa dietro il box della Red Bull, dove saremmo potuti stare un po' da soli, e lo avevo aspettato lì con il cuore che batteva all'impazzata e un sorriso enorme stampato sulle labbra.

La prima vittoria in carriera di Max sapeva proprio di orgoglio e felicità, e nient'altro.

Poi lo avevo visto correre verso di me, con il premio in mano e un sorriso così bello che mi aveva quasi fatta sciogliere come un cubetto di ghiaccio al sole, e mi aveva abbracciata così forte da sentire le costole incrinarsi quasi, ma non importava, non quando Max era così felice da rischiare come al solito di farmi scoppiare il cuore nel petto.

«Ho vinto, hai visto? Ho vinto un Gran Premio!»

«Ho visto, Maxie, sei stato bravissimo e io sono fiera di te.»

«Ti amo tanto.»

«Ti amo anche io, campione.» gli avevo baciato la testa, mentre lo stringevo a me. «Andiamo, così ti fai una doccia e poi andiamo a festeggiare la vittoria insieme, solo io e te.»

«Che facciamo?»

«Tutto quello che vuoi, sei tu il festeggiato.»

«Allora voglio stare in hotel.»

«Come mai? Non vuoi festeggiare?»

«Festeggeremo, infatti. Solo che lo faremo in hotel.»

«E che faremo?»

«Ceneremo con il servizio in camera e una bottiglia di vino bianco, guarderemo un film sdraiati sul letto e poi faremo un bell'idromassaggio.»

EERSTE KEER | MV1Where stories live. Discover now