Capitolo 1

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Ero circondata da tutta la Toman.

Le nocche della mia mano sporche di sangue.

Il labbro inferiore spaccato.

Mikey che guardava irritato la scena e Draken impassibile fece altrettanto in silenzio al suo fianco.

Il corvino che si girò di spalle andandosene dopo esserci presi a pugni.

"SEI UN'IDIOTA BAJI KEISUKE"

Urlai mentre lui si allontanava, senza degnare gli altri di uno sguardo.

Subito dopo mi presi un pugno da Mikey in piena faccia, per punirmi di quella scenata dopo che Takemichi fu preso a pugni dal corvino che subito dopo gridò di unirsi al Valhalla e di distruggere la Toman insieme al suo capitano.

Kisaki sogghignava guardando tutta la scena.

Odiavo quel tizio,  come poteva essere cosi infido e meschino?

"Non dovevi reagire in quel modo yn"

" Non potevo restare a guarda-"

"Silenzio."

Lo disse con un tono calmo, senza emozioni ma il suo sguardo traspariva un che di nervosismo.

"Lui è mio fratello."

" Non mi interessa, lui è un tuo superiore e tu sei solo un membro del primo squadrone. Non mi frega nemmeno se sei una ragazza, non sarai privilegiata rispetto agli altri. Qui siamo tutti uguali quindi subirai la mia rabbia come qualsiasi altro membro."

"Tsk.."

Mormorai abbassando lo sguardo stringendo i pugni e mi avviai verso le scalinate del santuario sotto lo sguardo di tutti i membri e me ne andai.

Mi sedetti su un muretto lì vicino rimuginando su ciò appena accaduto

Volevo dare una bella lezione a mio fratello, quell'odioso di Kisaki e quasi quasi anche a Mikey per quella "ramanzina". 

Rimuginando mi ritrovai a prendere a pugni e calci un'albero nei dintorni.

"Non pensi di aver esagerato?"

Ero così concentrata a sfogare la mia rabbia che non mi accorsi del ragazzo al mio fianco che mi fissava già da un paio di minuti

"No" 

Risposi secca continuando a colpire l'albero.

"Direi che basta per oggi, quell'albero vuole vivere mi sa eh"

Si intromise bloccando il mio pugno con la sua mano.

"Chifuyu cazzo"

"Si, per oggi le tue mani si sono rovinate abbastanza" 

Disse lui senza ascoltarmi, prendendo un fazzoletto dalla tasca della sua giacca , mi afferrò le mani e pulì come poteva il sangue su di esse. 

"Sei la solita, non devi ferirti in questo modo"

Sfiorò con il pollice il labbro spaccato, osservandomi con maggior preoccupazione.

"E tu sei il solito che ti preoccupi troppo"

Chifuyu ed Io ci conoscevamo da un paio di anni, venne a casa mia con mio fratello a mangiare del peyangsoba per cena. Fu come un fulmine al cielo sereno e mi presi una mega cotta per lui.

"Yn"

"Mh?"

Mi guardò dritto negli occhi lasciandomi le mani, mi prese il viso a coppa come era solito fare per rassicurarsi che stessi bene appoggiando la sua fronte sulla mia. Il mio viso si colorò di un accenno di rosso mentre guardavo quelle pozze color del mare. 

"Sicura di stare bene?"

"Se ti dicessi di no?" 

Lui senza rispondere lascio andare il mio viso e mi abbracciò.

Tra me e lui c'erano un paio di centimetri di differenza.

Lui era 1.68 io 1.63

Non ero molto abituata agli abbracci, Keisuke non li dava spesso, preferiva dimostrarmi effetto scompigliandomi i capelli. Chifuyu invece era diverso.. Lui era gentile, dolce.. sopratutto sapeva il fatto suo quando si trattava di risse. I suoi gesti valevano più di tutti quei discorsi kilometrici, mi faceva sentire protetta.

"Ora come va?"

"Molto meglio"

"Vuoi venire a casa mia? Se vuoi guardiamo uno shojo o.."

Il viso di lui si accese di rosso mentre si toccava la nuca in imbarazzo.

"Per me va benissimo"

 Accennai un sorriso e seguì Chifuyu fino alla sua moto.

"Tieniti stretta eh"

"Non c'è bisogno di dirmelo ogni volta che vengo in moto con te"

Arrivammo quasi subito al palazzo dove abitavamo entrambi, ma della moto di Kei nessuna traccia. 

Entrammo nell'edificio, salimmo le scale e subito dopo Chifuyu prese le chiavi ed aprì la porta di casa. Ad accoglierci trovammo Peke-j che si struscio sulla gamba del ragazzo, lui lo prese in braccio così che potessi accarezzarlo. Ci togliemmo gli stivali della divisa ed andammo verso la cucina.

"Tua madre non c'è?"

"Oggi doppi turni"

"Poverina, lavora sempre un sacco"

"Si "

 Disse lui mentre prendeva la soba da scaldare. Prima di mangiare lui insistette sul medicarmi le mani e il labbro, cosa che fece subito.

"Non c'è ne bisogno davvero"

"Si invece, non fare la cocciuta"

Non riuscì a dissuaderlo e ci ritrovammo sul divano, uno difronte l'altra.

"Chifuyuuu" 

 "Yn non fare la bambina"

"Ma pizzica.."

"È normale"

Peke-j rimase a guardare tutta la scena difronte a noi, quasi incuriosito.

"Stai ferma"

Disse il biondino mentre disinfettava prima le nocche e poi il labbro. 

"Mhmhm" 

Mugugnai dal fastidio strizzando gli occhi.

"Ecco ho fatto" 

Disse lui soddisfatto posando il tutto, mentre io aprì un occhio ritrovandomi incerottata.

"Grazie Fuyu.."

"Figurati" 

Detto ciò mi accarezzò i capelli e andammo a mangiare.


ANGOLO AUTRICE:

SI, sono tornata dopo secoli su questo schermo con una nuova storia.

Scusatemi ma per vari problemi non ho passato un bel periodo negli ultimi anni, sono caduta nel blocco dello scrittore e non avevo nemmeno nessuna idea o voglia di scrivere.

Continuerò le altre storie in sospeso, (con un'altra storia nuova in arrivo) esami universitari permettendo.

Spero che questo primo capitolo vi piaccia 🙈

Alla prossimaaaaa 








Ocean EyesWhere stories live. Discover now