Capitolo 10~ Nuove conoscenze

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Madison aprì gli occhi di scatto. Era sicura di aver sentito.....sì aveva udito qualcosa. Veniva da sopra il soffitto della sua camera.
Madison lesse l'ora sulla sveglia poggiata sul comodino: le 2:00 di notte.
Il rumore continuava imperterrito. Ora che Madison aveva alzato gli occhi verso l'alto, notò I condotti dell'aria che erano incollati al soffitto. Il suono veniva proprio da lì. Era come se qualcuno stesse gattonando al loro interno.
La mente di Madison fece subito un orribile collegamento con la realtà: la ragazza aveva sentito parlare di mostri orribili che si aggiravano nel mondo esterno, colpa della tragedia generale accaduta.
E se uno di loro fosse entrato dentro, e si stesse dirigendo nella sua stanza? E se WCKD non fosse stata così sicura? Se non fosse stata circondata da così tanti sistemi di sicurezza, come la dottoressa Paige aveva più volte detto alla ragazza?
Il terrore cominciò a trapelare lentamente nelle ossa di Madison che, togliendosi velocemente le coperte di dosso, cominciò a spingersi verso la sbarra del, poggiandovisi con la schiena e sovrastando il cuscino.
Il rumore si faceva più forte. Ecco, il mostro doveva essere vicino.  Sarebbe uscito da un momento all'altro.
Tun, tun, tun
Madison si strinse le ginocchia con le braccia.
Tun, tun, tun
Pensò a fondo.
Tun, tun, tun
Se si fosse alzata in tempo avrebbe potuto raggiungere la porta e salvarsi la vita .
Tun, tun, tun
Con un tonfo, qualcosa, anzi qualcuno, cadde dai condotti, insieme alla loro apertura.
Madison lanciò un urlo, che subito soffocò.
La persona si rialzò dal pavimento lentamente:" Cacchio che dolore ".
Madison era ancora scioccata. E la meraviglia aumentò quando si ritrovò davanti la persona che meno si aspettava: Newt. Proprio lui parlò:" C-ciao Madison" , disse portandosi una mano alla fronte, imbarazzato.
La ragazza riuscì a spiccicare parola a stento:"  Cosa...tu...ieri, cioè prima, cioè un pò di tempo fa, cioè....tu eri- ti ho visto....in testa avevi....", " Calma, calma" la rassicurò Newt:" Scusa se ti ho spaventata, però....ecco, l'altra volta abbiamo parlato, e mi sei stata simpatica, perciò volevo portarti a conoscere delle persone..."
Madison non rispose subito, poiché fu assalita da mille pensieri: Sollievo perché Newt era ancora vivo. Ma anche confusione perché non sapeva cosa fare. Il ragazzo era suo amico, ma non lo conosceva da tanto, erano stati insieme poco. Doveva seguirlo oppure rimanere lì?
Aveva sempre avuto voglia di uscire, e lo aveva già fatto, ma adesso..." Ehi, ci sei?" Newt risvegliò Madison dai suoi pensieri.
La ragazza si affrettò a prendere la decisione più sensata e che richiedeva meno tempo per essere elaborata, e poi:" Sì, ti seguo, dove andiamo?"
**********
Madison seguiva a passo felpato Newt, che sembrava stare molto meglio rispetto a quando la ragazza lo aveva visto in quel letto d'ospedale.
Il ragazzo parlò:" Ti porto a conoscere degli amici, vedrai ti piaceranno!" , Madison si limitò ad annuire, un pò in soggezione.
**********
Dopo poco tempo, Newt si fermò davanti ad una porta che sembrava di uno stanzino e Madison quasi gli andò addosso per quanto velocemente si era fermato.
Il ragazzo aprì lentamente la porta. La scena che Madison si trovò davanti, una volta rivelata la stanza, fu alquanto comica: due ragazzini, uno più robusto e di colore ed uno asiatico, si rivoltavano sul pavimento, giocando evidentemente alla lotta.
Newt si schiarì rumorosamente la gola, per attirare la loro attenzione. I due si alzarono di scatto, ed il ragazzo di colore diede una leggera spallata all'altro dicendo:" Ho vinto, amico, ho vinto!"
Newt incarcò un sopracciglio, ed i due ragazzini si misero dritti ed in silenzio. Poi il ragazzo di colore rispose al richiamo:" Ciao amico!" , e l'altro:" Hey, Newt!", " Mhino, Alby, ragazzi, vi presento un nuovo membro del nostro gruppo, nonché la prima ragazza: Madison ".
Madison rimase sorpresa dal fatto che Newt l'avesse già indicata come parte integrante del suo gruppo di amici.
La ragazza fisso il suo sguardo sui due ragazzi. Li riconosceva: erano i due che parlavano di lei e di Thomas, il giorno prima.
Come se avesse letto nei pensieri di Madison, il ragazzino asiatico che Newt aveva indicato come Mhino, disse:" Ci siamo già visti da qualche parte, io e te?" La ragazza non sapeva rispondere. Poi pensò che quella scena fosse irrilevante, che doveva essere dimenticata, per non attirarsi astio, perciò rispose come nulla fosse:" Può essere, comunque tanto piacere!"  Anche i due ragazzi sembravano aver dimenticato quel momento, perciò dissero in coro:"Piacere nostro!"
A questo punto Newt battè le mani tra loro:" Ok, credo che nessuno di noi voglia rimanere in un posto così angusto, perciò muoviamoci.
Alby, hai già portato il cibo dove dobbiamo andare? ", " Certamente!", " Perfetto allora...andiamo!"
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Madison ed i ragazzi si fermarono in una stanza più grande della prima, con qualche scaffale vuoto, che sembrava un magazzino della WCKD, che non veniva usato da molto.
I tre ragazzi si sedettero in terra, per formare un cerchio. Madison, un pò euforica, li imitò, e si sedette accanto all'unica persona che conosceva.
" Allora " cominciò Mhino, masticando una caramella presa dal pacchetto aperto poggiato a terra, " Innanzitutto i miei più vivi complimenti a Newt", " Perchè?" Chiese il diretto interessato, confuso, " Bhè" continuò Mhino serissimo:" Perché, per la prima volta nella sua vita, è riuscito a spiccicare parola con una ragazza!" A quell'affermazione Alby proruppe in una risata un pò cupa per un ragazzo della sua età, e Newt si curò di tirare una bella spallata a Mhino, ed il ragazzo asiatico rise divertito. Anche Madison sorrise perchè, oltre a sentirsi lusingata perché la ragazza in questione era lei, quei ragazzi le stavano simpatici.
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La nottata continuò tra risate e scherzi.  E Madison stette per lo più in silenzio, gioendo della presenza di quei ragazzi. Questo, finché Alby non le pose una domanda:" Ehi Madison, non ti ho mai visto in giro, non ci sei a pranzo ,per esempio, o a colazione, posso chiederti come mai?"
Madison non voleva dire la verità, perchè la sua storia, a differenza di ciò che voleva ammettere, le faceva male.
Abbassò gli occhi, fissandoli sul pacchetto di caramelle. " Tranquilla, non importa se non ne vuoi parlare" disse Alby.  Madison rialzò lo sguardo, riconoscente.
Il ragazzo di colore cambiò discorso, e si lanciò in una discussione con Mhino, su chi dei due avesse più muscoli, nonostante fossero ancora piccoli.
Madison si voltò verso Newt, che la guardò a sua volta. Lei sorrise, e lo fece anche lui, ma la ragazza notò nei suoi occhi una luce che faceva una sola domanda:" Stai bene?"
Madison si sentì immediatamente in imbarazzo, così si affrettò a parlare con gli altri due ragazzini:" E voi cosa fate durante il giorno? ", " Bhè" rispose Mhino sospirando " lezioni, studi, esperimenti, ma in compagnia. Oh e dormiamo tutti insieme, perché siamo il gruppo A.", " Il gruppo A?" Chiese Madison curiosa, " Sì il gruppo A" continuò Newt" siamo tutti ragazzi, nulla di speciale. "
Non sapendo cosa rispondere, Madison sorrise ed annuì.
' Devo proprio capire come stabilire un rapporto ' pensò la ragazza.
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I quattro ragazzi uscirono dalla stanza quasi all'alba.
" Dunque, "  disse Newt " facciamo un pezzo di strada insieme, così siamo sicuri che ti ricordi dove andare a dormire , e poi ci salutiamo", " Ok!" Rispose Madison sorridendo.
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Poco dopo, Madison e gli altri arrivarono davanti al corridoio che portava alla sua stanza.
" Ok allora..." disse Madison " c-ci si vede!" , " Sì, ciao Madison!" Rispose allegramente Mhino , " Ciao Alby, ciao Mhino, ciao Newt!"
La reazione del ragazzo lasciò Madison un pò sorpresa. Newt, che era stato in silenzio ed aveva tenuto gli occhi bassi per gran parte del tragitto, saltò come risvegliato da un sogno o un pensiero profondo:" C-ciao!"
Madison salutò un'altra volta, e poi vide i ragazzi correre dalla parte opposta alla sua. Notò poi che Newt, una volta parlottato con gli altri due ragazzini, si diresse da una parte ancora diversa. Alby alzò gli occhi al cielo, e poi scomparve con Mhino dietro al corridoio.
Madison non cercò di capire cosa stesse succedendo, non si sentiva ancora abbastanza vicina ad i ragazzi.
Si diresse così verso la sua camera.
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Sdraiata sul letto,  Madison ripensava ad I momenti passati con quei ragazzi. Era stato tutto fantastico e nuovo, perchè Madison non era abituata a ricevere tante attenzioni.
Poi una parola le ronzò in testa: Amicizia.  Forse quello era l'inizio di un'amicizia vera, sincera, che sarebbe durata per moltissimo tempo.
Con quei sogni forse realizzabili in testa, Madison scivolò in un sonno sereno.

I wish I could see the sea side ~ a Newt love story ~Où les histoires vivent. Découvrez maintenant