chapter 1

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Passarono i giorni, che divennero settimane, che si trasformarono in mesi.

Shane si trovava bene. Certo, con qualche difficoltà. Essere quello che non credeva a niente, quando riusciva letteralmente a vedere gli spiriti, era piuttosto complicato.

Una volta erano stati in un ospedale abbandonato, il Waverly Hills Sanatorium. Era un posto carico di sofferenza e l'atmosfera era davvero pesante ma, se Ryan era terrorizzato di cose (o meglio, persone) che non poteva vedere, Shane li vedeva eccome. E li sentiva: i lamenti, le grida, le suppliche. Quelle povere anime dannate avrebbero seguito perfino un demone pur di scappare. Oltre alla malattia, avevano dovuto subire così tante cose. Ma Shane doveva ignorarli e fare la parte dello scettico, dando la colpa al vento per le porte che sbattevano o per i brividi che aveva il suo Protetto all'altezza della vita. Non poteva dire che un bambino si stava aggrappando disperatamente alla cintura di Ryan.

Poi, erano stati sul ponte di un certo Goatman. Shane lo conosceva di nome: era soltanto un demone che in vita aveva avuto così poco e, una volta morto, aveva voluto per sé soltanto un vecchio ponte che una volta collegava due cittadine. Quel giorno, Shane, temette per la sua incolumità. 'È per proteggerci, no?', aveva scherzato Ryan mentre spargeva il sale in maniera circolare intorno ad entrambi. A Shane mancava l'aria, invece. Si sentiva assolutamente impotente, costretto in uno spazio così piccolo, ma non poteva iperventilare, no. Ridendo e scherzando, aveva convinto l'altro ragazzo ad aprire un piccolo varco nel sale. Ecco, così era un po' meglio. Shane tirò un sospiro di sollievo, quel giorno. C'era mancato poco.

E c'era mancato poco anche quel giorno nella Winchester House. Non solo erano entrati in chiesa per parlare con un prete, ma Ryan aveva anche fatto scorte di acqua santa. Va bene che i rapporti fra demoni e angeli non erano così conflittuali, ma tutti, all'Inferno, sapevano che toccare qualcosa che aveva toccato il Pezzo Grosso avrebbe fatto male. Poi, erano entrati nella casa, avevano esplorato per quasi tutto il giorno e, al momento di cenare, prima di accamparsi nella stanza della deceduta vedova Winchester, le bottiglie di acqua si erano mescolate. Il risultato fu tragico: non fece neanche in tempo a bere soltanto un sorso come si deve d'acqua santa, che il bruciore dalla bocca si espanse lungo l'esofago, propagandosi nello stomaco e rischiando di mandargli a fuoco i poveri organi umani. Dare una spiegazione a Ryan, quella volta, fu molto difficile.

Ma il suo lavoro lo stava facendo bene.

Ryan aveva sempre le spalle coperte e, soprattutto, fino a quel momento non sospettava nulla.

***

Ryan stava iniziando ad avere i suoi sospetti.

Shane era davvero... peculiare.

Era simpatico, lo faceva stare bene e, soprattutto, riusciva a rassicurarlo quando la paura aveva la meglio durante le loro investigazioni. Quante notti avevano passato sotto gli stessi tetti infestati, con i sacchi a pelo, e Shane che ronfava beato perché 'tanto è solo il vento'. Eppure c'era qualcosa in lui che non lo convinceva fino in fondo.

Forse era il modo con il quale insultava i demoni e i fantasmi senza farsi neanche il minimo problema? O la sicurezza con la quale si offriva sempre di andare per primo nelle esplorazioni individuale? O lo strano luccichio nei suoi occhi quando doveva seguirlo e non camminargli davanti? Magari era la nonchalance con cui passeggiava in corridoi infestati, o la tranquillità davanti all'evidenza schiacciante.

"Ryan, sei con noi?" Matt gli sventolò una mano davanti agli occhi.

Ryan annuì, deglutendo, e guardò la casa che gli si stagliava davanti. Era un edificio piccolo, vecchio e aveva un che di claustrofobico. La Sallie House. Come aveva fatto una famiglia a trascorrerci quasi un anno, proprio non se lo spiegava.

from hell and from arcadia || a buzzfeed unsolved short story [✓]Where stories live. Discover now