Episodio 2.

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Il mondo non è un posto facile da descrivere in generale

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Il mondo non è un posto facile da descrivere in generale... In certi luoghi si conduce una vita agiata e frenetica, in altri una vita selvaggia in cui è fondamentale l'esperienza e la pazienza: questo è il caso del nostro protagonista. 


Stava seguendo da alcuni giorni le tracce di un piccolo lupo solitario, cogliendo ogni minima traccia del suo passaggio, come quelle che ora gli si paravano davanti: decine di segni d'artigli sparsi per quel passaggio nella foresta. 

Quella notte aleggiava un flebile lucore smeraldino che s'insinuava per il bosco e i dintorni. Non si presentava il freddo dei giorni precedenti, durante i quali lui non solo non aveva avuto modo di riscaldarsi il busto e gli arti scoperti, ma sentì anche continui echi di spari. Se ripensava a quelle giornate gli venivano i brividi! 

Seguì i segni di artigli, e fu condotto ad una buca dalla forma ovalica affusolata, simile a quella di un occhio... 

Tenne le orecchie ben aperte mentre entrava, per cogliere ogni segnale della presenza della sua preda. 

Eccoli: rumori ovattati di passetti. 

Il bambino si inginocchiò sul terriccio della galleria, incoccò la freccia, scoccò e... Centrò il bersaglio. 


Quello era proprio il suo giorno fortunato, pensò mentre avvolgeva la carne in un grande pezzo di stoffa rosso e lo appendeva a un bastone di legno, che si mise in spalla. 

Mentre gattonava fuori trascinando il bastone, percepì una vibrazione perpetua sotto i suoi palmi e le sue ginocchia, dove pelle e terra si incontravano con più intensità.
Gli venne prontamente la pelle d'oca.

Sentì uno scicchiolìo, simile a quello di un cubo di polistirolo che viene smembrato, e la galleria ora vibrava con maggiore veemenza. Il bambino esalò un urletto di paura, accelerando il passo. Strillò a pieni polmoni quando sentì uno scricchiolìo violento ma ovattato e qualcosa di vivo artigliargli una gamba. Ancora, ancora e ancora, decine di mani scure simili a zampe squamate lo trascinarono in fondo al cunicolo, sempre più al buio; il cuore che batteva come un matto nella gola, delle fredde lacrime che gli rigavano le guance rotonde.

 - Ah!?-, sussultò. Non ci poteva credere, non poteva proprio! 

[...] 

Era stato tutto un sogno, ma il bastone, il fazzoletto e la carne c'erano ancora! Non ricordò di essere stato più fortunato in vita sua.

Uscì alla luce della luna tutto stralunato, ma col cuore alleggerito. 

𝘙𝘌𝘌𝘌𝘌𝘈𝘈𝘈𝘈𝘞𝘞𝘞𝘙𝘙!

Quella bolla di serenità scoppiò al pericoloso suono di un verso a metà strada fra un ruggito, un latrato e un guaito. 

Il bambino ebbe un brivido quando quel verso si ripeté. 

Le gambe, che avrebbero dovuto allontanarsi da quel rumore, fecero l'esatto opposto, andandogli incontro. 


È proprio vero che la curiosità umana è tanto esponenziale da essere disarmante... 


Giunse in una piccola radura. C'era uno snello capanno di legno simile a un bagno chimico all'aperto, ma vuoto, e vicino si presentava una vecchia televisione spenta.

Il bambino non badò a quell'utensile scassato, invece si avvicinò al buio capanno, che con la sua incommensurabile altezza rispetto a lui, sembrava scrutarlo dall'alto in basso con severità.

D'un tratto la televisione si accese, illuminandosi d'azzurro eccetto per una fessura nera, i cui contorni mutarono: ora si poteva scorgere la sagoma di un uomo magrissimo con un cappello. 

Per un momento fu di nuovo un azzurro accecante, poi comparve la sfuggente figura corvina della testa dell'uomo con le mani poggiate.. Come dall'altra parte dello schermo.
Un braccio uscì, coperto da una manica di smoking e di una camicia bianca sottostante.

Le dita grigiastre affusolate tastavano il terreno vicino.
Il bambino, come attratto da una calamita, mosse pochi passi esitanti verso la televisione, verso quel braccio. Questo scattò d'improvviso verso l'infante, afferrandolo. 

Buio. 





𝘼𝙣𝙜𝙤𝙡𝙤 𝙖𝙪𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚

Sono fiera d'aver scritto di più rispetto all'episodio precedente😌

Ps: per chi si stia chiedendo che fine abbia fatto il testo fra le parentesi,  ormai dei trattini mi ci sono affezionata XD

Curiosità: il verso che sente il bambino è lo stesso che fa Six quando viene trasformata nel secondo Little Nightmares. 

Alla prossima settimana!! 


-Riyuu




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