2 - A flirty guy

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<Scusami ma non riesco proprio a ricordare chi tu sia, sei famoso?> rispondesti in tutta sincerità. Non eri interessata a fare bella impressione, fare amicizia, colpirlo o semplicemente passare per una persona che non eri. In fondo eri lì solo per dare una mano alla squadra, non per fare da cheerleader.

A quella tua risposta, Hanamaki si trattenne dallo scoppiare a ridere e Matsukawa sembrava altrettanto divertito, ma a differenza dell'amico riusciva a trattenersi. Iwaizumi invece sembrava sollevato. Sentire i e le fan di Oikawa gridare come pazzi tutto il giorno gli mandava su i nervi, era felice che almeno per una volta non avrebbe dovuto assistere a quello spettacolo.

Oikawa sembrava piuttosto sorpreso e... indignato? Probabilmente l'indignazione era forzata, fatta per far ridere la sua combriccola e perpetuare la sua recita. Questa nuova informazione ti permise di scartare l'ultima ipotesi che avevi fatto, non si sforzava di essere gentile per non farti rimanere male. Se così fosse stato, sarebbe sicuramente apparso -almeno ai tuoi occhi, in grado di leggere il linguaggio del corpo- leggermente sollevato, invece continuava ad essere teso.

<Sono Oikawa Tooru, il ragazzo più talentuoso di tutta la scuola> disse gesticolando leggermente per rendere il momento più scenico.

Oikawa Tooru...ti dava su i nervi. Quel suo modo di fare ti faceva sentire presa per il culo, ma sapevi che questa sensazione poteva essere dovuta alle tue stesse insicurezze. Inoltre, ricordiamoci, una buona psicanalista non deve tirare in ballo le proprie emozioni e i propri pareri personali durante un analisi.

Uno o una psicologo/a poteva avere le proprie idee e credenze, ovviamente. Ma nel momento di una seduta -anche se questa non lo era, tu lo stavi analizzando per il gusto di farlo- esse non dovevano interferire con costatazioni concrete e scientifiche. Le proprie convinzioni potevano essere tirate fuori alla fine della prima seduta, ossia nel momento in cui bisognava decidere se prendersi a carico un paziente o meno.

In un certo senso, il lavoro dello psicologo era più delicato di quello del medico. Entrambe le professioni si occupavano della salute delle persone, se pur una in ambito psicologico e l'altra in quello fisico, ma, a differenza delle arterie e dei muscoli, le emozioni erano molto complesse e difficili da gestire e, se pur avessero delle basi scientifiche e concrete, le sensazioni avevano un significato diverso per ogni persona. Se uno psicologo sentiva di non riuscire a gestire un paziente, perché egli era fuori dalla propria portata oppure il suo caso andava in contrasto con idee personali dello psicologo, egli poteva rifiutarsi di assisterlo. Dopotutto ogni persona si merita delle cure appropriate e se uno psicologo sente di non potergliele dare è più che giusto che si tiri indietro.

Quindi, se pur Oikawa a primo acchito non ti stesse simpatico, dovevi mantenere una certa oggettività. In fondo nemmeno lo conoscevi bene, era solo la prima impressione. Per cui, se pur fosse difficile, non dovevi lasciarti sopraffare dalle emozioni.

Tu eri una persona impulsiva, emotiva. Questa era una della molteplici ragioni per cui credevi che il lavoro di psicologa non ti si addicesse, se pur ti appassionasse.

Focalizziamoci di nuovo su Oikawa Tooru. Il suo nome non ti era estraneo. Sicuramente non era una persona che non dava nell'occhio, considerando il suo modo di porsi e il suo aspetto, per cui probabilmente avevi sentito parlare di lui in giro, ma in questo momento non ricordavi con precisione.

<Piacere, T/N T/N> nel tuo tono di voce c'era neutralità, sembravi fredda. La squadra rimase sorpresa da come non stessi saltando in aria alla vista del belloccio che avevano come capitano. Di solito ogni volta che Oikawa ammiccava a qualcuno, come in questo caso, quel qualcuno si scioglieva e iniziava a sclerare. Ma di certo questa tua reazione non poteva che renderli felici, avrebbero avuto una manager che non gli avrebbe stonato i timpani.

Questo aveva fatto colpo soprattutto su Matsukawa e Iwaizumi, che erano i due della squadra che avevano più problemi concerni il loro aspetto. Entrambi erano considerati "dall'aspetto spaventoso", soprattutto Mattsun che aveva pure un impressionante altezza.

<Piacere> rispose Oikawa, con un leggero cambiamento di tono. La sua voce era meno allegra, anche se la sua espressione rimaneva tale e quale a prima. Anche lui era piuttosto sorpreso, ma non era dispiaciuto. Anzi, se vogliamo proprio dirlo, aveva preso la tua indisposizione nei propri confronti come una sfida.

Arrivò il coach, che, dopo aver chiesto chi fossi e aver appreso la notizia che eri lì per fare da manager, fu molto entusiasta e ti fece presentare come si deve a tutta la squadra. Questo era l'inizio di una svolta, chissà se sarà positiva o ti farà versare lacrime amare.
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Che ne pensate del mio modo di scrivere? Se pensate che ci sia qualcosa da migliorare, non fatevi problemi a scriverlo.

Se vi è piaciuto il capitolo premete quella maledetta stellina. Ci tengo a sapere se la mia storia è apprezzata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 12, 2021 ⏰

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Behind the smile •Oikawa x fem!reader•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora