Draco soffocò un gemito mentre le mie labbra lavoravano lungo la sua mascella e lungo il suo collo. Tirai fuori la lingua, leccando tutti i suoi punti sensibili prima di massaggiarli con le labbra. La mia mano che era sul suo petto cominciò a scivolare verso l'alto. Una volta che le mie dita hanno raggiunto la base del suo collo e stavano per stringere intorno alla sua gola, ho dato al suo collo un ultimo risucchio prima di staccarmi. Ho preso la fragola di prima e l'ho portata alle mie labbra. Non ho mai interrotto il contatto visivo con lui mentre avvolgevo le mie labbra paffute intorno alla fragola e ne ho dato un morso.

Ha lasciato uscire un respiro affannoso, guardandosi intorno nervosamente prima di dimenarsi: "cosa mi fai, Lin".

"Non so di cosa stai parlando", ho sorriso tra me e me, finendo la fragola e gettando il picciolo a lato.

Lo sguardo penetrante di Draco bruciò nel mio. Il suo sguardo si oscurò e io trattenni il respiro, preparandomi al peggio.

Fui preso alla sprovvista quando allungò le braccia e cominciò a solleticarmi la vita. "Non pensavi che avessi dimenticato tutti i tuoi punti deboli, vero?" ridacchiò, muovendo abilmente le sue dita sui miei punti più solleticanti.

Non riuscivo a fermare le risate che uscivano dalle mie labbra. Avendo difficoltà a tenermi in piedi, alla fine dovetti sdraiarmi e appoggiare la testa sul suo grembo.

"Basta, per favore", ho ridacchiato, cercando di allontanare le sue forti mani dai miei fianchi.

Passò qualche altro secondo prima che Draco cessasse finalmente le sue azioni, "Bene, ma solo perché me l'hai chiesto così educatamente". Mi passò le dita tra i capelli, spazzolando via alcuni peletti con il pollice prima di chinarsi a baciarmi la fronte. "Ora, alzati. Sei troppo lontana".

Mi misi a sedere e gli lanciai un'occhiata confusa alle mie spalle: "Cosa vuol dire che sono troppo lontana?".

Mettendo le sue mani sulla mia vita, mi tirò dentro di sé in modo che fossi seduto tra le sue gambe. Avvolse saldamente le sue braccia intorno a me, scavando la sua testa nel mio collo mentre io mi rilassavo contro il suo petto.

"Draco, e se qualcuno vede?"

"Non preoccuparti, non ci vedranno".

Chiusi gli occhi, trovando pace nel battito ritmico del cuore di Draco e nel suono del suo respiro regolare nelle mie orecchie. Potevo sentirlo giocare con le mie dita, specialmente quella che portava l'anello che mi aveva regalato.

Non ero sicura di quanto tempo fosse passato quando sentii che mi faceva scorrere un dito nell'interno coscia. I miei occhi si spalancarono e le mie gambe inconsciamente si mossero. Notai che il mio respiro cominciava a diventare più irregolare quando il suo dito si avvicinava al mio cuore.

"Ti faccio sentire bene, vero?" mi ha sussurrato piano nell'orecchio.

Ho serrato la mascella, combattendo il desiderio di girarmi e mettermi a cavalcioni su di lui proprio qui, proprio ora, "Un po'..."

"Ammettilo e basta", parlò cupamente, iniziando a far scorrere la sua mano lungo l'altra mia coscia. "Nessuno potrà mai farti sentire bene come me". Sollevò il mento che era stato appoggiato sulla mia spalla e inclinò la testa verso il basso per baciarmi delicatamente la base del collo.

"Non ne sarei troppo sicura, Malfoy", ho stuzzicato.

Draco si schernì: "Oh, davvero? Quindi, quello che stai dicendo è che il ragazzo Goldstein era meglio di me?"

Ho scrollato le spalle: "Non era male".

Dato il breve silenzio che seguì, potevo sentire Draco roteare gli occhi dietro di me prima di rispondere: "Giusto, perché il sesso in biblioteca è molto meglio di quello che facciamo noi".

𝗠𝘂𝗳𝗳𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼 // 𝗱𝗿𝗮𝗰𝗼𝗺𝗮𝗹𝗳𝗼𝘆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora