-Non mi interessa.- Rispose lei in un un sussurro.

-Non farmi usare la forza.- La minacciò togliendole le coperte di dosso.

Alesha ridacchiò, ricoprendosi.-Forza? Quale forza?- Domandò sarcastica.

Justin aggrottò la fronte, offendendosi immediatamente.-Quale forza?- Chiese stupito prima di alzarsi e prenderla in braccio di peso.-Questa forza.- Le fece notare caricandola sulla spalla.

-Sono stanca, ho sonno e non ho dormito.- Mentì, tentando di convincerlo a lasciarla dormire.

-Bugiarda, russavi come un maiale.- Ribadì lui aprendo la porta del bagno, collegato alla stanza.

-Non è vero.- Borbottò stancamente.

-Lavati il viso e fai una doccia veloce, dopo vieni a fare colazione. All'una del pomeriggio verranno a prepararti per il ricevimento.-

-Posso farlo anche da sola.-

-No, non è vero.-

-Si invece.- Justin decise di non continuare e la adagiò sul mobiletto del bagno. -Non fare tardi Alesha.- Le disse puntandole un dito contro.

Lei si limitò ad annuire ma il padre sapeva che non la stava prendendo con serietà.

-Sono serio, non sto scherzando.- La avvisò incrociando le braccia al petto.

-Anche io sono seria.- Mormorò alzandosi. Accese l'acqua calda della doccia, rimanendo in silenzio a guardare.

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-Che palle però.- Alesha sbuffò nuovamente.-Sono i miei capelli e so come gestirli.- Continuò a piastrarli, guardando dritto nello specchio davanti a sé.

La parrucchiera sbuffò.-E va bene, ma a me lascerà fare gli ultimi ritocchi.-

La ragazza annuì appoggiando la piastra sul bancone.-Ho intenzione di fare la treccia da un lato e lasciare dei capelli ricadere un po' dall'altro lato.- Spiegò sorridendo alla donna dietro di lei.

-Va bene.- Misero in pratica ciò che avevano deciso ed il risultato fu fantastico.-Ora verranno le truccatrici.-

Alesha annuì.-Perchè prima i capelli del il trucco?- Domandò curiosa.

-Perchè se prima ti trucchi e dopo ti lavi i capelli si rovinerebbe metà viso.-

-Oh.-

-Ci vediamo Alesha e buona fortuna.-

-Arrivederci signora Smith.-

Dopo una lunghissima ora finirono anche di truccarla, anche se Alesha credeva fosse fin troppo eccessivo. Dopodiché fu lasciata sola, coi futuri vestiti da indossare. Prese il cellulare e controllò l'ora.

Erano le quattro e mezza del pomeriggio, il ricevimento iniziava alle sei e lei aveva intenzione di fare merenda. A chi poteva chiedere di portarle qualcosa da mangiare?

-Justin!- Gridò aprendo la porta della stanza in modo che lui la sentisse.

-Che vuoi!?- Rispose abbastanza irritato. Era seriamente in crisi con la sua cravatta.

-Vieni un attimo?- Urlò giocherellando con le mani.

-No.-

-Ti preego!- Lo pregò, utilizzando il suo tono più dolce.

-Arrivo, arrivo.- Ci mise poco a raggiungerla nella sua stanza.

-Che c'è?- Disse in un sospiro sedendosi sul bordo del letto.

I'm the daughter of Justin Bieber.Where stories live. Discover now