Spin-Off: Soyon Lim

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13 anni dopo....

<HEY PUTTANELLA, PORTAMI UN'ALTRA BIRRA>urlò dal soggiorno, mentre l'ennesima lattina venne gettata a terra
Non dissi nulla, mi alzai dalla sedia su cui ero seduta e mi diressi in cucina
<non può andare avanti così>sentì dire dietro di me, mentre la porta venne chiusa
<Seojoon lo sai com'è qui la vita, di certo tu non potrai cambiare nulla... Come non potrò farlo io>abbassai lo sguardo stringendo la lattina nella mia mano
Seojoon era il mio ragazzo, lo avevo conosciuto alle superiori e lo avevo amato dal primo momento in cui ci eravamo parlati
Era un ragazzo tranquillo, non parlava molto, non era piaciuto a tutti... Eppure io lo amavo così

<un modo ci sarebbe>disse mentre un ghigno si formò sul suo volto
<cioè?>chiesi confusa
<Beh->
<INVECE CHE FARE UN POMPINO A QUEL VECCHIO A CUI FAI DA PUTTANA PERSONALE PORTAMI SUBITO LA MIA BIRRA>lo sentimmo urlare
<qualunque cosa tu voglia fare.... Falla>dissi superandolo, raggiungendo l'ammasso di grasso che prendeva posto sulla poltrona, mentre lo sporco lo circondava
<Finalmente, ci voleva così tanto?>strappò via la lattina dalla mia presa e se l'apri, prendendo un sorso di quella bevanda
<che hai da guardare, vattene via, mi fai schifo>disse ed io feci come richiesto, raggiungendo il mio ragazzo

<stasera... Fallo stasera>

Quella sera io rimasi rinchiusa in camera, con la schiena appoggiatta alla sottile porta di legno rovinata a causa di tutte le volte che quel maledetto mi aveva gettata contro o ci era andato di peso pur di entrare dentro la mia stanza e picchiarmi
E fu così soddisfaciente sentire le sue urla mentre pregava che la sua stupida vita venisse risparmiata, sentire come la lama entrava ed usciva dal suo corpo, da come le sue urla si facevano man mano più forti

<SOYON AIUTAMI PERFAVORE, AIUTA TUO PADRE>lo sentì chiamarmi disperato
All'inizio rimasi ferma al mio posto, ragionando sulle parole che avevo appena udito

Lui....aveva bisogno di me?

Aprì la porta di camera mia e andai verso il luogo dove si stava compiendo il fatto
Seojoon era seduto a cavalcioni su mio padre, mentre teneva la lama ben conficcata sul suo grosso pancione
Il sangue era sparso ovunque, aveva colorato il pavimento col suo colore mentre alcuni schizzi avevano adornato il muro
<tesoro... Ti-ti prego aiutami>riportai lo sguardo su di lui

Sorrisi
Quella scena era così bella da vedere
Vederlo soffrire
Piangere mentre pregava che la sua unica figlia lo salvasse dalla sua orribile fine
Per la prima volta i ruoli si erano invertiti

Lui la preda.. Io il carnefice

<e perché dovrei?>parlai
<cosa?>chiese lui stupito dalla mia risposta mentre il mio ragazzo si spostava lasciando sempre il coltello all'interno del suo addome
Poggiai la suola della scarpa sul manico e sorrisi maggiormente quando vidi il panico impossessarsi di lui
<mi dispiace tesoro, m-mi dispiace per tutto>disse iniziando a singhiozzare
<tsk, ma non vedi come sei ridicolo in questo momento? Frigni proprio come un bambino>dissi e feci pressione sul coltello che andò ad infliggere dei tagli sulle sue viscide carni
<a-amore>lo sentì dire
<che nome carino, non trovi? Amore, tesoro... Tutte parole che hai utilizzato per diciotto anni con me solo davanti a qualcuno in modo da non rovinare la tua immagine da padre amorevole e gentile>rimossi lentamente la lama per poi premere la punta contro il polpastrello del mio indice
<c-cosa vuoi? Te lo farò avere.. Ma ti pre-go amore, ri-sparmia l-la mia br-eve vita>chiese riniziando a frignare
<sai papà, su una cosa hai ragione>dissi inginocchiandomi di fronte al suo volto facendo in modo che la lama accarezzasse il suo volto senza infliggere altro dolore
<La tua restante vita... È breve, perché dovrei risparmiartela?>chiesi per poi scendere sulla sua gola, lacerando la carotide

Madhouse Where stories live. Discover now