Su gli ormeggi

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Correva l'anno 1492 quando, da qualche parte nell'universo, Midoriya Izuku e i suoi fedeli compagni di viaggio si imbarcavano sul veliero Esmeralda presso il porto di Montresor, impazienti di salpare alla volta dell'isola di Tenrou.

Si suppone che lì si trovi il famoso tesoro azteco, appartenuto alla popolazione indigena per secoli.

Molti altri coraggiosi hanno solcato i mari cercando di trovarlo, ma senza successo.
Per questo, tra gli abitanti dell'intero continente di Westeros, si erano ormai sparse delle voci sull'isola, che fosse abitata da mostri e creature misteriose, le quali hanno trattenuto e impedito il ritorno di coloro che vi si sono addentrati.

Ma i nostri esploratori della compagnia non credevano a quelle dicerie, sapevano fossero semplice chiacchiericcio della gente, nato dal bisogno di giustificare quelle morti di poveri dispersi in mare, i quali purtroppo non hanno avuto la giusta tempra per affrontare la navigazione.
D'altronde si sa che la tratta è impervia e per qualche motivo, sconosciuto anche agli scienziati più famosi, le maggiori calamità si concentrano lungo il percorso che Izuku e gli altri si accingono ad affrontare.

-Dai Lida! Muoviti altrimenti ci lasciano a terra!-

Il sole splendeva sulla ridente cittadina di Solaris, i pescatori ormeggiavano rientrando con grosse reti piene di pesci, i venditori ambulanti lungo via del porto, che attiravano i clienti elogiando a gran voce le qualità delle loro merci.

-Sarebbe più facile, Izuku, se non dovessi trasportare tutta la tua "attrezzatura" pesante-

L'aria tersa era riempita dalle voci della rumorosa ciurma a bordo e dei due che a fatica cercavano di caricare i pesanti bagagli di Izuku e Uraraka, i quali avevano preso occorrente anche oltre il necessario, premurandosi di essere pronti ad affrontare l'ardua impresa.

-Sei una lagna... Dai non è poi così pesant-

-Ah si? Mi sembra che quella smorfia pietosa dica tutto il contrario-

-Ma quanto accidenti pesa questa roba?!-

-Io dico che lei si è portata solo roba utile,
tu avrai portato un mucchio di soprammobili invece-

-Giuro, solo roba utile stavolta: qualche vestito, il cannocchiale, le carte astronomiche e la mappa, la bussola, qualche libro...-

-Qualche libro? Forse un centinaio?
Che libri ti saresti portato? Sai che se becchiamo mare mosso ti si potrebbero anche rovinare?-

-Sei sempre fin troppo calcolatore haha rilassati! E poi non sono mica libri di piacere...Non tutti almeno...Comunque ho portato vari testi e articoli che menzionano "tu sai cosa", libri riguardo alla cultura del popolo azteco e una sorta di vocabolario incompleto, di traduzione dalla nostra lingua alla loro-

-A che ti riferisci? Cosa dovrei sapere? Non hai portato niente sul tes-
-Shhht!-

Izuku tappò prontamente la bocca all'amico ed avvicinandosi fece per spiegarsi più a bassa voce:
-Ovvio che ho portato materiale su quello, mi credi un imbecille? Era ciò che stavo cercando di dirti. Però è meglio se non ne parliamo così apertamente di fronte all'equipaggio, ancora non mi fido di loro, se sapessero cosa cerchiamo potrebbero volerlo dividere con noi o addirittura prenderlo del tutto. E per quanto io sia incline alla condivisione non possiamo in questo caso, lo abbiamo promesso.-

L'altro ragazzo preso da un forte imbarazzo dovuto alla sua stessa ingenuità messa a confronto con la giusta valutazione del verde si scusò impulsivamente sistemandosi gli spessi occhiali sul naso.

-Hai ragione, rischiavo di mandare tutto all'aria, perdonami.-

Il tono della conversazione si era fatto improvvisamente più serio, ma ad interrompere quei due fu il sopraggiungere di Uraraka e Shoto, che si intromisero fra i due:

Beyond DifferenceWhere stories live. Discover now