Storia Narrata Da Mamma Luciana

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E' una domenica pomeriggio molto piovosa e fredda, la famiglia è riunita in casa e la mamma essendo brasiliana ha cominciato a raccontare la storia del suo paese e della sua infanzia. Sono nata 40 anni fa in un villaggio a sud-est del Brasile, la mia famiglia era composta da 7 fratelli oltre ai genitori. Fortunatamente avevamo una casa di mattoni col tetto di legno, ma la maggior parte erano costruite con bambù, pietre e argilla ricoperte di paglia. Avevamo degli animali, galline, capre, oche, maiali e un po' di terra che ci garantivano il sostentamento.

La mia famiglia era povera, mio padre faceva il muratore, ma come ho detto le case in muratura erano rare, per cui il lavoro scarseggiava, spesso doveva spostarsi verso la città e comunque la paga era molto bassa.

Vista la giornata fredda ho nostalgia del mio clima, lì tutto l'anno si alternano solo primavera e estate, il freddo l'ho conosciuto a Prato. Lì non esistono le stufe, non bisogna tappare gli spifferi, si vive liberi all'aperto, tutto l'anno.

La mia casa confinava con una sterminata piantagione di eucalipti di proprietà di una cartiera, passavamo il tempo a vedere processioni di camion che trasportavano tronchi lunghissimi, attraversando strade sterrate e ponti di legno, più o meno sicuri sopra precipizi, spesso si impantanavano e tutto il villaggio li aiutava a disincagliarsi. Ma il nostro vero divertimento era giocare con i macachi, osservare gli aramacao (pappagalli dai colori sgargianti) e tanti altri animali e uccelli. I macachi sono simpatiche scimmiette con baffi lunghissimi, animali quasi domestici, accettano il cibo che gli offri e fanno anche dispetti, per i bambini sono un vero spasso. Non rimpiangevamo la mancanza dei giocattoli, che ogni bambino desidera, in Brasile la natura è generosa e ci offriva tanti spunti per passare il tempo. Per fare merenda non era necessario rientrare in casa, ovunque c'erano alberi da frutto colorati e gustosi, bastava raccoglierli: avogado, papaya, banane, maracuja, cocchi d'acqua che crescono su delle palme altissime; sono cocchi di legno non hanno frutto, ma li puoi forare e bere l'acqua fresca che contengono. Ancora oggi sulle spiagge, dove abbondano queste palme, puoi rilassarti in riva all'oceano e bere acqua dal cocco, invece di acqua imprigionata in bottiglie di plastica chissà da quanto tempo. Molto diffusa è anche la canna da zucchero, con rudimentali marchingegni estraggono il succo sul posto così ti puoi gustare una bevanda di colore verde e molto dolce.

Condividiamo lo stesso pianeta ed è bello notare come ci siano enormi diversità nei vari continenti: di fauna, di flora, di climi, di culture, di razza. La pelle dell'uomo va dal bianco candido al nero, passando per l'olivastro, il giallo, il rossiccio, il marrone, siamo comunque tutti abitanti dello stesso pianeta, la Terra. 

Come EravamoWhere stories live. Discover now