<<Non posso, mi aspetta Eve, le avevo promesso di tornare presto>> spiego per niente dispiaciuta.
Non sopporterei di stare nella stessa stanza di Dylan per un'altra ora.Primo, perché Eve gli assomiglia troppo e questa cosa mi fa impressione, secondo perché, se pur non abbia parlato per tutto il tempo, mi infastidisce la sua faccia.
Forse sono solo paranoica, fatto sta che lo odio e non voglio stargli vicino.
<<Oh l'hai chiamata Eve, è un bel nome>> sorride mostrando le sue tenere fossette.
<<Grazie>>.
<<Io rimango ancora se non ti dispiace>> mi informa Kyle e io annuisco.
<<Bene, io vado ciao>> li saluto frettolosa e mi incammino verso la mia macchina.
Quando entro in quest'ultima mi sento meglio e tiro un sospiro di sollievo: stavo soffocando sotto il suo sguardo e non è una cosa positiva.
Metto la cintura e le chiavi dentro la serratura, ma prima che possa partire qualcuno entra di corsa nella mia macchina.
E mai mi sarei aspettata che quel qualcuno fosse Dylan.
<<E tu che ci fai qui?>> domando brusca.
<<Ho bisogno di un passaggio> spiega tranquillo, allacciandosi la cintura.
<<Vai su un taxi cazzo ne so, ma levati dai coglioni>> mi indispettisco.
Fanculo l'educazione, quando ci vuole ci vuole.
<<Non rompere il cazzo e parti, la mia fermata è qui avanti>>.
<<Allora vacci a piedi>> ribatto provando a slacciargli la cintura, ma la sua mano enorme si accosta sopra la mia impedendomelo.
<<Non ti pregherò, per cui parti senza troppe rotture di palle Olivia>> pronuncia il mio nome così intensamente da farmi capovolgere lo stomaco all'istante.
Dannazzione alla sua bella voce.
Ritraggo subito la mano come se mi fossi scotatta e torno a tenere il volante: troppi ricordi, se pur passati quattro anni.
<<Lo faccio solo perché ti voglio fuori dalle palle il prima possibile>> chiarisco.
<<Mmh bene>> mormora annoiato.
Cominciamo bene.
*****
Lo stronzo chiamato anche Dylan si è rivelato un gran bugiardo.
Perché?Beh semplicemente la sua fermata si è rivelata cinque chilometri più del previsto e ora, dopo mezz'ora, siamo ancora qui per strada.Ma dove cazzo deve andare?.
<<Cazzo>> impreco quando il semaforo si fa rosso.
<<Calmati, ci tengo a vivere>> commenta sarcastico prendendosi gioco di me.
<<Se non stai zitto ti lascio qui per strada>> rispondo brusca.
Non sono in vena per scherzare.<<Hai il ciclo per caso?>>.
<<Tu invece devi essere in meno pausa>>ribatto.
<<Doveva essere una battuta?>>.
<<No e se non ti dispiace chiudi quella bocca>> taglio corto e riprendo a guidare quando il semaforo si fa verde.
<<Non darmi ordini>> controbatte con voce più fredda e distaccata di prima.
Si, ha decisamente qualche rotella fuori posto.
Ringrazio chiunque ci abbia creati per non aver fatto somigliare, caratterialmente, Eve a quest'uomo.<<Altrimenti? Ti ricordo che ti sto dando un passaggio>> gli faccio notars con un ghigno stampato im faccia.
<<In realtà abbiamo superato la mia fermata già da un po'>> e questa volta è lui che ghigna.
<<Cosa! Stai scherzando?>> spalanco gli occhi, ma sto attenta alla strada per non farci schiantare.
<<No>>.
<<Ma che cazzo hai in testa?>> sbraito.
<<Onestamente? Sesso, fumo, alcol, tatuaggi->> elenca, ma io lo interrompo.
<<Vaffanculo>> sibilo a denti stretti.
<<Bene ora torniamo indietro>>.
<<Col cazzo, tu scendi qua e te ne vai a piedi>> mi fermo in un parcheggio isolato.
<<Non ci pensare nemmeno>>.
<<Non mi sembra che tu sia nella posizione per poter scegliere, ora scendi>> indico la porta.
Lui in risposta sorride in modo strano, slacciandosi la cintura, ma invece di scendere mi afferra il braccio violentemente e mi tira verso di lui, facendoci trovare a due centimetri di distanza.
<<È stato bello farti perdere tempo>> mi informa lasciandomi un bacio in guancia, mentre io smetto di respirare per la troppa vicinanza: non mi piace in generale che gli uomini si avvicinino troppo senza che io lo voglia, figuriamoci se l'uomo è lui.
<<Fottiti>> sussurro decisa e lui mi lascia il braccio, per poi finalmente scendere dalla macchona e andarsene.
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The proof of our love
ChickLitBella, indipendente e forte. Ecco i tre aggettivi perfetti per descrive Olivia White, una ormai donna, bellissima e coraggiosa, rimasta incinta a soli sedici anni. Quando ha scoperto di aspettare un bambino da un, quasi, sconosciuto, nonchè compagno...