Capitolo Primo

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Gli occhi le si spalancarono immediatamente dopo quella sensazione di vuoto che l'aveva colta allo stomaco. Probabilmente il cadere nel vuoto era una delle cose più fastidiose da provare quando si era immersi nei meandri dei propri sogni. Rae ci mise qualche minuto per abituarsi al buio della camera, illuminata solamente da un piccolo raggio di luna che trapelava dalle tende color crema che coprivano, quasi completamente, la piccola finestra che affacciava sull'orto della tana.

Ginny era ancora immersa in chissà quali sogni, con le coperte che le arrivavano fin sotto il naso e i lunghi capelli rossi diramati su tutto il cuscino. Un labile sospiro uscì dalle labbra di Rae, probabilmente solo una tazza di tisana al rabarbaro di Molly le avrebbe permesso di tornare a dormire. Si mise seduta sul piccolo letto e legò i suoi lunghi e scuri capelli ricci in una disordinata crocchia, prima di infilarsi le pantofole.

Cercò di fare il meno rumore possibile per non svegliare nessuno mentre scendeva le scale di legno. In tutti i modi cercava di non farle scricchiolare sotto i suoi piedi, sorreggendosi alla ringhiera e fermandosi di tanto in tanto per captare rumori dalle altre stanze. Arrivata nella piccola cucina mise su il bollitore con l'acqua, nonostante fosse cresciuta in una famiglia di maghi i suoi genitori avevano sempre cercato di abituarla a non ricorrere alla magia in ogni piccola situazione.

Un fumo perlaceo uscì dal bollitore in acciaio, segno che l'acqua, forse, era diventata un po' troppo bollente per permettere di berla subito. Avrebbe atteso con calma davanti al fuoco del salotto, con un po' di fortuna magari qualche brace poteva ancora essere accesa.
Fece scivolare qualche foglia nella tazza e vi versò l'acqua, si spostò un ricciolo ribelle dietro l'orecchio e, con passo felpato, si avvicinò alla stanza accanto.

Più si avvicinava e più sentiva una flebile melodia accarezzarle le orecchie, dolce come il respiro di una fata. Aprì piano la porta del salotto e ne individuò la fonte. Fred era seduto sulla poltrona accanto al camino, con le gambe leggermente divaricate per sorreggere la chitarra classica che stava accarezzando con estrema maestria. Probabilmente Arthur l'aveva portata all'inizio di quell'estate e il ragazzo non aveva perso tempo prima di imparare ad usarla.

Lentamente si avvicinò a lui e si rannicchiò sulla poltrona di fronte, le gambe strette al petto e la tazza calda tra le mani. Fred sollevò lo sguardo incontrando gli occhi scuri della ragazza e un leggero sorriso spuntò sul suo volto illuminato dalle fiamme del fuoco. 

"Non smettere" 

Sussurrò Rae con un filo di voce, il ragazzo le fece un cenno con la testa e riprese a toccare delicatamente le corde della chitarra, senza smettere questa volta di guardarla negli occhi.

"Where there is desire there is gonna be a flame
Where there is a flame, someone's bound to get burned
But just because it burns doesn't mean you're gonna die
You've gotta get up and try.."


Intonò con voce sottile ma profonda, Rae si fece ancora più piccola sulla grande poltrona in tessuto marrone mentre beveva un sorso della sua tisana. Sorrise al ragazzo inarcando le labbra carnose mentre lui continuava a cantare quelle parole così profonde e forti. Beata da quella melodia si perse ad osservare Fred. I disordinati capelli rossi gli cadevano sulla fronte mentre il fuoco creava giochi di colore su di essi, quasi come se si stessero fondendo in una cosa sola, fiamme incessantemente brillanti che incorniciavano quei vispi occhi color caramello che mai perdevano quel bagliore allegro.

Sorrise tra sé e sé prima di alzarsi e avvicinarsi a lui. Gli scostò una ciocca di capelli dal volto e posò una mano sulla sua guancia mentre delicatamente lasciava un lungo bacio tra i suoi capelli.

"Buonanotte Freddie"

Sussurrò con dolcezza prima di voltarsi e tornare al piano di sopra, con la mente ancora incastrata tra i cuscini di quella poltrona.
Si sedette sul letto stringendo la tazza tra le piccole mani mentre si mordeva il labbro inferiore, cercando di nascondere quel sorriso inconscio impresso sul suo volto. Scosse appena la testa sospirando e posò la tazza sul comodino prima di infilarsi nuovamente sotto le lenzuola,  si sarebbe veramente dovuta impegnare per riuscire ad addormentarsi quella notte.

Fred al piano di sotto era fermo, la chitarra ancora stretta tra le mani e lo sguardo incatenato alla porta dietro la quale Rae era appena sparita.

"Buonanotte scheggia" 

Mormorò piano passandosi una mano tra i capelli e socchiuse gli occhi. Un lieve sorriso prese forma anche sul suo volto. Si sollevò dalla poltrona e posò la chitarra accanto al divano, sul piccolo piedistallo che aveva trovato in soffitta. Lentamente percorse la scalinata che lo avrebbe portato al piano superiore. La sua stanza era la seconda dopo l'inizio del pianerottolo, era alquanto angusta, soprattutto perché la condivideva con il suo gemello. Si avvicinò al suo letto, quello accanto alla finestra, e scostò le coperte. Durante l'estate, soprattutto lì alla Tana, soffriva molto il caldo. Evitava le lenzuola, esattamente come una falena doveva evitare la luce. Si stese disordinatamente sul materasso, le braccia piegate dietro la testa e le gambe divaricate. Anche Fred, quella notte, si sarebbe dovuto impegnare per riuscire ad addormentarsi.

Holaa! Spero vi sia piaciuto il primo capitolo di questa storia che ho deciso di iniziare, era un po' che volevo farlo e finalmente un po' di fantasia a bussato del mio cervelletto per buttare giù un paio di capitoli. Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate, mi farebbe molto piacere avere la vostra opinione💕

Cherry Boy -  Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora