Drunk In Love

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Drunk in love.

*POV CHIARA*

"Avanti rispondi.." dico esasperata per l'ennesima volta.

Sto tentando di chiamare Michael da ormai più di un'ora e non risponde. Il fatto è che oggi è lunedì, è il primo giorno di scuola del nostro quarto anno di liceo e ormai è legge per noi andare a scuola insieme perché non c'è Michael se non c'è Chiara, non c'è Chiara se non c'è Michael.

Eh cazzo sono le 7:56, alle 8:05 suona la prima campanella e sono molto precisa in queste cose, odio arrivare in ritardo il primo giorno di scuola, odio il disordine, odio la confusione, odio il menefreghismo, odio Michael Clifford.

"Chiara Colombo."

La sua voce roca e sensuale pronuncia il mio nome dopo più di un'ora che tento di chiamarlo e posso giurare di sentirlo sorridere.

"Santo Dio Michael ma dove cazzo sei?" Chiedo esasperata.

"Nel letto perché? Guarda che dovrei essere io l'incazzato, ti pare il modo? Svegliarmi alle otto di mattina. Pf, ora voglio sentire un valido motivo o giuro che ti vengo a prendere in pigiama." Dice.

Oh cristo.

"Mh, ti dice qualcosa lunedì 12 settembre e primo giorno di scuola? Collega i fatti, su un po' d'intelletto Clifford."

Gli rispondo mentre prendo le chiavi di casa e lo zaino.

Sento un tonfo dall'altra parte del telefono.

"Mike? Tutto bene?" chiedo.

"Si! Cioè no! Porca puttana sono caduto dal letto e cristo Chiara chiamami prima la prossima volta! Vieni sotto casa mia adesso stronza. Ti voglio bene!" urla prima di riagganciare. Ridacchio.

E' così unico Michael che la perfezione è invidiosa della sua esistenza. Orami lo conosco da quando avevamo 11 anni, eravamo nella stessa classe in prima media e tra una battuta e l'altra abbiamo dato conferma al detto 'Gli opposti si attraggono'.

Per molti siamo una coppia, per altri siamo addirittura fratelli, altri invece danno per scontato che in qualsiasi posto io sono con lui e viceversa, ma noi siamo semplicemente noi e in questa cittadinella di Sydney ormai tutti ci conoscono perché non ci separiamo mai, non riuscendoci.

Immersa nei miei pensieri comincio ad incamminarmi per la via parallela alla mia ovvero dove c'è casa Clifford.

Mentre continuo a camminare non posso fare altro che immaginarmi i suoi occhi azzurro celeste fissi e scrutatori su di me, il suo sorriso perfetto e le sue labbra rosse umide, il suo stile, le sue braccia che mi circondano il collo stringendomi a lui.

Il fatto è che ormai ci sono cascata pure io, l'inizio la regola fissa nella mia mente era 'Non t'innamorare mai di Michael, l'amicizia è il rapporto migliore!' ma con il tempo ha assunto varie modifiche ed è passata a 'Sono cotta di Michael, ma è una cosa temporanea, passerà!' fino ad arrivare a 'Fanculo a tutto e tutti, lui è mio.'

Ma come si fa a non innamorarsi di lui?

Siccome nessuno mi ha mai risposto, neanche la parte più stronza di me, sono arrivata alla conclusione che succede e basta ed io ci sono cascata in pieno da giorni che sono diventati mesi che si sono tramutati in anni. Lunghissimi anni di pazienza, perché accettare tutte le puttane che gli sbavano dietro non è facile.

E come dimenticare quel periodo in cui se ne portava a letto una ogni cinque giorni minimo? Successe due anni fa, quando i suoi si separarono ed io ero in Italia con la mia famiglia per andare a trovare i miei parenti italiani.

Drunk in love - Michael Clifford OSWhere stories live. Discover now