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Non è molto presto ma in giro non si vede ancora nessuno, sono appena le tre quando tra risate di gioia e urla esco di casa sulla mia bici in compagnia di mio fratello. Samuele è più piccolo di me di tre anni ma ho deciso che poteva venire in giro comunque con i miei amici, devo ammettere che non è stata un idea completamente mia, mia mamma me lo ha quasi imposto, ma non mi dispiace più di tanto. Io e Samu siamo sempre stati molto legati nonostante il suo brutto carattere che lo porta a non essere una persona molto affettuosa e che ci porta a litigare per la maggior parte del tempo. Nonostante ciò gli voglio un bene dell' anima.

Sento il vento in faccia, non siamo in ritardo ma comunque non ci piace andare troppo lenti per quanto io sia una persona non troppo amante dello sport. Arriviamo in piazza per primi ma di li a poco sarebbe arrivato anche Cristiano seguito da Massimo e Luca.

Da lontano vedo una ragazza avvicinarsi, ha i capelli biondi a caschetto e siede in sella ad una bici blu elettrico. Non appena arriva abbastanza vicino per sentire la voce di Cristiano quest' ultimo afferma: "ragazzi lei è Samanta, è una mia cara amica quindi mi raccomando trattatela bene" e, dopo averci fatto l' occhiolino, si gira ridendo verso di lei che lo fulmina subito con lo sguardo. "Sei sempre il solito cretino" affermo io "comunque piacere io sono Sara".

Dopo le dovute presentazioni iniziamo a vagabondare con le bici tra stradine sterrate e strade perse in mezzo ai campi. Il vantaggio di vivere in una città in provincia di Milano è che non si è sommersi da tutto quel grigio e cemento che la compone e la invade. Inoltre bastano pochi minuti per ritrovarsi in mezzo a boschi o campi di mais e grano.

Devo ammettere che per tutta la durata della biciclettata non sono mai stata in silenzio, non sono una ragazza molti timida o almeno non più. Da piccola ero una bambina molto chiusa, introversa e timida mentre ora sono diventata esattamente l' opposto.

Samanta è un poco più tranquilla di me ma l' adoro. E' veramente simpatica e credo di non aver mai conosciuto una ragazza tanto gentile come lei. Non abbiamo troppo in comune ma riusciamo comunque a trovare qualcosa di cui parlare e nel giro di pochi minuti diventiamo amiche. Per la maggior parte del tempo parliamo di scuola, musica, vacanze quando ad un certo punto la conversazione finisce sulla sua sezione. Samanta è in classe con Cristiano ed entrambi frequentano il liceo dove vado anche io, dove va tutto il nostro gruppo eccetto mio fratello, così ci accordiamo che il primo giorno di scuola avremmo fatto colazioni insieme prima di recarci a lezione.

"ragazzi ma se andassimo al Ticino?" esclama Cristiano, l'opinione complessiva sembra favorevole così guidati da Cristiano ci avviamo verso una delle piccole spiaggette sassose che si trovano lungo il corso del fiume.  La strada per arrivarci un è meravigliosa! trenta minuti in mezzo ai boschi in piccole stradine per lo più pedonali che nonostante qualche rovo non è complicato percorrere. Sbagliamo la strada una o due volte ma nonostante qualche piccolo "retro front" arriviamo comunque a destinazione.

L' acqua è limpida e di un azzurro vivace. Non appena arrivati posiamo le nostra cose ammucchiate in un punto della riva e sistemiamo le nostre bici a fianco ed esse. La luce è perfetta così decido di immortalare questo magico momento con una foto.

"Ragazzi ma se facessimo una foto?" propongo io

La risposta che ricevo è positiva ma nessuno a parte Samanta si avvicina a me, sono troppo presi a guardare l' acqua o sparare cavolate. Sembra di parlare con tanti bambini, tutti vogliosi di fare ma nessuno che ti da realmente ascolto, troppo presi dalle loro cose. Rinuncio all' impresa ed invece mi scatto qualche foto con Samanta anche se nessuna delle due viene realmente bene.

I ragazzi forse presi dall' entusiasmo iniziano a togliersi la maglietta ed a schizzare l' acqua gelida. Tra risate ed urla naturalmente io non posso essere da meno così decido di iniziare anche io a mia volta a schizzare e per rinfrescarmi mi incammino dentro il fiume. Il Ticino può essere pericoloso se ci si allontana, è un piccolo fiume ma nel centro si trovano delle correnti molto forti così rimango vicina alla riva dove l' acqua mi arriva solo alle ginocchia. Arrivare fino a lì è stata un' impresa, le pietre che compongono il fondale sono molto scivolose e coperte di alghe quindi in varie occasioni ho rischiato di cadere.

Danzando incertezzaOnde histórias criam vida. Descubra agora