A Musutafu!

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Emi stava camminando tranquillamente quando un certo moro gli invase la mente

«Aizawa» mormorò sospirando e guardando per terra

Non importa quanto ci provi, Aizawa direbbe sempre di no, sempre, certo, lei l'aveva buttato sul ridere ma la totale negazione di Shouta gli faceva capire che il suo amore sarebbe rimasto unilaterale per sempre.

Emi scosse la testa sbuffando convinta che doveva togliermelo dalla testa, inutile pensare a qualcuno che non avrà mai.

Era pomeriggio ma Emi decise di andare nella sua agenzia sperando di potersi allungare la ronda per smettere di pensare al moro anche se appena entrata vide una donna dai capelli verdi correre nella sua direzione

«Ms. Joke!» chiamò

«Buongiorno» fece il suo classico sorriso energico «è successo qualcosa?»

«Si! Il capo vuole parlare con lei!»

«mh» borbottó, perché il capo voleva parlare con lei? Non aveva fatto nulla di sbagliato quindi dopo aver congedato con un sorriso e un pollice in su la collega andò nell'ufficio del capo con tranquillità.

Una volta davanti alla porta del suo ufficio busso

«Sono Ms. Joke» si presentò dietro la porta

«Si, entra» ordinò

Emi entró, l'ufficio era abbastanza accogliente, la scrivania era in fondo alla stanza con seduto il suddetto capo ai lati c'erano due enormi librerie colme di libri che inspira amo conoscenza, 2 piante all'entrata e una finestra dietro la scrivania.

«Mi ha mandato a chiamare? È successo qualcosa?»

«Si ho bisogno di te ma nulla di troppo grave» iniziò «Vedi, La UA ha bisogno di molta sicurezza dopo il pensionamento di All Might e molti eroi hanno abbandonato la loro pattuglia per difendere i vari campi e in generale la UA, ciò, ironicamente rende debole Musutafu che comincia a brulicante di ladri e malviventi, i villani seri fortunatamente non ce ne sono, nemmeno un caso di omicidio ma la popolazione comincia a risentirne, non vogliamo alimentare l'odio verso la UA, quindi ci è stata chiesta una collaborazione, noi invieremo alcuni Hero là per un periodo di tempo e loro pagheranno vitto e alloggio»

Emi ascoltò in silenzio e nonostante la logica voleva urlare un Sì energico, ma la triste logica tornò nella sua mente

Aveva delle responsabilità, i suoi studenti, la sua pattuglia in fondo e casa sua in fondo.

«Be...sono un insegnante...» disse rattristando

«Lo so, ho già chiesto al preside ed è fattibile, certo, solo se vuoi»

«ah» dopo la realizzazione un sorriso cominciò a illuminare il suo viso ormai pieno di gioia

«Accetto!!» disse eccitata

il suo capo abituato al comportamento della donna non sussultò nemmeno ma ricambiò il sorriso

«bene, sei congedata»

Emi sorrise e uscì dall'agenzia salutando i colleghi e tornando a casa, si butto sul divano con un sorriso raggiante.

Sapeva che Eraser lavrebbe vista solo come una scocciatura e ormai il 100% di lei aveva accettato di vedere Eraser solo come un amico, e come tale ci avrebbe parlato senza provare a chiedergli di uscire e magari essere un pò più calma, sapendo che Aizawa odiava la sua agitazione. Con questo pensiero si addormentò.

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Questo è il mio primo capitolo, non è che amo questa ship, mi piacciucchia (italiano portami via)

Comunque

Se la mia storia vi è piaciuta lasciate una stellina e bom

cia!

Date Me Please!Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz