Capitolo 2 - UA High School

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Ci impiegammo una serata intera per mettere tutte le cose al loro posto, libri, album da disegno, tutto era perfettamente in ordine e a portata di mano, pronti per essere usati.

E nel mentre alcuni dei domestici mi aiutavano nell'ordinare quella parte di stanza al lato opposto Sebas era munito di trapano, chiodi e martello, intento a montare il sostegno per la TV alla parete, nonostante erano passati anni e anni da quando ero solo una bambina a quanto pare lo ero rimasta ai suoi occhi, credendo che mi sarei presa le dita con un colpo di martello.

Visto la quantità di lavoro fatto il giorno prima, fra l'arredamento della camera, il montaggio dei mobili e le varie faccende domestiche che andavano comunque fatte credevo che la mattina dopo non avrei trovato anima viva.

Credevo.

A quanto pare quelle persone erano davvero delle forze della natura, si alzarono all'alba e si divisero alla perfezione ogni compito senza lasciare nulla al caso, chi per pulire una camera, chi un'altra, chi per iniziare a preparare la colazione e chi invece decideva la povera anima sventurata il cui dovere era svegliarmi. Infondo amavo dormire, chiudermi nel mio mondo dei sogni e immaginare situazioni che mai si sarebbero realizzate, ma che comunque mi lasciavano una sensazione di gioia e tristezza al mattino. Motivo per cui era più che difficile tirarmi fuori dal letto senza un piccolo sforzo in più.

Per mia immensa sfortuna, solo in questi casi, in quella stessa abitazione avevo una delle persone che più sapeva infastidirmi e divertirmi allo stesso tempo, trovando ogni giorno una tortura diversa per strapparmi dal mondo dei sogni.

Bussò più volte alla porta, ad ogni tentativo colpiva la superficie con più forza per vedere se fossi già sveglia oppure no, al terzo tentativo decise di attuare il suo piano malefico.

In un sospiro rassegnato si tirò su le maniche della giacca, aprendo la porta ed osservando la mia figura ancora beata tra le braccia di Morfeo, stesa sotto le lenzuola con un cuscino fra le braccia e la testa accucciata su quest'ultimo, si avvicinò a passi svelti provando a scuotermi gentilmente, un piccolo ed innocuo tentativo di svegliare una pigra come me, ma ovviamente la parte dolce e gentile del suo piano fallì.

<Le chiedo scusa in anticipo, signorina>

Disse solo quelle parole mentre allungava un braccio sulla mia figura, all'altezza della testa con il palmo rivolto nella mia direzione, nascondendo un piccolo sorriso divertito. Chiuse gli occhi e, sfruttando le sue abilità, creò sotto il palmo della sua mano una bolla fatta completamente d'acqua gelida, abbastanza grande da contenere la stessa quantità di un secchio pieno fino all'orlo, infine strinse le dita in un pugno e la fece esplodere proprio sopra di me.

In pochi istanti aprii gli occhi in una lamentela rumorosa, un grido causato dallo spavento improvviso, la temperatura dell'acqua infatti era nettamente diversa al tepore delle coperte, permettendo quindi al suo piano di riuscire alla perfezione.
E mentre io mi voltavo nella sua direzione con un broncio furioso lui mi guardava dall'alto, rideva divertito e si asciugava una piccola lacrima, quel suo vederlo di buon umore, nonostante il risveglio traumatico, migliorò la giornata anche a me.

<SEBAS!>

Iniziai a fingere di essere offesa mentre tenevo gli occhi verso di lui, che nel mentre in ogni modo possibile cercava di nascondere il suo divertimento, mormorando delle scuse e cercando di guardare altrove, ignorando le lame affilate che gli rivolgevo contro con lo sguardo.
Molte volte fin da piccola provavo a spaventarlo, a sembrare minacciosa con gli stessi sguardi che gli riservavo in situazioni come queste, ma ogni volta ricevevo l'effetto opposto, diceva che non sarei mai riuscita a spaventare qualcuno, con le guance rosee che avevo e gli occhi che sorridevano nonostante tutto.

Bad Liar ||Todoroki xOC|| IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora