Prima Scommessa

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                                          Prima Scommessa 

-Styles, ci stai a una scommessa? Mi chiese Tzersky. 

-Come sempre. Replicai, essendo comunque attendo al gioco di pocker. 

-Vedi quella tipa rossa? Fratello, mi ascolti o cosa? Disse, diventando cosciente del fatto che stava parlando da solo. 

-Si cazzo, la vedo quella puttana. Perchè?

-Scommetto 100 dollari che, se entri con lei in una stanza, non esci senza il suo reggiseno macchiato dal tuo sperma. 

-100 dollari dici? Dissi, prendendo un tiro dalla sigaretta. D'accordo. Quindi, che il reggiseno abbia una sola macchia? Hai per caso anche una preferenza del luogo in cui si deve trovare la macchia? Continuai, con un tono beffardo. 

-Signori miei, questo tipo ha l'impressione di riuscire a fottere Oksana. Replicò Tzesky, cominciando a ridere falso. 

Non gli dissi più niente, lasciandolo in santa pace mentre mi dirigevo verso la chiave dei miei soldi. Mi avvicinai a lei guardandola occasionalmente e analizzandogli il vestito rosso come il fuoco che gli ricadeva attillato sul corpo. 

-Hei piccola, che cosa ci fai qui tutta sola? Dissi, mettendo un braccio intorno alle sue spalle. 

-Oh, ciao Harry. Ebbene, stavo aspettando Josh con i drink ma pare che non arrivi più... disse leggermente triste, i suoi capelli del colore dei papaveri ricadendogli leggermente sul viso. 

-Vedrai che verrà. Alla fine, chi può scappare da te? Tu non vedi quanto sei sexy? A proposito... wow! Sei... mi hai lasciato senza parole. 

-Sciocchezze. Ridacchiò, avvicinandosi a me. Tu pensi veramente che io sia bella? 

-Che mi investa un treno se non dico la verità. Mentii, passando una mano sul suo fianco quasi interamente scoperto. Quindi, non hai voglia di un pò di divertimento? Gli sussurrai all'orecchio. 

-Mhm, vedo che non sei cambiato per niente Harry. Certo che mi farebbe bene un pò del tuo... trattamento. Replicò avvicinando le labbra alle mie. 

-Non qui, sotto gli occhi di tutti. Andiamo, conosco un posto più appartato. Gli sussurrai, baciandola a stampo. 

Lei mi seguì silenziosa fino in una delle stanze del club e non si oppose quando chiusi la porta a chiave. La spinsi sul letto e cominciai a baciarla violentemente sul collo e scendendo sempre più giù fino ad arrivare all'orlo del suo vestito, tirandolo lentamente ed eccitante con i denti fino a lasciargli il petto coperto soltanto dal reggiseno in pizzo nero. Una delle mie mani gli accarezzava il sedere mentre l'altra gli apriva da dietro i ganci del reggiseno, per poi buttarlo il più vicino possibile sul materasso e cominciando a massaggiargli il seno. La sentivo cominciare a contorcersi dal piacere sotto di me solo per così poco e mi sorprendeva quando velocemente fossi riuscito a farla eccitare, ma anche così, dovevo vincere i miei soldi e non volevo perdere troppo tempo con quella puttana. Diressi le mie dita verso la cerniera dei pantaloni e la aprii, abbassando poi i boxer portando alla luce il mio membro eretto. Afferrai il polso della ragazza e lo portai verso la mia intimità, lei si rese subito conto di quello che volessi da lei e cominciò a pomparla con movimenti ripetitivi, fichè il suo palmo ed il suo vestito non si riempirono con un liquido bianco. Non mi interessava che cos'altro si fosse macchiato, ma subito dopo aver visto un pò di sperma sul suo reggiseno, mi alzai in piedi e mi richiusi i pantaloni, afferrai il reggiseno ed uscii dalla stanza senza rivolgere un'altra parola ad Oksana. Mi diressi verso il tavolo dove il gioco di pocker non si era ancora concluso e buttai il capo di abbigliamento in mezzo al tavolo, alcuni sussulti per lo stupore sentendosi subito dopo.

-Fratello, voglio i miei soldi. Dissi e presi posto sulla sedia, accendendomi una sigaretta ed ignorando gli sguardi curiosi che mi analizzavano.

-Prendi qui, Styles... Disse Tzersky buttandomi i 100 dollari e sembrando il più stordito per il mio successo.

  

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