Seconda Scommessa

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                                Seconda Scommessa 

-Senti, Harry, se riesci a fotografare Serena nuda, ti dò questa droga gratis. Mi disse Kyle, mentre io mi preparavo a tirare fuori i soldi. 

-Gratis? Ma vaffanculo, non sono così scemo. 

-Sta attento. Prendila come una scommessa, ok? Se fai la foto, un kilogrammo della droga più buona è tua; se no, paghi doppiamente il prezzo iniziale. Così sei d'accordo?

-Una scommessa dici? In questo caso, affare fatto. 

-Bene. Senti, non mi chiedi perchè voglio la fotografia? Mi domandò lui, guardandomi con gli occhi assottigliati. 

-Fratello, io faccio solo la mia parte dell'accordo e mi attengo solo ad essa. Ora, il motivo per cui tu possa volere quella foto, non mi interessa. Scrollai noncurante le spalle ed uscii dalla stanza, addentrandomi nel corridoio grande ed analizzando con lo sguardo tutte le porte dell'edificio.

Erano un bel pò, però era un luogo in cui un trafficante di droga come Kyle poteva passare inosservato fintanto che non attirava in modo abusivo l'attenzione su di sè. Avanzai quasi incerto, non sapendo esattamente in quale delle stanze avrei trovato Serena, ma anche così chiusi gli occhi e scelsi un numero da uno a dieci.

Non credevo nella fortuna e pareva che neanche lei avesse troppa fiducia in me. Entrai nella stanza con il numero tre e potevo dire di aver disturbato una partita di sesso tra una bambina di quattordici anni e un vecchio decrepito di sett'antanni... Non ero proprio una persona adatta a giudicare, ma vedere una cosa del genere, ebbene, non era proprio una cosa che volessi ricordarmi. Nascosi la smorfia disgustata e continuai con la porte quattro, cinque e sei, ma la tipa era introvabile.

"Se non si trova nemmeno nella sette, giuro che mi butto dalla finestra." pensai mentalmente.

Ed eccola lì, quella merdata della sorte che non voleva lasciare che morissi mi aiutò. Scorsi la biondina distesa sul divano del centro della stanza e, senza dare alcun segno di essere lì, chiusi la porta e mi avvicinai al luogo rispettivo, per poi sorprenderla e saltargli addosso, cominciando a baciarla. Lei paralizzò sotto di me fino a riuscire a capire chi fossi, ma dopo si riprese e si rilassò, rispondendomi al bacio e abbassando le mani verso i miei pantaloni.

-Vedo che non vuoi perdere tempo, tigre. Gli dissi, ringhiando piano e trasalii quando sentii la sua mano fredda come il ghiaccio toccarmi il membro. "prenditi un termosifone come animale domestico." continuai mentalmente.

-Chi vorrebbe stare a perdere tempo quando ha te vicino? Rispose lei, abbassandomi i jeans ed i boxer.

-Nt, aspetta un attimo. Le sussurrai all'orecchio.

Alzai lo sguardo ed analizzai la stanza in cerca di una macchina fotografica, per la mia delusione, non riuscendo a trovarne alcuna.

-Piccola, hai una qualche macchina fotografica? Continuai.

-Mhm, nell'armadio marrone, nel primo cassetto.  

Andai verso il rispettivo armadio e, proprio come aveva detto lei, dentro ci trovai una piccola macchina fotografica. Buttai l'oggetto sul materasso, facendo anch'io la stessa cosa essendo comunque un pò più delicato date le circostanze. Avvicinai le labbra al suo lobo, glielo morsi e gli sussurrai per la secondo volta. 

-Giù i vestiti, tigre. Così avremo dei... ricordi. Gli dissi, imitando il tono più sensuale che riuscissi ad utilizzare in quel momento. 

Lei ubbidì senza porre domande, cosa che mi rendeva il lavoro più semplice. Una volta che vidi il suo corpo nudo e le sue curve accentuate, lottai contro l'impulso di fare qualcosa di più folle di quanto fossi in grado di fare, prendendo invece il piccolo apparecchio e cominciando a fotografargli il corpo, in diverse fotografie zumando più vicino alle zone intime. Dato che avevo fatto una scommessa e l'avrei comunque vinta, almeno volevo farla per bene.

Dopo aver fatto all'incirca dieci foto, mi dissi che erano più che sufficienti, perciò mi chiusi i pantaloni ed uscii dalla stanza.

-Cosa? Harry, dove stai andando? Harry! Sentivo la voce di Serena alle mie spalle.

Non gli risposi e cercai di non voltarmi, per paura di non perdere il controllo e fare qualcosa al di fuori dei termini della scommessa. Entrai dentro all'ufficio di Kyle e gli misi la fotocamera sul tavolo, sedendomi sul bordo del tavolo ed aspettando il mio premio. 

-Harry, lo sai che, solo perchè hai fatto più foto ti quante te ne ho chieste, non significa che ti darò una quantità maggiore, no? 

-Lo so. Annuii. Senti, ti posso chiedere un favore? 

-Certo, di cosa si tratta?

-Compra a Serena un paio di quei guanti speciali per le spedizioni in Alaska, perchè personalmente mi si è abbastanza ghiacciato l'amico laggiù dopo che lei mi ha toccato.

-Sò cosa intendi. Rise. Andiamo, prendi la droga e vattene da qui, perchè sei pieno di problemi. Continuò su un tono sarcastico. 

-Come dici tu. Conclusi, prendendo il sacchetto ed uscendo. 

Virginity Challenge | Italian Traslationحيث تعيش القصص. اكتشف الآن