Vecchia vita

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Ciao a tutti e benvenuti nella mia nuova storia, Amarti è il mio peccato, spero solo che vi piaccia, mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate di questo primo squarcio tra passato e presente.

E' un grande grazie a  @@AUnicorn04  per le splendide proposte di copertine che mi ha fatto, come sempre è gentile e disponibile.

Il prossimo capitolo sarà pubblicato il 9 NOVEMBRE.

Buona lettura e alla prossima!

Natasha

Oggi come tutti gli anni da quando è accaduto, vengo sulla tomba di mio marito, a portargli i fiori che amava tanto gli iris blu, è la mia mente non può fare a meno di tornare indietro per rivangare i ricordi che hanno condotto alla tua morte prematura.

Eravamo sposati da poche settimane,  sembrava che niente e nessuno potesse distruggere la nostra felicità. eppure, siamo stati ingenui a credere questa cosa.

Ricordo ancora che un giorno tornasti dal college e mi dicesti che un passato che non avevi mai conosciuto, era tornato per chiedere il pagamento di errori di altre persone. Mi svelasti tutto quello che mi avevi taciuto fino a quel momento, ossia, le tue vere origini. Mi spiegasti che tua madre era stata l'amante di un potente boss russo, da cui sei nato tu, ma, che lui aveva una famiglia e che non ti ha mai voluto conoscere. E' adesso, questo uomo fantomatico è tornato per rovinare la nostra vita. Mi giurasti che lui non avrebbe trovato posto nella nostra famiglia, eppure un presentimento mi diceva che ti sbagliavi.

Il giorno che cambiò per sempre la mia vita iniziò come sempre, ci salutammo e ognuno, andò alla propria facoltà. Erano le undici quando arrivò la chiamata che sconvolse la mia vita, era una persona che lavorava all'ospedale e mi disse che eri stato ferito, io corsi subito in ospedale. Il medico mi chiese chi fossi e io risposi che ero tua moglie. 

Il dottore mi disse senza giri di parole, che la pallottola era in un punto che non poteva essere operato, ti rimaneva poco tempo da vivere. In quel momento mi sentii morire, ma sapevo che dovevo essere forte per entrambe. 

Gli ultimi istanti della tua vita, li abbiamo vissuti insieme e te ne sei andato in pace, perché ci siamo dichiarati i nostri sentimenti, anche se era l'ultima volta.

Ricordo ancora il giorno del tuo funerale, dopo aver posto la tua bara nella terra e dopo tutti che si erano allontanati, ero rimasta solo io per darti un ultimo saluto, quando si avvicinò un uomo che non avevo mai visto e gli chiesi chi fosse, ricordo ancora chiaramente le sue parole, - sono un uomo che si è macchiato di tanti peccati, ma, mai uno più grande che rifiutare il proprio figlio. Adesso è troppo tardi per porre rimedio al mio grande peccato -, quando terminò di parlare compresi chi fosse, era Boris Sokolov il padre di Nikolai mio marito. 

L'unica cosa che potei rispondere fu, - ormai è tardi per tutto, Nikolai non c'è più -, poi mi voltai e andai via, lasciando quello sconosciuto sulla tomba di mio marito.

E poi ritorno al presente, le lacrime mi cadono come allora, non è cambiato nulla, ti amo ancora immensamente, mi chiedo se potrò mai amare un altro uomo, come ho amato te.

- Purtroppo non potrò venire a trovarti per qualche tempo, il mio lavoro mi porterà a San Pietroburgo per qualche mese, ma, ti porterò sempre nel cuore -, dopo lascio il cimitero.

Dopo aver salutato la mia famiglia, mi trasferisco a San Pietroburgo, abiterò per qualche tempo con mia cugina e poi mi troverò un appartamento.

DUE MESI DOPO

La mia vita in questa nuova città è stata più semplice del previsto, mi sono trovata bene, ho stretto anche nuove amicizie nell'ospedale dove lavoro, anche se il mio lavoro di chirurgo non mi lascia molto tempo libero, ho trovato un equilibrio tra la mia vita privata e quella lavorativa.

Dopo aver fatto colazione come tutte le mattina con mia cugina Irina, ci salutiamo e ognuna di noi va a lavorare. Anche questa mattina mi sembra una giornata lavorativa come tutte le altre, ma, mi sbagliavo di grosso.

Ho dovuto operare urgentemente un uomo, che avrei riconosciuto tra molti, anche se ho scambiato poche parole con lui, è Boris Sokolov. Ho salvato la vita all'uomo che  è stata la rovina di Nikolai.

E' stata un operazione lunga e complessa, ma, sono fiera di esserci riuscita, non mi resta che adesso parlare con i suoi familiari, ma, la cosa mi rende un po' nervosa, ma, farò come sempre il mio lavoro.

I parenti di Boris Sokolov, mi attendono nel mio studio, apro la porta ed entro, ad attendermi ci sono due donne, una più giovane e una più adulta, so è si presentano dicendo  che sono la figlia e la moglie - salve, sono la dottoressa Natasha Ivanov, sono io che ho operato il signor Sokolov, vi posso dire che l'operazione ha avuto esito positivo, adesso bisogna solo che si riposi, poi l'infermiera vi darà tutti i dettagli. Volete pormi qualche domanda? - chiedo sempre in modo professionale.

- Grazie dottoressa, per aver salvato la vita a mio marito -.

Replico semplicemente, - è il mio lavoro -.

Dopo che le due donne vanno via, faccio un grande respiro di sollievo, non sanno chi sono e quindi la mia vita può continuare tranquillamente.

Eppure, ho un brutto presentimento, raramente il mio sesto senso sbaglia.

Amarti è il mio peccatoWhere stories live. Discover now