Capitolo 20 - Promises, Promises

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“Oh.” Disse e sorrise. “Harry è in bagno.” Aggiunse senza perdere il sorriso.

“Taylor? Ho sentito bussare alla porta?” Domandò il ragazzo uscendo dal bagno e camminando verso di noi. “Sophie?”

Non ero ancora riuscita a dire una parola. Mi voltai e mi diressi verso la mia stanza, sentendomi un’idiota. Ma cosa avevo pensato? Harry non era ancora innamorato di me. Si stava solo comportando da amico perché ci conoscevamo da anni.

“Sophie!” Esclamò Harry, correndomi dietro. Lo ignorai ed entrai in camera mia, richiudendo la porta alle spalle e appoggiandomici contro. Lo sentii bussare e chiamare il mio nome un paio di volte, prima di rinunciare e tornare in camera sua.

“Va tutto bene?” Mi chiese Louis quella sera, mentre lo stavo truccando prima di salire sul palco. Ero riuscita sì e no a dire due parole e non avevo riso a nessuna delle sue battute.

“Non proprio.” Risposi.

“Harry mi ha detto che avete avuto un’incomprensione. Vuoi parlarne?”

“No, grazie. Ho trovato Taylor Swift nella sua stanza d’albergo mentre lui era in bagno, più ovvio di così…” Sbottai. “Lascia stare, sono stata una stupida io.” Aggiunsi.

“Vorrei stare qui a parlarne con te, ma devo andare sul palco. Comunque lascia che ti dia un consiglio: parlaci.” Mi disse prima di alzarsi e dirigersi verso le scale che l’avrebbero portato sul palco. Scossi la testa, pensando che non ci sarebbe stato proprio nulla di cui parlare.

“Sophie, possiamo parlare?” Mi chiese Harry dopo qualche giorno. Eravamo a New York ed era passata una settimana da quando l’avevo trovato nella camera d’albergo con Taylor Swift. Mi ero rifiutata di ascoltare quello che aveva da dirmi, perché volevo evitare che mi prendesse in giro. E poi volevo evitare di dirgli che stavo per andare a confessargli di essere innamorata di lui e fare la figura della povera idiota.

“Cos’hai da dire?” Chiesi, scocciata. Avevamo un giorno libero prima del concerto della sera successiva e Harry aveva aspettato che scendessi a fare colazione per parlarmi.

“Voglio spiegarti quello che è successo. Non mi stai parlando da una settimana per una cosa inesistente!” Esclamò.

“Taylor Swift non è una cosa inesistente. E’ anche alta.” Ribattei.  Harry sbuffò e roteò gli occhi al cielo.

“E’ semplicemente venuta a fare quattro chiacchiere e a scusarsi. Anche perché adesso sta con il mio amico Ed Sheeran.” Disse il ragazzo. Finalmente alzai gli occhi e incrociai i suoi.

“Quindi non stavate facendo niente?”

“No.” Rispose. “E quando hai bussato ero in bagno perché mi sono tagliato con un pezzo di carta e stavo cercando un cerotto.” Aggiunse. Se possibile mi sentivo ancora più idiota di prima.

“Mi dispiace, quando l’ho vista sono completamente impazzita.” Mormorai.

“E’ comprensibile, non preoccuparti. Possiamo tornare a rapporti civili? Mi manchi.”

“Sì. E scusami, mi sento una cretina.”

Harry mi abbracciò e mi diede un bacio sui capelli.

“Non sei una cretina.” Mi disse.

Sospirai, chiedendomi se fosse il momento giusto per dire finalmente a Harry quello che volevo dirgli la settimana prima.

“Possiamo andare in camera? Vorrei parlarti e non voglio farlo qui davanti a tutti.” Mormorai, guardandomi intorno. Harry annuì e andammo nella sua stanza. Mi sentivo più sicura. Almeno, se mi avesse rifiutata, non avrei dovuto fare una figuraccia davanti a tutti gli ospiti dell’hotel.

Over Again || [One Direction - Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora