Sangue Serpeverde

10.2K 178 20
                                    

Ed eccoci qui: binario 9 3/4. Oddio che ansia. Oddio che agitazione. Un respiro e corri. Oddio ora mi spiaccico nel muro! Occhi chiusi. Niente boom? Eh...sono ancora tutta intera. Ma cos'è questo trambusto infernale? Finalmente aprii gli occhi: la locomotiva stava arrivando!

"Ciao mamma!"

"Amoore scrivimi sempre promettimi che mi scriverai ogni giorno"

"Sssh parla piano ci stanno guardando tut...". Prima di finire la frase mi stava strozzando con uno dei suoi abbracci.

Era il momento. Le diedi un bacio sulla guancia e salii sul treno. Neanche l'ombra di un posto libero. Tutti erano già divisi in gruppetti. Ed io ero sola. Ma tu guarda che novità...però in questo caso un po' di supporto male non farebbe. Finalmente un posto. Mi sedetti con lo sguardo basso.

"Ciao io sono Layle" sentii ma non credevo parlasse con me "hey tu! Hai deciso di non parlarmi"

"Scusa io sono Runa credevo parlassi con..." bofonchiai in fretta.

"Con Ethan, ma mio fratello mi conosce già non c'è bisogno che mi presenti" disse ridendo. Le mie guance diventarono bordeaux ma del resto, che potevo saperne io che fosse suo fratello?

"Bel nome Runa, molto di impatto. I tuoi di che casa sono?"

"Serpeverde. "

"Oh fai parte dei cattivi eh?"

"Io..." non sapevo cosa dire.

"Lay non potresti sforzarti di pensare prima di aprire quella boccaccia?" rimasi spiazzata "Ethan Bones delle casa del grande Salazar Serpeverde, incantato" a dire il vero incantata ero io. Quegli occhi erano di un castano ardente e mi lasciarono senza parole. Poi mi resi conto che entrambi mi guardavano come se si aspettassero qualcosa da me. Idiota dici il tuo cognome! La voce non usciva!

"Caramelle! Caramelle! Qualcosa di dolce per voi ragazzi?" Grazie mille signora delle caramelle.

"Gelatine tutti i gusti più uno"

"Ecco a te mio caro".

Ethan me ne offrì una. Accettai.

"Di che sa la tua?" di vomito. Mi sforzai di sorridere:"Fragola" mentii. "Runa Malfoy"

"Cosa?" echeggiarono in coro.

"Mi chiamo così" ammisi.

Il treno si fermò giusto in tempo. Scesi. Hagrid mi si parò davanti.

"Buon giorno! Voi sbrigatevi sapete dove andare! In quanto a voi piccoletti benvenuti ad Hogwarts!".

Beh proprio piccoletta non sono. Sapete per via della scelta di mio padre, Draco, sono dovuta stare via a lungo e..mi ritrovo ad iniziare la scuola a sedici anni. Avrei frequentato un corso accelerato. Senza nemmeno rendermene conto eravamo già di fronte al caro vecchio Cappello Parlante. Iniziarono a leggere i nomi in ordine alfabetico. Ne ricordo solo alcuni. Jane Bell, Corvonero. Layle Bones, Tassorosso. Rowan Wood, Corvonero. Liam Levis, Grifondoro. Ecco...siamo alla M. È il tuo momento. Ora tutti ti punteranno gli occhi addosso appena sentiranno il tuo nome. "Runa Malfoy". Piombò il silenzio. Dai cappellaccio sbrigati.

"È parecchio che non si vede un Malfoy da queste parti." Vuoi farmi un altro po' di pubblicità? "Serpeverde!". Ed ecco Ethan lì ad aspettarmi.

"Vieni"

"Ma..." obbiettai.

"Vieni". Il suo tono autoritario non mi fece aggiungere altro e lo seguì in silenzio. Non so dove fossimo sembrava un labirinto di scale che salivano e scendevano. "Salazar" lo sentii sibilare. Una porta comparve davanti a noi. Le pareti erano scure e cosparse da grandi finestre che davano sul lago. Anzi no scusate, sotto il lago!

"Questa è la nostra Sala Comune. Da quel lato ci sono i dormitori femminili e da quello" indicò nella direzione opposta "quelli maschili".

"Capito" dissi ancora incredula.

"Devo parlarti."

"Va bene"

"Sei stata via, sappiamo perché, e hai perso molto tempo e molte lezioni. So di essere solo poco più di un anno più grande di te, ma sono anche uno dei migliori della Casa. E...sarò il tuo mentore. Faremo delle lezioni extra nel tempo libero e in estate. Anche la notte se sarà necessario."

Mi sentivo stanca solo al pensiero ma annuì.

"Per ora è tutto va' a letto e riposati. Ti aspetta una lunga giornata. Buona notte."

"Buona notte" presi il borsone e la gabbia con la mia civetta, che a proposito si chiama Wing, e mi diressi verso il dormitorio. I colori erano belli: verde e argento. Scelsi uno dei letti liberi e ancora in divisa mi addormentai.

Sangue SerpeverdeWhere stories live. Discover now