0. Prologo

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Vai a una volta, una sera tardi, in macchina tra Nessunposto, Wyoming e ChissàDove, Montana, quando Seth dice che il fatto di essere nati rende i tuoi genitori Dio. Gli devi la tua vita, e ti possono controllare. "Poi la pubertà ti rende Satana" dice, "solo perché vuoi qualcosa di meglio".
Palahniuk, Invisible Monsters


Cinque minuti a mezza notte. E Londra vista dall'alto.
Aspettano e basta. L'umidità tangibile come un guanto di lana addosso.
Cinque minuti a mezzanotte. E tra poco un anno in più.
Ed è triste, perché il tempo è fedifrago, promette speranze e le uccide senza l'ombra di una misera mortificazione.  Non si sente sulla pelle, il cambiamento. Non c'è un sintomo che emerga dall'uragano degli istanti passati. E' solo un lento e logorante ammasso di ticchettii, di nottate spese a dormire e dei soliti propositi che non si avvereranno mai.


Come si fa a capire la propria maturità, allora? Se ci pensa, Frida non ne ha idea. E' che non ci fa caso, non ci presta mai la dovuta attenzione. Sono quelle domande a cui non puoi mai dare una soluzione. Come se fosse tutto inutile, perché alla fine anche solo pensarci, compromette il corso del tempo che se ne va. E il rinunciare a vivere un altro secondo, immobile e con la mente in subbuglio. Quindi, tutto ciò che Frida adesso può dire, per rispondere alla domanda di Niall, è: «sarà sempre tutto uguale».

D'altronde cosa c'era da aspettarsi? Lei è sempre la stessa. La pelle le puzza ancora di cannella e latte e innocenza. Il viso è ancora rivestito da pelle morbida, purissima. La confusione e la paura e l'indecisione, sono sempre lì.
E le viene quasi da ridere, perché a chi la vuole raccontare, dai. Sa benissimo ciò che Niall Horan vorrebbe sentirsi dire. Ma cosa pretende? Che si volti verso di lui con il solito sorriso storto, il luccichio sfrontato negli occhi, e che si lasci andare in una lunga lista di propositi degni dell'indole di un anticristo?
E magari lo farebbe pure, perché ci sono cose che vorrebbe fare.  Sul serio.  Cose che a sua madre non farebbero altro che procurare un infarto, a saperle. D'altronde è ovvio che voglia fumare, fumare cannabis e sigarette, fumarsi la paura, accogliere la rabbia e la violenza. Ed è stupido nascondere che anche lei voglia provare l'intensità di un amplesso, a sentirsi riempita, a condividere carne e fiato greve.  Ma è indecisa, succube di ancora non ha capito cosa. Forse è un pensiero estremista, il suo.
Eppure tutto si riconduce a sola una cosa: abbandonare. Come un lungo viaggio, scappando dai soliti visi e l'abitudine. Scappare per sempre in un posto nuovo, per poi accorgersi che magari era tutto lì, ma lei non era stata in grado di notarlo.
E se un giorno, dopo essersi svegliata in un letto estraneo, sporca come un verme, si rendesse conto che ciò in cui confidava era un groviglio bellissimo di cazzate? Che si è bruciata da sola, non ammettendo una reversibilità del cambiamento?
Una sigaretta e una sbornia per una bacio della buona notte al riparo del piumone. Avere ma perdere.
E allora cosa significa crescere? Frida non lo sa. Chiude gli occhi e basta. C'è tempo per pensare.

▸ ▹ ▸ ▹

«Un minuto» Niall sorride, alza l'indice con la mano che ha ancora la sigaretta tra le dita, «un minuto e hai diritto ad un desiderio.»
Frida fa un sorriso tirato, il culo appoggiato ancora sul pavimento sudicio. Londra vista dall'alto, in prospettiva monocromatica. Fa un caldo torrido, ma sta bene, sta così bene anche con la testa appoggiata alla spalla di Niall. Pensa a cosa vorrebbe, poi scuote la testa e «cosa posso chiedere?» dice.
«Tutto quello che vuoi» le risponde con una scrollata di spalle, «ma devi pensarci bene».
«Diventare ricca non è male come desiderio, no?» commenta, poi una smorfia e ci ripensa, «o vivere su un altro pianeta, rincominciare da capo tutto quanto»

Niall le getta un'occhiata, storce le labbra, aspira di nuovo. Trattiene il fiato e socchiude la bocca. Il fumo esce simile ad una cascata di nuvole e «come sei drastica» ribatte sconsolato.
Ha ragione, ma un desiderio è pur sempre un desiderio. Non ha limiti ed è bello sognare, prendersi licenze poetiche ingiustificate.

Erba Cattiva | One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora