Dracula

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Mad mi attraeva, come persona intendo.
Scorgevo in lei una delicatezza vera.
Mi sarebbe piaciuto ringraziarla per essersi preoccupata per me, ma nel contempo desideravo tenermene alla larga.
Pensando a Jamie, alla sua naturalezza nello starle accanto, rischiavo di incappare nel classico cos'ha lei che io non ho, ed erano un sacco le cose che lei aveva e di cui io ero priva.
Sarebbe stato un micidiale scacco matto alla mia autostima. Oltre alle funeree conseguenze in cui sarei incappata, in cuor mio, ero determinata a ritenere non ne valesse la pena.
Lui non era niente per me.
Era inutile investire energie per piacergli nel minimo delle mie possibilità e portare avanti una convivenza dignitosa.
Potevo sempre evitarlo.
Così mi dissi, rientrando a casa, e così scoprii quanto fossi ingenua.

Seguirono interi giorni di tentativi falliti, perché Jamie scorrazzava per casa indisturbato, vestito di poco o niente, e ancora convinto che il mio silenzio e la mia ostentata indifferenza, fossero frutto del suo ricatto. E a scuola non smetteva di presentarsi sempre con il suo impeccabile abbigliamento, con le sue movenze da capogiro e quegli sguardi affilati con cui mi rimbeccava di tanto in tanto senza che nessuno se ne rendesse conto.
Dal canto mio, feci tutto il possibile per tenermi alla larga, dopo la mattina della nostra lite non gli rivolsi più parola. Ma lentamente e senza che potessi impedirlo, le vecchie estati che avevo trascorso a Jackson Hole cominciarono a riaffiorare. Con loro arrivarono immagini più nitide del tempo che avevo trascorso lì.
Fu una sensazione nuova, inaspettata.

Il Jamie indefinito presente nel mio passato iniziò piano a riemergere, prendendo una forma imprevista.
Erano piccoli attimi, contatti sfuggenti sepolti chissà dove nel baule pieno di cocci del mio vissuto. E a tratti mi ritrovai a chiedermi come e quando me ne fossi dimenticata.
Iniziò tutto la sera in cui Finn ci propose di guardare un film assieme.
Entrambi manifestammo la nostra riluttanza all'idea, ma al contempo non fummo in grado di opporci al suo entusiasmo.
Glielo si leggeva negli occhi quanto fosse fiero di averci lì con lui, capii che Jamie, ai suoi occhi era parte integrante della famiglia.
"In vista di Halloween che ne dite di guardarci un horror? La notte delle streghe?" Aveva ancora il vecchio registratore nel ripiano sotto il televisore e quando tornò dalla sua stanza con la vecchia video cassetta stretta tra le dita, una lontana calda scintilla illuminò i miei ricordi.
Avevo nove anni nella sequenza di immagini che mi si srotolò davanti.

"Non sarò mai qui per Halloween papà!" Con le braccia strette al petto e il broncio sulle labbra lo guardai da sotto le ciglia folte.
"Allora Bride festeggiamolo adesso" disse Finn paziente. "Guarderemo un film così spaventoso questa sera che non potrai dormire sola questa notte" scherzò.
"Ma è il quindici agosto" protestai. "E nessuno busserà alla porta per fare dolcetto scherzetto."
"Penseremo anche a questo" rispose Finn, pensieroso.
Organizzò tutto nel minimo dettaglio, dal camino acceso con una temperatura oltre il sostenibile visto il caldo estivo di Jackson Hole, ai pop corn dentro la ciotola di plastica. Aveva noleggiato una cassetta nella videoteca in città e si era seduto accanto a me sul tappeto.
Abbracciata a lui con la pellicola che stava per iniziare sentii il leggero battito di nocche sulla porta.
"Non vai ad aprire?" domandò Finn, distaccandosi da me.

Mi alzai correndo e quando aprii, un braccio si tese di fronte a me.
Fu un movimento repentino e impacciato che mi colse alla sprovvista.
Vidi il sacchetto di velluto nero stretto dalle sottili dita bianche.
Jamie, esile e ossuto, indossava un largo mantello di raso nero legato al collo con un fiocco rosso, i folti capelli neri ricadevano sul viso dai tratti ancora indefiniti, e aveva un pallore così vitreo della pelle da sembrare davvero un personaggio oscuro e fiabesco uscito da chissà dove.
"Dolcetto scherzetto" canzonò con una voce troppo piena per un ragazzino della quell'età.
Pronunciò quelle due parole con riluttanza e sembrò poco a suo agio nell'abito in cui era avvolto.

The Untouchable LoveWhere stories live. Discover now