Capitolo 1: Polvere Stellare

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Silenzio.
È il silenzio, a ricoprire lo spazio, costellato da stelle.
Le parole sono fine a me stesso, mentre giaccio nel vuoto cosmico, come un granello di polvere.
Attorno a me vedo solo oscurità.
Confusione. Paura.
Nient'altro.
Le mie dita, ormai pietrificate, ferme, in attesa che qualcosa, qualunque cosa, mi possa salvare da ciò.
Perché sono qui, nello spazio? E... Perché non sono già morto? Non c'è ossigeno, nello spazio.
Ma, a un certo punto, arriva una cometa.
La luce emessa dalla cometa mi acceca; mi domando se è questa la salvezza che aspettavo.
Da sopra la cometa, compare una figura. Sembra umana; è una ragazza.
E, per un istante, mi chiedo "Quali saranno le sue intenzioni?"
Ma, facendo sparire ogni traccia di dubbio, agito le mani in cerca di aiuto.
Lei mi guarda, mi studia. Sembra che ogni momento per lei è importante. Non vuole farsi sfuggire niente.
Dopo un po', si decide: scende dalla cometa e si avvicina a me.
Cerco qualcosa, qualunque cosa, che possa dire. Ma lo spazio profondo trasforma le mie parole in vento.
Vento che vola via, senza meta, nell'immensità.
Mi prende per mano, e mi porta sulla cometa.
La cometa, come se sapesse che noi siamo su di essa, comincia a muoversi.
Dapprima piano, poi sempre più veloce, fino ad arrivare alla velocità della luce.
Mi guarda. La guardo. Vorrei dirle grazie.
Vorrei dirle qualcosa. Qualunque cosa.
Ma lei sembra capirmi; abbassa leggermente la testa, per poi rialzarla.
E io sorrido.
Del tempo passa. Forse ore. Forse mesi. O addirittura anni.
Sono perso nel tempo; ma non sono solo.
Non importa dove ci porterà la cometa.
Dovunque ci porti, so che sarò felice.
Finché sono insieme a lei, so che sarò felice.
Fletto i muscoli, e sono nel vuoto.

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