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Ultimamente sono diventata una vera sbadata arrivando a dimenticare gli impegni di lavoro.
E per colpa di chi? Di un certo moretto che ora mi sta impedendo di alzarmi.

<<Dylan smettila, ho un pranzo di lavoro e devo andare a casa a prepararmi, perciò scollati>> mi lamento.

<<Mmh>> mugugna sul mio collo dove continua a lasciare segni con la sua lingua esperta.

<<Dai alzati>> sbuffo alzando gli occhi al cielo, <<E soprattutto smettila di farmi succhiotti, dopo non potrò coprirli tutti>> aggiungo.

<<Infatti non devi coprirli>> replica dandomi un bacio fugace per poi tornare sul mio collo.

<<Si certo, così i miei colleghi penseranno che ho fatto un bagno con le sanguisughe>>.

<<No, così i tuoi colleghi capiranno che hai un ragazzo possessivo e quindi non si avvicineranno con intenzioni perverse>> ribatte.

<<Oh e chi sarebbe il mio ragazzo?>> ridacchio portando le mani sui suoi capelli.
Amo accarezzargli i capelli.

<<Io>> risponde ovvio.

<<Non ho mai detto di voler essere la tua ragazza>> ribatto.

<<Eppure non dicevi lo stesso mentre ieri ti fottevo>> sorride malizioso.

Colpita e affondata Olly, complimenti.

<<Fanculo Diaz>> esclamo capovolgendo la posizione con un sorriso altrettanto malizioso.

<<Non avevi detto che dovevi andare a casa per prepararti?>> inarca le sopracciglia guardandomi a mo' di sfida.

<<Taci, ho sempre tempo per il buon sesso>> affermo iniziando a strusciarmi.

E mentre bacio il mio uomo, penso a quanto sia stato intelligente a portare due preservativi.

******

<<Ehi qualcuno qui si è divertito ieri sera>> ridacchia Sara, una mia collega.

<<Già, è stata una serata molto interessante>> le faccio l'occhiolino e lei alza gli occhi al cielo mormorando qualcosa sotto voce.

Abbiamo finito la riunione e siamo rimasti solo noi dipendenti, che abbiamo deciso di rimanere per un caffè pomeridiano.

<<Chi è il fortunato?>>domanda George.

<<Il papà di Eve>> rispondo e quando mi guardano stupiti aggiungo :<< È tornato qualche mese fa, lunga storia>>.

<<Tu e le tue lunghe storie non finirete mai>> ridacchia.

<<Sono una ragazza molto complessa>>.

<<Lo vediamo. Comunque tra due settimane iniziano le vacanze di Natale, voi dove andate?>>si intromette Aron, uno che non ho mai sopportato: ci prova dal primo giorno di lavoro e non mi lascia mai in pace nonostante lo abbia rifiutato centomila volte.

<<Io a casa dei miei nonni>> aggiunge come se fregasse a qualcuno. O almeno a me.

<<Io vado a sciare con Chanel>> ci informa George. Chanel è sua moglie, una donna molto simpatica.

<<Figo, io non vado a sciare da quando ho quindici anni>> sbuffo.
Amo sciare e mi manca da morire.

<<E tu dove passi le vacanze di Natale?>> mi domanda Aron.

<<A casa, con il mio ragazzo e nostra figlia>> sorrido falsamente.

Non voglio essere cattiva, ma cavolo sono due anni che mi sta dietro ed è ora che si trovi un'altra.

<<Ma chi li vuole i figli e i fidanzati! Io vado a Los Angeles a scoparmi i fighi nelle feste>> si intromette Sara facendoci ridere.
Lei è un vero spirito guida.

<<A proposito di feste, che ne dite di festeggiare l'inizio della vacanze, tra qualche giorno, in un pub? Solo  noi e magari portate anche i vostri partner così ci conosciamo meglio>> propone George.

<<Fantastico, faccio subito un gruppo su instagram e dopo decidiamo quando e dove>> dice Sara entusiasta.

Nello stesso momento in cui lei afferra il suo cellulare, il mio inizia a squillare.

<<Scusate ragazzi, vado un attimo fuori>> annuncio alzandomi da tavola.
Mi giro verso l'uscita e quando trovo un posto non troppo affollato, ripondo.

<<Ci siamo messi insieme solo da un giorno e già rompi?>>.

<<Buon pomeriggio anche a te>>.

<<Parla che devo tornare dentro prima che mi congeli>>.

<<Te l'avevo detto di mettere qualcosa di più caldo>>.

<<No, tu mi hai detto di mettere qualcosa di meno scollato perché il vestito era troppo corto e bla bla>>.

<<Nel mio mondo è la stessa cosa>>.

<<Non nel mio, comunque che dovevi dirmi?>>.

<<Non posso semplicemente voler sentire la voce della mia ragazza?>>.

<<Non quando ti chiami Dylan Diaz, ora smetti di fare il lecchino e sputa il rospo>>.

<<Ok, ti ho chiamato per dirti che sta sera vengo da te>>.

<<Perché?>>.

<<Per fare un pigiama party e fare la manicure>>.

<<Come sei divertente>>.

<<Non è colpa mia se non capisci niente>>.

<<Ti ricordo che sono la tua ragazza>>.

<<Infatti questo è il mio modo di darti affetto>>.

<<Oh ma che carino! Proprio un angioletto>>.

<<Grazie grazie, me lo dicono in molte>>.

<<Se nomini le altre un'altra volta giuro che non ti apro più la porta di casa>>.

<<Allora entro dalla finestra>>.

<<E io non ti apro le gambe>>.

<<Ahia, questo si che mi rende impotente>>.

<<Bene, quindi attento a ciò che dici. Ora vado, ci vediamo sta sera. Forse>>.

<<Ci vediamo stronza>> ridacchia riattaccando.

Non vedo l'ora sia sta sera.

*****

Angolo autrice:

Olly poco arrapata mi dicevano.
Davvero poco.
Ma nemmeno Dylan scherza eh.

Comunque sono l'unica che adora i loro dibattiti? No davvero Dylan sottomesso a Olly è la cosa più bella che esista.

A domani<3

The proof of our loveWhere stories live. Discover now